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Preseason, sette giocatori in ritardo di condizione: non sono ancora al top

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La premessa è d’obbligo, con l’asta del fantacalcio ormai alle porte: questi sette giocatori NON sono bocciati, anzi. Semplicemente nelle amichevoli estive disputate hanno dimostrato di non essere ancora al top della condizione fisica. Hanno...
Alessandro Cosattini

La premessa è d’obbligo, con l’asta del fantacalcio ormai alle porte: questi sette giocatori NON sono bocciati, anzi. Semplicemente nelle amichevoli estive disputate hanno dimostrato di non essere ancora al top della condizione fisica. Hanno ancora due settimane per farsi trovare pronti all’inizio del campionato e più in generale per l’intera stagione di Serie A. E non abbiamo proprio dubbi sul conto di questi giocatori: è solo questione di tempo, poi dimostreranno tutto il loro valore. Chi sono i sette? Nicolò Barella, Matthijs de Ligt, Stefano Denswil, Arkadiusz Milik, Jeison Murillo, Krzysztof Piatek e Rafael Toloi. Li abbiamo elencati in rigoroso ordine alfabetico. 

Nelle prime amichevoli con la maglia dell’Inter, Nicolò Barella non ha convinto. Schierato da mezzala da Conte, ha dimostrato di aver ancora bisogno di tempo per entrare nei nuovi meccanismi nerazzurri. Ha sempre giocato con dietro quattro uomini di difesa, ora se ne ritrova tre: non è sempre facile ambientarsi in una nuova squadra. Tempo al tempo, l’Inter aspetta il vero Barella che ha conquistato tutti al Cagliari e in Nazionale. Quando sarà al 100% della condizione, tutto gli verrà più facile: i metodi di Conte non sono proprio una passeggiata da assimilare.


Diverso il discorso da fare per Stefano Denswil, nuovo centrale difensivo del Bologna. Arriva dal Bruges e oltre ai nuovi meccanismi in cui deve calarsi, ha anche l’ostacolo della lingua. È stato schierato accanto a Danilo e Bani al centro del reparto, ma ancora sa poche parole d’italiano. Ha bisogno di tempo per ambientarsi e trovare la miglior condizione, da qui derivano le incertezze nelle amichevoli estive. Situazione non così distante per Jeison Murillo. Ad ammetterlo è stato il compagno di reparto Colley a Il Secolo XIX: “Io e Murillo siamo una bella coppia. Abbiamo caratteristiche diverse, ma ci troviamo bene. Adesso stiamo comunicando con l’istinto perché l’italiano, che entrambi parliamo così così, ogni tanto ci fa scherzi”. Anche Di Francesco nell’ultima amichevole col Parma si è infuriato per un errore in copertura. Ha bisogno di tempo per entrare nei meccanismi difensivi della nuova Samp. 

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Capitolo a parte merita il colpo da 75 milioni di euro della Juve, Matthijs de Ligt. Si contenderà il posto con Bonucci per affiancare Chiellini nella difesa bianconera, non è da escludere che Sarri li alternerà visto che la Juve sarà impegnata su tre fronti. Non ha brillato sin qui nelle amichevoli estive (salvo in quella contro il Novara in cui ha trovato il primo gol in bianconero di testa), ma è solo questione di tempo: l’olandese deve ancora inserirsi e non va colpevolizzato troppo. Per esempio sul gol di Joao Felix nell’ultima amichevole contro l’Atletico Madrid, il dialogo con Szczesny è mancato. Una volta che si sarà ambientato e avrà iniziato ad aver dimestichezza con l’italiano, tornerà a essere quello che ha incantato con la maglia dell’Ajax.

Krzysztof Piatek e Arkadiusz Milik possono essere messi tranquillamente sullo stesso piano. L’attaccante del Milan, nello scorso pre-campionato aveva fatto faville con la maglia del Genoa, tra amichevoli e Coppa Italia. Per ora è ancora a secco, ma Giampaolo e la società rossonera non sono assolutamente preoccupati: è solo questione di condizione fisica e di fortuna. Il Pistolero deve ancora trovare la miglior forma e la confidenza col gol poi tornerà. Ne è certo lui (a cui è stato annullato un gol per una leggera posizione di fuorigioco nell’ultima amichevole), ne è certo Giampaolo che continua a schierarlo nel reparto avanzato rossonero. Anche il passaggio dal 4-3-3 al 4-3-1-2 con una spalla d’attacco e un trequartista alle spalle è da assimilare, ma il gol presto arriverà. Non è stata una bella pre-season per il connazionale Arek Milik, tutt’altro. L’infortunio nel riscaldamento – non grave – nel pre di Barça-Napoli ha confermato un momento negativo per il polacco. Vede poco la porta, non ingrana e ora si fa pure (leggermente) male. Ma Carlo Ancelotti ha spiegato che è solo questione di tempo per la sua forma fisica avendo una grossa mole da gestire. O le voci sul mercato influiscono? La parola al campo.

Infine c’è Rafael Toloi, che ha passato fermo ai box la parte finale della scorsa stagione, per la precisione da marzo in poi. È stato operato alla caviglia e ora è alla ricerca della miglior condizione fisica. Non è mai facile dopo uno stop così lungo per infortunio. Nell’ultima batosta per 4-1 contro il Getafe ha regalato un gol agli avversari con un passaggio fuori misura, in precedenza non aveva comunque brillato nelle altre amichevoli. Ha bisogno di tempo per tornare a essere quello del pre-operazione.