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Rivoluzione Fiorentina, giocherà così: 8 nuovi titolari! E Pioli presenta tutti gli acquisti

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Nasce una nuova Fiorentina, è iniziato un nuovo ciclo. Il Cholito Simeone è arrivato, tra i nuovi acquisti degli ultimi giorni anche Biraghi e il difensore centrale dal Betis Pezzella. Ora la squadra è completa. [adv] LA NUOVA FIORENTINA...
Guglielmo Cannavale

Nasce una nuova Fiorentina, è iniziato un nuovo ciclo. Il Cholito Simeone è arrivato, tra i nuovi acquisti degli ultimi giorni anche Biraghi e il difensore centrale dal Betis Pezzella. Ora la squadra è completa.

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LA NUOVA FIORENTINA - La Fiorentina è cambiata, è una vera rivoluzione. Rispetto all’anno scorso sono cambiati ben 8 titolari su 11, sono rimasti solo Astori, Badelj e Chiesa. C’è Sportiello in porta, poi Gaspar, Pezzella che può sorpassare Vitor Hugo, Astori e Biraghi, in concorrenza con Olivera. Veretout e Badelj in mediana, Chiesa insieme a Eysseric (o Saponara) e Benassi (o Gil Dias) dietro a Simeone.


CONTRO L’INTER - Il problema è che molti giocatori sono arrivati da poco, come Simeone, Biraghi e Gil Dias, o non ancora arrivati come Pezzella. Difficile quindi che possano giocare subito all’esordio contro l’Inter. In più, Pioli deve fare i conti con la squalifica di Chiesa. Badelj dovrebbe recuperare e può giocare in coppia con Veretout. Benassi al posto di Chiesa, Eysseric per Saponara che non ha fatto la preparazione per infortunio e uno tra Cristoforo e Zekhnini, a meno che Gil Dias non abbia dato indicazioni positive in allenamento. Davanti, Simeone fa subito concorrenza a Babacar, anche se avrà pochi allenamenti con la squadra.

PIOLI - Stefano Pioli ha parlato al Corriere dello Sport: “Punto molto su Badelj, come su Astori, è un punto di riferimento. Renderà migliori la gestione della palla e i tempi di gioco. Sportiello? Esuberante. Gaspar? Voglioso, ma deve affinare i meccanismi. Milenkovic? Prepotente, come Vitor Hugo. Biraghi ha ottima corsa e piedi. Io mi rivedo in Astori, sa leggere bene il gioco. Simeone? Un giocatore perfetto per voglia e fame di fare gol. Veretout è un giusto mix tra qualità e quantità. Un tuttocampista che sa fare l’interditore, contrasta l’avversario e fa ripartire l’azione. Chiesa? Non deve mai perdere generosità, dinamismo e voglia. Deve migliorare nel gioco senza palla, ma senza snaturarsi. Eysseric? L’ho conosciuto da avversario contro la Lazio, ci fece anche gol. È un giocatore di qualità, capace di fare il trequartista e l’esterno sinistro. Ha talento da esprimere. Gil Dias? Volevo un mancino, uno con le sue caratteristiche: senza sarebbe stata una mancanza capace di far sentire il suo peso. È estroso, vede la porta, la cerca, fa dribbling, tenta l’imbucata per il compagno, può puntare l’avversario”.