BERARDI - “Berardi è la nostra bandiera e il suo valore economico è in linea con le sue capacità e acquistabile da chi se lo può permettere. E’ la nostra bandiera che vorremmo restasse qui. Il fatto che venga accostato a grandi squadre lo vedo in maniera positiva: sappiamo dare un valore ai nostri ragazzi. Ma ripeto, io spero che rimanga anche perché il concetto di bandiera è quasi svanito. In questo calcio che segue la strada dei soldi, beh, un esempio che rimane non fa mai male al nostro calcio”.
ROGERIO - “Spartak Mosca? La trattativa è stata fatta dal suo procuratore, c’è stata una proposta davvero molto importante pari a 8 milioni di euro e considerando tutto abbiamo deciso di non procedere come proprietà e dirigenza. Motivi etici: non abbiamo voluto trattare coi russi. Abbiamo voluto far prevalere la coscienza di non fare affari con un certo paese. E sì, a costo di perderlo a zero. Non è che Rogerio non sia più sul mercato. Lo è. Ma la scelta è stata di natura diversa, qualora dovessero arrivare offerte da altri club le valuteremo”.
ITALIANI - “In totale, sei italiani e sostanzialmente giovani. Perché il nostro timbro è quello. Abbiamo preso Cragno, Mulattieri, Missori, Volpato, Boloca e Viti. Timbro italiano e continuità”.
FRATTESI - “Il Sassuolo ha dimostrato che si può stare a lungo in A valorizzando i propri giocatori. Rispondendo: non sono dispiaciuto. Sono contento. Anzi felice per lui”.
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