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Tacconi: “Szczesny pare tranquillo, ma è folle! Perin non vada alla Juve”

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Stefano Tacconi nel 1983 approdò alla Juventus ricevendo il testimone da un mito in porta, Dino Zoff. Adesso uno tra Szczesny e il futuro bianconero Perin dovrà sostituire una leggenda come Buffon. Sull’argomento è intervenuto proprio Tacconi...
Alessandro Cosattini

Stefano Tacconi nel 1983 approdò alla Juventus ricevendo il testimone da un mito in porta, Dino Zoff. Adesso uno tra Szczesny e il futuro bianconero Perin dovrà sostituire una leggenda come Buffon. Sull’argomento è intervenuto proprio Tacconi in un’intervista a Tuttosport: “Szczesny è all’altezza, lo ha già dimostrato in questa stagione. Quando è stato chiamato in causa ha sempre risposto giocando bene. Si è fatto rispettare dai compagni: per un portiere carisma e personalità sono aspetti fondamentali. E anche i tifosi hanno imparato a conoscerlo e ad apprezzarlo. Lui non avrà Buffon al suo fianco, ma una stagione di “apprendistato” con Gigi è stata sufficiente per imparare. Szczesny ha assolutamente la sana follia necessaria, anche se all’esterno emerge più la figura di un ragazzo tranquillo. Certo, è cambiato dai tempi della Roma, dove era ancora più matto”. 

PERIN - “Io al posto di Perin andrei in un’altra squadra a giocare la Champions e non alla Juve, tutta la vita. Perin è capitano al Genoa, ha 25 anni e va alla Juve per fare il secondo portiere? Incomprensibile. Poi ognuno è libero di fare le proprie scelte, però in bianconero rischia di giocare soltanto la Coppa Italia…”.


DUE PORTIERI - “Giusto avere due portieri forti, ma poi soltanto uno dei due gioca. E Szczesny è destinato a essere titolare in campionato e la Champions con Perin ottimo secondo che potrebbe fare ben poche partite. Quest’anno Szczesny ha giocato tanto per essere un portiere di riserva soltanto perché Buffon ogni tanto rifiatava, non accade tutti gli anni e Perin rischia anche di perdere la Nazionale se gioca poco. Io avrei fatto una scelta diversa fossi stato in lui, anche perché se la sua decisione si rivela sbagliata poli non ha alternative, non può dire “mi sono sbagliato e me ne vado”.