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Gazzetta: “Pogba, niente TAS: sarà giudicato in Italia. Rischia 2 anni di squalifica”

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La Gazzetta dello Sport, nella sua edizione odierna, fa il punto sulla situazione di Paul Pogba a circa 50 giorni dall’esito delle prime analisi e dopo quasi un mese dalle contro analisi. Così la Rosea sul Polpo: “Il francese della...
Marco Astori

La Gazzetta dello Sport, nella sua edizione odierna, fa il punto sulla situazione di Paul Pogba a circa 50 giorni dall'esito delle prime analisi e dopo quasi un mese dalle contro analisi. Così la Rosea sul Polpo: "Il francese della Juve è tuttora sospeso in via cautelare e dovrà affrontare un percorso giudiziario-sportivo in cui cercherà di evitare il peggio, il famoso rischio grosso dei quattro anni di squalifica nel caso in cui i giudici decidessero per un’assunzione consapevole della sostanza proibita. Il Codice prevede una casistica tale da abbassare l’asticella della pena in caso di ammissione delle proprie responsabilità: ecco perché il timore più concreto sarebbero i due anni di stop. Magari attraverso la strada del patteggiamento, anche se il codice antidoping non usa questa espressione ma parla di accordo fra le parti.

Intanto Pogba avrebbe incassato una prima sconfitta: si va verso il giudizio in Italia. Già, perché la prerogativa di chiedere la famosa “udienza unica” presso il Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna non avrebbe ricevuto il semaforo verde da parte della Wada (e servirebbe anche quello di Nado Italia), che generalmente non incoraggia questo tipo di soluzioni lasciando alla giustizia che ha gestito la prima parte del caso anche la fase istruttoria e quella dibattimentale. Pogba avrà due strade: un accordo con la procura antidoping (anche in questo caso sarebbe comunque necessario un sì della Wada) che potrebbe portare a un dimezzamento della pena inizialmente richiesta dall’accusa o la decisione di giocarsi tutto nel processo sportivo presso il Tribunale Nazionale Antidoping. Nel primo caso, un’intesa cancellerebbe ogni possibilità di appello. Nel secondo, viceversa, la decisione del Tna sarebbe appellabile proprio al Tas.


Ma a che punto è l’indagine? E’ probabile che per ora la procura antidoping stia ultimando la verifica sulla documentazione presentata dalla difesa dello juventino. E che non ci sia stata ancora l’audizione vera e propria. E’ vero che ci sarebbe un tempo di un mese dalle controanalisi per completare l’inchiesta, ma in realtà c’è la possibilità di usufruire di più tempo se fossero necessari altri approfondimenti istruttori. Se in questa fase, Pogba non riuscirà a convincere la procura antidoping, a quel punto verrà deferito e questa eventualità potrebbe concretizzarsi già nel giro di dieci giorni. Da quel momento il francese avrà 20 giorni per scegliere fra tentativo di accordo e processo. In questo secondo caso, l’udienza sarà fissata entro 40 giorni".

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