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Zanetti: “Punto tanto su Cuisance! Così vedo Johnsen, Okereke, Henry e Aramu”

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A tutto Paolo Zanetti. In un’intervista esclusiva a La Gazzetta dello Sport, l’allenatore del Venezia ha parlato di dinamiche di campo e non solo. Ecco i passaggi più importanti in chiave fantacalcio: “Abbiamo creato una buona base, abbiamo...
Alessandro Cosattini

A tutto Paolo Zanetti. In un’intervista esclusiva a La Gazzetta dello Sport, l’allenatore del Venezia ha parlato di dinamiche di campo e non solo. Ecco i passaggi più importanti in chiave fantacalcio: “Abbiamo creato una buona base, abbiamo ancora margine per migliorare. Arriverà qualche innesto che alzerà la qualità e ci aiuterà a perseguire l’obiettivo salvezza. Sono sicuro che arriveranno giocatori nei ruoli dove abbiamo pensato di alzare il livello. Ma più che alla società ho chiesto a Babbo Natale di salvarmi”.

CUISANCE - “L’abbiamo valutato insieme e pensiamo abbia grande personalità. È del ’99, la società su di lui ha fatto un grande investimento. Ha potenzialità, è giovane ma ha già esperienza di grandi tornei. Sono molto contento perché è un ruolo che non siamo riusciti a coprire d’estate, quello del centrocampista offensivo alla Maleh”.


ARAMU - “Non posso dire che Aramu mi abbia sorpreso, ma al primo anno di A ha avuto un impatto impressionante: 5 gol e 4 assist. Si è dimostrato degno di questa categoria. Lui e Ceccaroni. Stanno facendo molto bene”.

JOHNSEN - “Ora mi aspetto di più da chi so che può darlo. Penso a Johnsen: non è una critica ma consapevolezza delle sue qualità, so che ha colpi importanti. Ha finito l’andata a zero gol. Ma nel ritorno può e deve essere l’uomo in più”.

ATTACCANTI - “Da chi altri mi aspetto di più? Da Okereke, che era in un grande momento prima dell’infortunio. E spero che Henry ci porti per mano alla salvezza con i suoi gol. E poi Kiyine che è ancora a secco. Credo che la qualità non ci manchi. L’andata è stata anche di adattamento. Ora mi aspetto che i giocatori citati siano decisivi”.

SCAMACCA - “È il più forte che c’è. Con me all’Ascoli segnò 9 gol, mi è bastato allenarlo una settimana per capire che aveva enormi potenzialità. Dissi che sarebbe diventato un fenomeno. È il futuro azzurro. Beato chi lo prende”.

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