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Top e flop: Meret, Kvara, Fazzini, Livramento, Castrovilli, Tchaouna, Dovbyk, Soulé, Amrabat, Castro…

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Tante partite ieri tra amichevoli e Coppa Italia. Sono arrivati alcuni segnali che analizziamo in chiave fantacalcio con le impressioni dai quotidiani di oggi, non mancano le sorprese.
Guglielmo Cannavale

Tante partite ieri tra amichevoli e Coppa Italia. Sono arrivati alcuni segnali che analizziamo in chiave fantacalcio con le impressioni dai quotidiani di oggi, non mancano le sorprese.

NAPOLI - Il Napoli ieri ha vinto solo ai rigori contro il Modena dopo aver fatto 0-0 nei tempi regolamentari. Queste sono le pagelle della Gazzetta dello Sport alla sfida di Coppa Italia: il migliore è Meret con 7. Voto 6 per Rrahmani e Buongiorno, 5,5 per Di Lorenzo. 6 anche per Spinazzola e Mazzocchi, così come Anguissa, mentre la rosea boccia Lobotka con un 5: “Poche intuizioni, regia banale”. Da 6 Kvaratskhelia, 5,5 per Politano e 5 per Raspadori: “Poco utile”. Un sorprendente 4 in pagella, è per Cheddira che ha sbagliato il rigore nella lotteria finale: “Rigore orrendo”.


VERONA - Il Verona è crollato in casa contro il Cesena, perdendo 2-1 in Coppa Italia. Ieri è arrivata l’eliminazione per la squadra di Zanetti. Ma due spunti interessanti ci sono. E arrivano dai nuovi acquisti. L’attaccante ex Benfica Tengstedt è entrato e ha segnato dopo due minuti, un bel segnale di fiducia e un possibile cambio di gerarchie. Ora sfiderà Mosquera per una maglia da prima punta, la contesa è aperta. RochaLivramento invece può essere usato più sulla trequarti, un po’ come Noslin l’anno scorso è davvero un jolly su tutto il fronte offensivo. Può fare anche la punta ma ieri è entrato al posto di Harroui, uno suo scatto bruciante sulla fascia ha portato all’assist per Tengstedt. Grande gamba e velocità, ma anche buona tecnica. Doti che in Serie A possono emergere. Entrambi da voto 6,5 per il Corriere dello Sport, promossi. E occhio per il fanta.

FAZZINI - L’Empoli parla italiano. In Coppa Italia contro il Catanzaro hanno fatto bene Esposito e Colombo, i due attaccanti. Ma non solo. Perché il grande protagonista è stato Jacopo Fazzini, centrocampista classe 2003. Già da qualche anno se ne parla bene e ha fatto vedere buoni spunti, ma al fantacalcio non è ancora esploso. Chissà che questo non possa essere l’anno giusto. Voto 7,5 per il Corriere dello Sport e una doppietta pesante in Coppa Italia. Il gol non era la specialità della casa, ma non è un caso che sia arrivata una doppietta, perché D’Aversa l’ha messo sulla trequarti nel 3-4-2-1: “Il nuovo ruolo? Il mister mi ha dato tanta fiducia. Questo ruolo l’avevo fatto occasionalmente. Devo migliorare ancora sotto l’aspetto del gol, sicuramente devo lavorare ma mi sto trovando molto bene in questa posizione. Con Esposito e Colombo mi trovo bene. Ci conoscevamo già dall’Under 21, sono contento di giocare con loro”. E allora occhio per il fantacalcio, la scommessa è pronta…

DOVBYK - Com’è stato il debutto di Artem Dovbyk con la Roma? Ne parla il Corriere dello Sport il giorno dopo l’amichevole contro l’Everton: “Ieri Dovbyk è apparso piuttosto spaesato. Normale, naturale, inevitabile dopo pochi giorni di lavoro con la nuova squadra. Due tentativi nel primo tempo sbagliati, il primo clamorosamente dopo un ottimo inserimento, poi tanta difficoltà a entrare nel vivo del gioco e a farsi trovare pronto sulle palle centrali. Ecco la nuova settimana servirà proprio a questo: lavorare sui singoli ma anche sul gioco di squadra per essere pronti a sfidare il Cagliari nelle migliori condizioni possibili. De Rossi è fiducioso”.

