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Danilo: “Vlahovic impari a gestire le pressioni: così sarà top. Dico la mia su Chiesa e Pogba”

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Danilo, difensore e capitano della Juventus, ha concesso un’intervista ai microfoni del Corriere dello Sport. Ecco le sue parole. RUOLO – “Sono un centrocampista prestato alla difesa, in origine lo ero a tutti gli effetti. Con...
Marco Astori

Danilo, difensore e capitano della Juventus, ha concesso un'intervista ai microfoni del Corriere dello Sport. Ecco le sue parole.

RUOLO - "Sono un centrocampista prestato alla difesa, in origine lo ero a tutti gli effetti. Con Max condivido moltissime cose, è leale, diretto, pochi giri di parole, e sa anche tornare sui suoi passi. Il nostro è un rapporto talmente franco da sfiorare la complicità".


ALLEGRI - "Ti dice: se con tre passaggi riesco ad arrivare in porta, perché devo impiegarne cinquanta? Max vuole soprattutto vincere. Se nel calcio non vinci non ti diverti e non diverti. È pratico, concreto. Se sono arrivato a questi livelli lo devo agli ultimi due anni con lui. Insiste molto sull’aspetto mentale, sulla libertà di espressione nel rispetto di certi codici tattici, e punta sui movimenti... Anch’io cerco ogni giorno di trasferire ai compagni quelle che sono le basi della mentalità vincente".

POGBA - "Sono dispiaciuto per quello che sta capitando a Paul. L’avevo visto molto più presente, la testa giusta. Gli sono sempre stato vicino, tante volte l’ho invitato a non mollare, a spingere e spingersi oltre. Non lo abbandono proprio adesso... Devo dire che qui alla Juve non mi sono fatto mancare nulla, dopo sei mesi il Covid, poi i problemi societari, adesso i guai di Paul. Speravo in una stagione più lineare".

VLAHOVIC - "È molto giovane, ha avuto alti e bassi, ma fa parte del giusto percorso di crescita. Si mette addosso molte pressioni, deve imparare a gestirle. Se ci riuscirà diventerà uno dei migliori centravanti europei".

CHIESA - "Uno dei talenti più importanti dell’Italia, ha bisogno di essere coccolato, si può dire coccolato? Ha grande tecnica, ma deve imparare a competere in ogni istante. Ti porto l’esempio di Foden, altro talento, lui è uno che non si concede pause, è sempre in tiro. Federico deve arrivare al suo livello con la testa".

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