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Gazzetta: “Pogba, Juve pronta a risolvere il contratto se colpevole: ecco le novità”

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Arrivano ulteriori sviluppi sulla vicenda Paul Pogba, trovato positivo al test dell'antidoping e sospeso in via cautelare dalla Juventus. 
Marco Astori

Arrivano ulteriori sviluppi sulla vicenda Paul Pogba, trovato positivo al test dell'antidoping e sospeso in via cautelare dalla Juventus. La Gazzetta dello Sport ha ricostruito l'accaduto ed è venuta a conoscenza del fatto che la causa di tutto sia stato un integratore assunto dal centrocampista francese senza aver consultato i medici del club: Pogba ne avrebbe fatto uso su consiglio di un dottore statunitense, senza però controllare l'etichetta. Al momento, dunque, il francese è sospeso, non si può allenare e non percepisce nemmeno lo stipendio: "Nel frattempo Pogba è stato sospeso, non può più allenarsi e non prende lo stipendio (come previsto dall’articolo 5.5 dell’accordo collettivo in caso di sospensione in via cautelare per doping). Se verrà accertata la colpevolezza del giocatore e dopo una sentenza definitiva la Juventus potrà risolvere il contratto. La questione economica al momento non è una priorità per il club, però è innegabile che sarebbe un bel risparmio per i bianconeri".

Ma quali sono i prossimi passi? Lo spiega la Rosea: "Per evitare il massimo della pena Pogba ora dovrà spiegare al Tribunale Antidoping come (anche non intenzionalmente), dove e da chi ha assunto la sostanza trovata nelle sue urine. L’agente Rafaela Pimenta è già al lavoro con gli avvocati del club per studiare la linea difensiva da tenere, in parte già anticipata con le dichiarazioni rilasciate lunedì sera: «Aspettiamo le controanalisi, la cosa certa è che Pogba non ha mai voluto infrangere le regole». Tradotto, la violazione non è stata intenzionale e questo cercherà di dimostrare in caso di positività confermata dalle controanalisi.


Il Polpo ora ha 7 giorni di tempo per chiedere il secondo esame sull’altro campione raccolto nel controllo dopo Udinese-Juventus. Stavolta all’analisi prenderanno parte i periti del giocatore che potranno monitorare sul posto tutte le procedure. Se la positività sarà confermata (cosa che succede quasi sempre) si procederà con l’istruttoria, durante la quale Pogba verrà interrogato e dovrà convincere il Tribunale Antidoping di aver assunto la sostanza in modo non intenzionale. Il tutto si può concludere con l’archiviazione, il patteggiamento o la condanna. Nel terzo caso il Polpo sarà processato dal Tribunale Antidoping: la durata dell’iter di solito non supera i tre mesi e il verdetto potrebbe arrivare entro la fine del 2023".

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