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Gilardino: “Torna Messias, squadra al completo. Qui c’è un giocatore interessante”

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Genoa atteso dalla sfida interna contro l’Atalanta. Alla vigilia della partita il tecnico Alberto Gilardino ha parlato in conferenza stampa, le sue parole raccolte da TMW. MESSIAS – “Gli assenti saranno Matturro e Haps, gli altri...
Andrea Agostinelli

Genoa atteso dalla sfida interna contro l'Atalanta. Alla vigilia della partita il tecnico Alberto Gilardino ha parlato in conferenza stampa, le sue parole raccolte da TMW.

MESSIAS - "Gli assenti saranno Matturro e Haps, gli altri rientreranno tutti. Nella mia testa ci sono tanti pensieri e tante situazioni. So le qualità e il peso offensivo che ho in questo momento a disposizione ma allo stesso tempo devo avere anche equilibrio nella squadra. Sono situazioni tattiche che possono essere attuate anche a gara in corso. Quando hai Messias, Retegui, Gudmundsson, Vitinha, Ekuban è normale che ti venga la voglia di inserire e provare situazioni diverse. Bisogna anche pensare all’avversario e avere un certo equilibrio nel corso del match. Sono valutazioni che insieme allo staff stiamo facendo".


ATTACCO - "Ho la fortuna, in questo momento, di avere scelta in tutti i reparti. Per un allenatore credo che sia una cosa molto positiva. I ragazzi mi danno spunti quotidiani nell’atteggiamento, nelle prestazioni, nell’attitudine e nel sacrificio. C’è concorrenza e voglia di ritagliarsi uno spazio in questa stagione. Come Vitinha, o come Ekuban che sta facendo bene, ma anche Gudmundsson, Retegui, Ankeye e anche in mezzo al campo siamo al completo. Le scelte diventano complicate ma è positivo perché c’è scelta dall’inizio e c’è scelta a gara in corso".

BOHINEN - "E' un giocatore interessante. Ha qualità tecnica, ha il primo controllo e buone giocate in avanti. Si sta allenando con continuità e ora sta raggiungendo la conduzione ottimale. Lo tengo in grande considerazione come tanti che non stanno giocando, come per esempio Thorsby. Sono calciatori che nel gruppo sono troppo importanti per come si allenano. Poi, ovvio, tutti vogliono giocare ma io devo fare delle scelte. Ci sarà qualche scontento in più ma io ho la fortuna che in questa squadra chi è scontento non lo fa vedere e si allena forte".

PANCHINA LUNGA - "Se non mi sbaglio penso che sia una delle prime volte, è successo solo con l’Inter, che abbiamo la rosa quasi al completo. Non abbiamo giocatori che possano giocare i 90 minuti ma ho scelta, qualità e caratteristiche diverse per cambiare la partita".

RINNOVO - "Fanno piacere le parole di Blazquez. Da parte mia c’è stima nei confronti della società e dei dirigenti, nei confronti di tutto l’ambiente, nei confronti dei giocatori e nei confronti di chi lavora qui. C’è un legame autentico, come lo sono i nostri tifosi che ci accompagnano ogni partita con la loro passione. E questo siamo riusciti a crearlo con l’alchimia in questo ambiente lavorativo. Io cerco di smorzare gli animi ma sono parole ambiziose. Io sono ambizioso come lo è il mio staff e lo sono i giocatori ma non dobbiamo discostarci dalla realtà. La realtà dice che dobbiamo fare 12 punti per il primo obiettivo stagionale. Non possiamo pensare ad altro. Se arriveremo a raggiungerlo nel minor tempo possibile, quello sarà tutto di guadagnato ma ora dovremo essere lucidi e focalizzarci sulla sparita di domani. Per quanto riguarda il mio futuro, lo dico anche a chi mi sta vicino, ora penso al lavoro quotidiano e a tirare fuori il massimo dalla squadra. Ma è normale che ci sarà modo e tempo di sederci e fare una lunga chiacchierata".

ATALANTA -  A livello tattico dovremo fare le partita perfetta. Loro lavorano molto bene sulle catene laterali, sono bravi a ruotare con i loro braccetti e i loro quinti. Dipenderà chi giocherà in avanti se con una punta mobile o con Scamacca. E' una squadra molto brava nel recupero palla nella metà campo avversaria e da parte nostra dovremo essere bravi nella fase difensiva ma anche sulla prima palla in uscita".

GASPERINI - "Quando sei giocatore non ti rendi conto delle tante sfumature ma quando fai l’allenatore o smetti di giocare, ti accorgi di quello che ti lascia una persona o un allenatore. Io devo tanto al mister per quanto mi ha dato nei miei ultimi anni di carriera. Mi ha fatto fatto cose che non avevo mai provato, fatto o mi imaginavo di fare a livello fisico. Ti porta all’estremo delle tue potenzialità".

CENTROCAMPO - "In mezzo al campo siamo in tanti e con caratteristiche simili per quanto riguarda alcuni giocatori. Badelj e Strootman per esempio possono avere similitudini ma ci sono anche Messias, che può giocare in mezzo al campo, Frendrup o Thorsby che hanno altre caratteristiche. Quel Genoa di Gasperini era una squadra con esperienza per il campionato e con più italiani rispetto ai nostri".

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