KULUSEVSKI E DYBALA - "Questi giocatori hanno talento, ma solo commettendo gli errori e capendo le situazioni in partita. Stasera si son messi tutti a disposizione: Kulusevski ha appena 21 anni, non ne ha 25 e 300 partite alla Juve. Possiamo migliorare con l’aiuto dei più esperti".
MENTALE - "Fortunatamente abbiamo giocato 3 giorni dopo l’Atalanta. In questi momenti la cosa migliore è semplificare le cose. Oggi ho parlato a livello mentale: gli ho detto le stesse parole che ha detto prima Chiellini. In questo momento siamo noi a dover dare alla Juventus, e le vittorie fanno bene a tutti".
SOCIETÀ - "Non è cambiato niente, c’è grande presenza da parte della società. Ha parlato il presidente, oggi John Elkann. Quello che è successo nei 2 anni in cui c’ero non posso saperlo. Quando son tornato il presidente mi ha chiesto di far parte della Juventus e portare avanti il progetto. Passiamo da alti e bassi, dispiace perché con la qualità che la squadra ha potevamo fare meglio. I giocatori devono ancora conoscermi e io devo conoscere loro".
MAROTTA - "Manca? No. Il presidente è molto presente, così come Arrivabene e Cherubini, una persona molto equilibrate. Le persone passano, il DNA rimane. È una cosa ciclica della vita che va accettata. Io ho accettato con serenità questa sfida, consapevole che vincere ogni anno è difficile ma abbiamo l’ambizione di ottenere il massimo".
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