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Da Tonelli a Ferrari e Meité, sette casi spinosi al fantacalcio: cosa sta succedendo

Guglielmo Cannavale

TONELLI - È diventato un caso nella Sampdoria, perché ora si parla tanto delle sue esclusioni legate a quell’obbligo di riscatto fissato a 20 preenze. Tonelli fin qui ne ha giocate 13, quindi il sospetto è lecito. Anche se ovviamente nessuna parte in causa lo può confermare. Ne ha parlato prima Giampaolo, così: “Tonelli è un giocatore forte e determinante, la scelta di non farlo giocare non è legata al numero di presenze obbligatorie per il riscatto, ho scelto Colley perché aveva fatto bene nelle ultime apparizioni". Poi lo stesso Tonelli, oggi a un evento: “Io penso ad essere un professionista, quindi a dare il massimo in allenamento e qualora venissi chiamato in causa, il riscatto non è una cosa che mi distoglie dalla quotidianità. Nel mio futuro ancora la Samp? Questo bisogna vederlo, bisogna vedere cosa decidono le società. Da Napoli dicono che a Genova non mi facciano giocare perché vogliono abbassare il costo del cartellino? Questa io la chiamo politica, non so se sia vero o no, come gioca detto io penso ad allenarmi e se chiamato in causa a giocare al massimo, questa è l’unica cosa che devo fare. La mia volontà a fine stagione tra Napoli e Sampdoria? Io voglio trovare una soluzione che vada bene a me e alla mia famiglia, voglio trovare una società che mi dia fiducia, se sarà la Sampdoria bene se non lo sarà cercherò un’altra società”.