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Scamacca: “La Roma è casa mia, un sogno essere allenato da Mou! Farei 20 gol, con Pellegrini…”

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Gianluca Scamacca sogna la Roma. Sull’attaccante, cresciuto in giallorosso e da tempo nei radar di Mourinho, c’è anche la Juventus secondo Sky. Ma il suo amore per la Roma è forte, come ha detto a La Gazzetta dello Sport. ROMA...
Guglielmo Cannavale

Gianluca Scamacca sogna la Roma. Sull'attaccante, cresciuto in giallorosso e da tempo nei radar di Mourinho, c'è anche la Juventus secondo Sky. Ma il suo amore per la Roma è forte, come ha detto a La Gazzetta dello Sport.

ROMA - "Ho sempre ragionato con il cuore e continuerò a farlo anche in futuro. E sapete quali sono i due colori del mio cuore. Ma adesso sono un giocatore del West Ham e, nonostante tutte le voci, anche qui mi trovo bene".


MOURINHO - "Per me Roma è casa. E Totti, l’idolo da bambino. E quale giocatore al mondo non sognerebbe di essere allenato da Mourinho? Sono convinto che Mou mi stimolerebbe e con lui migliorerei ancora, sarebbe un sogno".

PELLEGRINI - "Ci siamo sentiti, è un amico: diciamo che ci abbiamo scherzato un po'".

SERIE A - "Se dovessi tornare in Serie A, non sarebbe perché ho fallito in Inghilterra, che non è così. Semplicemente perché si tratterebbe di una opportunità irrinunciabile. No, non sarebbe nemmeno un passo indietro per la mia carriera: il nostro campionato resta uno dei migliori".

FRATTESI - "Sapevo che sarebbe andato all’Inter. Lui è una mezzala che si butta in area ed è fantastico negli inserimenti: la squadra di Inzaghi è ideale per lui. Ha fatto bene a scegliere l’Inter avendo la possibilità di giocare in una big italiana. Io non l’ho avuta, questa chance, perché c’erano meno soldi la scorsa estate…. Poi io sono più aperto di Davide come mentalità. E sono soddisfatto così: la Premier è l’NBA del calcio".

ARABIA SAUDITA - "È ancora troppo presto per me…. L’Arabia sta diventando una potenza. Ma adesso se vuoi lasciare il segno e provare a scrivere un pezzetto di storia devi giocare in Europa".

INFORTUNIO - "Lunedì abbiamo fatto una amichevole e ho giocato 45 minuti. È stato il primo spezzone in campo dopo tre mesi di inattività e l’intervento al menisco. È stato fantastico tornare in campo e ho avvertito ottime sensazioni. Per l’inizio del campionato sarò al top della forma. Dopo i problemi fisici dell’ultima stagione, sono in credito con la fortuna. Se starò bene - e sono convinto che sarà così -, 20 gol li segno".

WEST HAM - "Magari la gente non lo sa, ma io ho giocato tutto l’anno con il menisco rotto. Poi a un certo punto era impossibile continuare e sono finito sotto i ferri. Fino a marzo ho giocato 27 partite, segnato 8 gol. Poteva andare meglio, ma pure peggio… La Conference è stata una grande gioia per tutti: era il nostro pallino fin da inizio stagione. Non ho giocato la finale con la Fiorentina, è vero, ma certo che sento mia la Conference: in Coppa ho realizzato 3 reti in 7 partite".

PREMIER LEAGUE - "La difficoltà più grande? La maggiore intensità. Si viaggia sempre a duemila, senza pause. È un modo di giocare che ti rafforza il carattere: io adesso mi sento forte, più intenso".