SOULÉ - Nel giro di poche amichevoli Matias Soulé si è già preso la Roma. Lo racconta il Corriere dello Sport: “Tutti pazzi per Soulé. Lo è De Rossi che ha fatto di tutto per portarlo nella capitale chiaramente con il grande aiuto e l'investimento della famiglia Friedkin, lo sono i giocatori che riescono a duettare con lui tra colpi di classe e fantasia, lo sono anche quei 500 romanisti che ieri pomeriggio erano al Goodison Park e che lo hanno acclamato nel corso della partita prima di ricevere il suo abbraccio a fine gara che ha infiammato l'ambiente. Soulé è andato direttamente davanti al settore ospiti giallorosso per ringraziarli del loro affetto, dal primo abbraccio a Fiumicino fino all'ultimo di ieri. Perché sta vivendo un sogno e non vuole più svegliarsi. Il feeling tra l'argentino e i tifosi, ma anche quello tra Mati e il gioco di De Rossi già assorbito alla perfezione. Perché il gol di ieri è arrivato proprio da una giocata studiata in allenamento e che ha regalato il vantaggio firmato da Pellegrini. Un altro che sta trovando la giusta sintonia con il Flaco. Ma ogni tocco di palla del ventunenne ex Juve è una gioia per gli occhi: da quello di suola, al dribbling fino a quelle accelerazioni che regalano la superiorità numerica in fase offensiva. Insomma, un folletto che abbina la sua classe anche alla forza fisica. Perché Soulé non è solo lavoro offensivo, ma anche copertura. E si è visto anche contro l'Everton con un paio di ottime diagonali difensive e chiusure quasi al limite dell'area di rigore giallorossa. Insomma, non c'è solo fantasia ma anche tanta sostanza. De Rossi ne è stregato, Soulé non vede l'ora di cominciare e fare sul serio: ci sono tutti i presupposti per vedere Matias protagonista della stagione giallorossa”.

LAZIO - Buone indicazioni da Tchaouna ma non solo. Questo è il punto dal Corriere dello Sport dopo l’amichevole di ieri della Lazio: “Il cambio di marcia, questa volta, è arrivato con la freschezza e l’energia dei nuovi acquisti. L’ingresso prepotente di Tchaouna e il gol di Noslin, colpo di testa in torsione sfruttando l’angolo dell’ex Salernitana, per mettere sotto il Cadice e portare a casa il trofeo Ramon de Carranza. Sessanta minuti poco convincenti, l’allungo nell’ultima mezz’ora. Decisive le sostituzioni. La Lazio si è imposta e ha chiuso la tournée anglo-spagnola con altri preziosi esperimenti. Baroni tirerà le conclusioni opportune in previsione del debutto in campionato, quando all’Olimpico si presenterà il Venezia di Di Francesco. La difesa funziona bene, il centrocampo lavora meglio con il vertice basso, prova ne sia il ritorno al 4-3-3 dopo l’intervallo. Castrovilli ha bisogno di rodaggio. Tchaouna dimostra personalità e prepotenza, potrebbe soffiare subito il posto a Isaksen. Noslin, aspettando Dia, è stato impiegato da esterno e ha dimostrato di muoversi meglio a sinistra, quando ha rimpiazzato Zaccagni”.

AMRABAT - Se già Raffaele Palladino aveva sorpreso un po' tutti con la convocazione di Sofyan Amrabat, ancor più sorprendente è stato quel che è successo a Friburgo, con il marocchino partito titolare e con il tecnico viola che - a fine partita - ha speso per lui parole al miele. “Fin quando sarà con noi io sono felice. E sarei felice di allenarlo tutto l’anno”, ha detto. Un attestato di stima che rilancia la candidatura di Amrabat per la prima partita di campionato contro il Parma, non è escluso che possa giocare lui riporta Il Corriere Fiorentino. Anche se restano forti le voci di mercato e alla fine dovrebbe comunque andare via.

CASTRO - È l’estate di Santiago Castro. Il 19enne attaccante del Bologna ha segnato anche ieri e il Corriere dello Sport approfondisce così: “Se c'è una buona notizia uscita da questo precampionato, è il rapporto stretto che Santiago Castro ha col gol: con quello di ieri sera a Maiorca, fanno sei reti in un mese. Ha segnato praticamente in tutte le partite. E dopo l'assenza forzata nel triangolare di Bolzano, all'Estadi de Son Moix ha dimostrato quanto l'attacco rossoblù abbia bisogno di lui. Vincenzo Italiano può sorridere: l'erede di Zirkzee, ha tutte le carte in regola per non far rimpiangere Joshua. Nella conferenza di Valles, a domanda diretta, l'argentino lo disse chiaramente: l'obiettivo è fare il Zirkzee, in termini di reti e non solo. Ha avuto anche la benedizione di Joshua il giorno del suo addio. «Sei l'uomo giusto per questo Bologna» gli disse l'olandese. E Castro, in questo precampionato l'ha dimostrato ampiamente. I primi mesi con Motta gli sono serviti per capire l'ambiente, oltre che imparare le prime basi di tattica italiana. Il gol con la Juventus, a maggio, aveva dimostrato in un lampo tutta la sua classe”.

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