LUIS ALBERTO - "Arrabbiato dopo il cambio? Lui lascialo fare (ride, ndr). Esce arrabbiato anche se lascia il campo al 93’ sul 5-0. Il segnale positivo è come interpreta le gare. Secondo me il primo tempo ha fatto grandissimi 45 minuti. L’ho tolto perché ormai la squadra difendeva bassa e c’era bisogno di più fisico, ma solo per quel motivo. Con Luis può due-tre ripartenze migliori potevamo farle".
MILINKOVIC - "Ha fatto un percorso inverso alla squadra. Primo tempo in sofferenza e un secondo di ottimo livello, ho visto un giocatore in crescita, se continua così per noi nel nel finale di stagione sarà determinante. La solidità difensiva è il passo che ci permette di stare in zone importanti di classifica, i segnali c'erano già nella prima parte di stagione, ora ce ne sono altri".
FELIPE ANDERSON - "È uno che ci garantisce un’alternativa seria e solida anche se completamente diversa da Immobile. L’interpretazione del ruolo di Felipe è da studiare, quando trovi squadre che cercano riferimenti sull’uomo per gli altri diventa difficile. Ti porta per vie esterne o per il centrocampo. Bisogna essere contenti, ho visto 25 minuti buon di Ciro, mi sembra che fisicamente ne stia uscendo bene".
FUTURO - "Clausola nel contratto? Nel calcio le clausole lasciano il tempo che trovano. A parte che sul nuovo contratto la clausola non c’è più. Se uno non ci vuole più stare in un club è difficile tenerlo, a maggior ragione se è un tecnico. Ho un contratto di altri 2 anni, alla Lazio sto bene, mi sento partecipe e dentro la Lazio. Mi hanno fatto sentire importante. Se non succede nulla di clamoroso, il progetto è a lunghissima scadenza, voglio smettere di allenare alla Lazio. La Lazio è strana, da fuori non ti rendi conto, da dentro la lazialità invece ti invade".
DIFESA - "Abbiamo preso dei difensori di ottimo livello, adatti a giocare così, tutta la squadra ha molta più partecipazione e consapevolezza. Non è che possiamo pensare di non prendere mai gol, ma la sensazione che siamo tosti ora c’è. È il frutto di caratteristiche di giocatori, del lavoro sul campo e della mentalità difensiva cresciuta da parte di tutta la squadra".
CATALDI - "Ha fatto 65' di altissimo livello, per lui era una partita dispendiosa perché doveva continuamente scivolare da un trequartista all'altro, in base a chi aveva palla, dopo 70' ha accusato la stanchezza, ma ha fatto un lavoro su grandi livelli".
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