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Gilardino: “Perché sono rimasto! Ecco quando mi arrabbia con gli attaccanti, Retegui…”

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Alberto Gilardino, allenatore del Genoa, ha parlato così ai microfoni di Dazn e in conferenza dopo il 3-3 contro il Milan, come ripreso da Tmw.
Guglielmo Cannavale

Alberto Gilardino, allenatore del Genoa, ha parlato così ai microfoni di Dazn e in conferenza dopo il 3-3 contro il Milan, come ripreso da Tmw: "Sono molto soddisfatto, interpretazione ottima della gara da parte dei ragazzi. Questa squadra ha un cuore grande e voglia di stupire, dobbiamo coltivare questi sentimenti perché il nostro DNA è questo. Per fare questo tipo di partite contro una squadra come il Milan abbiamo bisogno di questo tipo di sentimenti".

RETEGUI - "Ha margini di miglioramento importanti, è un ragazzo che vuole migliorarsi. Oggi ha fatto una partita importante, merito della squadra ma anche suo che si è fatto trovare pronto. Ho chiesto a lui ed Ekuban di tenere palla e giocare tra le linee, lo hanno fatto molto bene entrambi".


RESTARE - "Cosa mi ha convinto a restare? La volontà di crescere, mettermi in discussione in un club che mi ha dato la possibilità di allenare grazie alla squadra e al mio staff per riconfermare quello che di buono abbiamo fatto quest'anno. Sarà molto difficile, ma stimolante".

STEP - "Pensare al futuro è sempre difficile, bisogna essere ambiziosi ma realisti e coscienti per mantenere l'obiettivo in testa. Quest'anno abbiamo fatto qualcosa di importante, non sarà semplice confermarsi. Deve esserci la volontà di tutti di tenere certi giocatori e fare scelte dei nuovi per raggiungere prima di tutto la salvezza e poi magari pensare a qualcos'altro. Blasquez è molto ambizioso ma bisogna tenere i piedi fissi a terra, questa è una piazza con grande entusiasmo. Non credo che tante persone si aspettassero un campionato del genere. La prima cosa da quando ripartiremo sarà confermare quello che abbiamo fatto".

OBIETTIVI - "Per quello che abbiamo fatto quest'anno, abbiamo fatto qualcosa di importante. Il pensiero è di ripartire riconfermando tutto ciò che di buono abbiamo fatto quest'anno, perché non è mai facile ripetersi. Bisogna tenere i piedi ben fissi per terra. Il primo obiettivo saranno i 40 punti. Poi bisogna migliorare nei singoli e nell'obiettivo. Poi i tifosi genoani sono incredibili e con loro bisogna essere realisti e dirgli la realtà: da parte mia e della società l'ambizione non mancherà mai, ma dobbiamo partire con i piedi per terra ripartendo da ciò che di buono abbiamo fatto quest'anno".

CLIMA MILAN - "Io credo che mister Pioli abbia fatto qualcosa di straordinario in questi anni. Più o meno il Milan ha fatto gli stessi punti dello Scudetto, poi l'Inter ha fatto qualcosa di straordinario e il Milan, comunque, qualcosa di strepitoso. Io ci sono stato qui: è una piazza esigente e si deve sempre vincere. Coltivare ciò non è mai semplice. Poi per me va riconosciuto ciò che mister Pioli e la squadra hanno fatto in questi anni".

ATTACCANTI - "Mi arrabbio quando gli attaccanti non tengono palla perché sono fondamentali: quando ci siamo appoggiati su Retegui e Ekuban tenevamo bene. Gli attaccati fanno giocare bene le squadre".

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