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Roma in ansia per El Shaarawy! Mou: “Dybala, Wijnaldum, Belotti e Smalling: chi recupero e chi no”

Roma in ansia per El Shaarawy! Mou: “Dybala, Wijnaldum, Belotti e Smalling: chi recupero e chi no” - immagine 1
Tanto nervosismo per il tecnico della Roma José Mourinho dopo il pareggio sul campo del Monza. Queste le sue parole raccolte da TMW, sugli infortunati e non solo. L’ultimo stop è quello di Stephan El Shaarawy. Segnala Sky Sport che il...
Andrea Agostinelli

Tanto nervosismo per il tecnico della Roma José Mourinho dopo il pareggio sul campo del Monza. Queste le sue parole raccolte da TMW, sugli infortunati e non solo. L'ultimo stop è quello di Stephan El Shaarawy. Segnala Sky Sport che il centrocampista ha lasciato lo stadio di Monza zoppicando vistosamente. Sentiva molto dolore dopo il problema agli adduttori accusato nel corso della partita e dovrebbe trattarsi di una lesione muscolare. In questo caso la sua stagione sarebbe a rischio, oggi ci saranno gli esami strumentali per conoscere i tempi di recupero.

INFORTUNI - "Chi recupero con l’Inter? Al 100% solo Matic, perché era squalificato. Degli infortunati dico Smalling 0%, Llorente 0%, El Shaarawy 0%, Wijnaldum 0%. Dybala non dico 0%, non dico 0% di lui e di Belotti. Però non ti dico 50% per loro due, non ti dico 50-50 giocano. È più vicino allo 0 che al 50. Col Monza Dybala non poteva fare nemmeno un minuto, niente".


ARBITRO - "Un risultato che è adatto alla partita. Se dico che il Monza meritava non è così. Giocare con il peggior arbitro che ho incontrato nella mia carriera è dura e ho affrontato tanti arbitri che sono scarsi. L'arbitro non ha avuto grande influenza nel risultato però è scarso: tecnicamente orribile, non è empatico, non crea rapporti con nessuno, da un rosso a un giocatore che scivola perché è stanco morto al minuto 96. Non abbiamo la forza che hanno anche altre squadre, non possiamo dire che noi non vogliamo determinati arbitri".

PROTESTE - "Ho smesso di lavorare negli ultimi 20 minuti perché sapevo che sennò mi sarebbe arrivato un rosso come quando arriva sempre con lui. La Roma deve crescere anche a questo livello. Ci sono squadre che dicono che non vogliono questo arbitro, ma la Roma non ha questo potere. Sabato volevo stare con i miei pochi giocatori in campo contro una squadra forte contro l’Inter. Non volevo prendere il rosso ma avevo una grande voglia di prenderlo. Però ho deciso di non farlo".

ANCORA SU CHIFFI - "L'arbitro non ha influito sul risultato ma è il peggiore che ho trovato sulla mia vita. Tecnicamente orribile, empatia e sensibilità zero. Io non sono stupido, sono andato alla partita con un microfono ed ho registrato tutto. Dal momento in cui sono entrato e nel momento in cui sono rientrato nello spogliatoio. Mi sono protetto. A livello tecnico un arbitro bravo fischia poco. Si diceva che con Orsato non vinciamo mai, ma lo vorrei avere tutte le partite perché è in controllo totale della partita anche quando sbaglia. Non ha bisogno di fare l'arrabbiato, è tranquillo. Chiffi di arbitro ha poco, ha talento nell'arrabbiarsi e basta. Ma è contro la natura di un arbitro, deve essere esattamente l'opposto. Il risultato ripeto che non è stato influenzato dall'arbitro. Il doppio giallo al minuto 96, capendo la situazione, fa capire tutto".

INFORTUNI - "Quando tu hai una squadra con 30 giocatori uguali non devi mai avere giocatori infortunati. Minuto 60 cambi, minuto 70 cambi. Stavolta giocano Dzeko e Lautaro e prossima partita Correa e Lukaku. Questo non siamo noi. Squadra che ha fatto malissimo in una competizione europea e che giocano una partita alla settimana non siamo noi, squadre che non si qualificano per le competizioni europee non siamo noi. Noi siamo l’unica squadra che non ha la rosa per stare dove è. Siamo in semifinale, abbiamo giocato un’eliminatoria in più contro il Salisburgo, siamo in campionato a lottare per alti posti e poi è normale che ci sia accumulazione. Basta che vedi quante partite ha giocato El Shaarawy negli ultimi anni a confronto con quest’anno, così come Smalling. Questa è stanchezza ai limiti e per questo sono con loro fino all’ultimo minuto di questa stagione. Per me è un orgoglio lavorare con questi ragazzi qui".