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Spalletti: “Cancelo e Rafinha, ora è questa la decisione sui riscatti. Lautaro è fortissimo”

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Conferenza di fine stagione al Suning Training Centre per Luciano Spalletti, che ha dato appuntamento alla stampa per fare un bilancio di questa annata dell’Inter: “Cancelo e Rafinha in questo momento qui non si possono riscattare, poi...
Alessandro Cosattini

Conferenza di fine stagione al Suning Training Centre per Luciano Spalletti, che ha dato appuntamento alla stampa per fare un bilancio di questa annata dell'Inter: "Cancelo e Rafinha in questo momento qui non si possono riscattare, poi in un secondo momento vedremo. Rafinha ci ha dato forza dal punto di vista mentale, ha tolto abitudini a lasciarsi andare per com’è fatto caratterialmente, si è visto il club da cui veniva”. 

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ICARDI - “Difficile dire cosa farà un giocatore di questo livello. È importante la sua volontà. Tenere uno che vuole andare diventa difficile, anche se non è il caso di Mauro. Bisogna vedere che può capitare sul mercato al calciatore, quello che può allettare il professionista a fare esperienze diverse. Chiaro che se vanno via calciatori importanti diminuisce quella che è la possibilità di crescita, ammesso che non arrivino giocatori importanti come lui o più importanti, dipende da questo".


CONTRATTO - "Io il contratto ce l’ho e sto molto bene all’Inter, dal punto di vista mio non sarebbe cambiato nulla con o senza Champions perché un contratto si costruisce con gli obiettivi, con calciatori, risorse, con 26 ore di lavoro al giorno, 2 sono di straordinario. Tutto questo porta a benefici importanti, la società mi ha ribadito che il mio contratto lo vogliono fare, ma a me non cambia nulla”. 

SKRINIAR - “È stato un impatto importante: gli vedi sempre quella faccia del tranquillo che sembra quasi che ti dica: “Che vuoi fare? Fammi vedere dove vuoi andare e vediamo chi arriva prima”. Un ragazzo di un’integrità fisica, di un’educazione, di una moralità, di una qualità, personalità. Lui, siccome ha sempre detto che vuole restare all’Inter, lui se venisse messo in discussione il fatto di rimanere qui mi dispiacerebbe al massimo livello".

RANOCCHIA - "Lo avete visto Ranocchia? Me lo avete offeso il primo minuto che sono arrivato e io lo conoscevo. Me lo avete tritato. Io lo conosco da anni. Finché sto all'Inter se vuole restare sta all'Inter, perché mentalmente è fortissimo. Su Ranocchia posso dire che dentro lo spogliatoio è la coscienza per gli altri. Ci si passa davanti e ci si confronta con lui ed è un brutto confrontarsi perché ti piglia tutto e ci si specchia bene in lui. Lì c'è il metodo di misura per essere puri al 100% dell'Inter. Lui è interista al 100%".

MERCATO - "Obiettivo Champions condiviso prima? Io non ho condiviso niente. Loro non mi hanno messo a disposizione quanto detto prima. Poi è chiaro che non posso tornare indietro, ma tu mi dici l'obiettivo in base a quanto detto a disposizione. Tu hai fatto i nomi che poi non potevano arrivare. Perché? Perché ti rispondevano i dirigenti al telefono... Bisognava andare in Champions, ma noi abbiamo dato via otto giocatori e ne abbiamo presi sei. Si è fatto un movimento grossolano, senza scelte ben precise. Poi a un certo punto si è detto basta. Non è stato determinato da nessuno ma ci sono state novità per cui io potevo dire che non accettavo più di dover entrare in Champions League. Poi però inizio ad essre quello che fa da riferimento importante e comincia a criticare il posto in cui lavora, ma questo non va fatto e quindi sono andato dritto. Ma il mercato fatto è un mercato simile a quello che si aveva come valori di squadra perché se vai a vedere va via uno e arriva un altro perché Borja Valero e Vecino sono due grandissimi calciatori ma lo è anche Kondogbia, a cui hanno messo 80 milioni di clausola. Vecino è un grandissimo giocatore, Borja anche, Kondogbia però anche: hanno messo una clausola da 80 milioni. Io venivo ad allenarlo da solo per convincerlo a restare, ma non ci sono riuscito. Qui si tende a sciupare i giocatori: gli si è dato un valore differente rispetto a quello che ha. Si sono dati via Medel, Jovetic, Murillo, giocatori importanti. Ora Skriniar è questo e guai a chi lo tocca, ma veniva da una stagione alla Sampdoria". 

BROZOVIC - "È segno che mi sembrava di essere uno che allenava da qualche anno e difficilmente prendeva una mezza cantonata sulla definizione del giocatore. Con lui invece l’ho presa: ero stra convinto di metterlo sulla trequarti, ma lo limitavo. Mi sembrava fosse importante presidiarlo sempre durante le partite, poi si è persistito nel non trovare il trequartista nelle qualità di altri allora si fanno le prove. Ma sei veramente così? Giocatore fortissimo Brozovic in quel ruolo, perfetto. È stato abituato a giocare soprattutto mezzala, qualche volta mediano, ma se giochi poco vai verso la trequarti. Dopo due volte è tutto un altro giocatore, nelle ultime ha levato la palla in scivolata dopo 70 metri di rincorsa. Si pensava fosse un debole, un leggero dal punto di vista di lotta pura, invece ha fatto vedere tanto. Ci ha dato una mano importante ad essere per lunghi tratti squadra forte anche se poi la squadra si è persa un pochino. In quel ruolo l’alternanza non gli succede più. È un giocatore fortissimo e basta, è contento, si riparte da lì”.

BARELLA - “Tu lo ribecchi in difetto Piero Ausilio, lo ribecchi a parlare con persone, lo fa dalla mattina alla sera. Gli capitano di continuo incontri, è il suo momento, deve fare vedere la sua qualità insieme a Gardini, ad Antonello, avranno da spartirsi cose da fare. Sa benissimo quali sono le cose da fare, poi lì ci sono sempre i numeri che per ora dobbiamo mettere a posto. Barella è un buon calciatore, Nainggolan anche (ride, ndr)”. 

LAUTARO - “Il calciatore l’ho visto solo in video. Abbiamo gente che lo conosce bene di cui ci si può fidare: Zanetti, Milito, conoscono il valore e ci fidiamo. Può essere importantissimo in prospettiva, ci sono quei piccoli passaggi da fare dove conteranno anche le sue reazioni. Il calciatore - ci siamo informati bene - è forte dal punto di vista tecnico, fisico, è sano mentalmente, siamo contenti”.

ANCORA RAFINHA E CANCELO - "Rafinha e Cancelo? Siamo abbastanza coperti come rosa in generale per quelli che sono i numeri, però bisogna completare. Si comincia a lavorare e si vede di tenere aperte tutte le porte, ma per un loro riscatto in un secondo momento la vedo dura. Poi vi verrà risposto anche da Ausilio e i direttori comunque”.