ASTA - Romelu Lukaku all’asta è ovviamente un primo slot. Collochiamo Osimhen e Lautaro un gradino sopra, come supertop. Poi ci sono i top, di cui fa parte Romelu. A livello di big d’attacco, può avere una posizione simile a quella di Vlahovic, che ha iniziato con due gol in due partite da titolare senza coppe e rigorista. E superiore agli altri attaccanti. Come prezzo, visto anche l’hype dal suo arrivo, si arriverà facilmente intorno ai 200 fantamilioni su 500, con picchi anche maggiori in determinate leghe.
TITOLARE - Per quanto riguarda il campo, Romelu Lukaku sarà titolare e su questo ci sono pochi dubbi. Al massimo qualche turno di riposo in campionato o in Europa League. Ma per Mourinho il belga è centrale, lo ha fortemente voluto e convinto, dopo averlo già allenato al Chelsea da giovanissimo e al Manchster United. Farà coppia con Dybala, se l’argentino sta bene. Altrimenti due strade, o una coppia con uno tra Belotti e Azmoun oppure due trequartisti come Aouar e Pellegrini alle sue spalle. Inevitabilmente Belotti perde spazio con l’arrivo di Lukaku, qualche volta potranno anche giocare insieme ma sostanzialmente per caratteristiche è il suo vice, pronto a farlo rifiatare. Discorso diverso per Dybala, che quando sta bene gioca e anzi può beneficiare delle sponde del belga. Al massimo potrebbe perdere solo qualche rigore.
RIGORI - Ecco, il capitolo rigori. Romelu Lukaku è un grandissimo specialista sui rigori, uno dei migliori in circolazione. In carriera ne ha segnati 35 su 40, ma l’ultimo errore risale ad agosto 2017. Sono sei anni che Lukaku non sbaglia un rigore. Si è specializzato all’Inter, segnandone 19 su 19. Ora trova Dybala, che è un altro grandissimo specialista da 31 segnati su 36 in carriera. Nessun errore alla Roma, 6 su 6. La sensazione è che potranno un po’ alternarsi decidendo anche in campo. Intanto Dybala non è sempre in campo, tra infortuni e riposo. E quando non c’è andrà Lukaku. Quando saranno in campo insieme, Mourinho potrebbe lasciare la libertà ai due giocatori di decidere in base al momento. Appena dietro c’è Pellegrini, anche lui un rigorista.
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