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NEWS – Immobile, Giroud, Lautaro, Damsgaard, Bastoni, Zaniolo e Malinovskyi: le novità

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La finale di Coppa Italia è alle spalle, ora testa alla 37ma giornata di Serie A. Si riparte sabato alle 15 con Empoli-Salernitana, il turno terminerà poi lunedì alle 20.45 con Juventus-Lazio. Di seguito le novità da campi e quotidiani in...
Alessandro Cosattini

La finale di Coppa Italia è alle spalle, ora testa alla 37ma giornata di Serie A. Si riparte sabato alle 15 con Empoli-Salernitana, il turno terminerà poi lunedì alle 20.45 con Juventus-Lazio. Di seguito le novità da campi e quotidiani in chiave fantacalcio tra infortuni, rientri e possibili cambi di formazione:

IMMOBILE - Ciro Immobile vuole esserci contro la Juventus. Il Tempo oggi si sofferma nuovamente sulle condizioni del capitano della Lazio verso il match di lunedì: “Qualche dubbio c’è ancora, ma Immobile vuole esserci lunedì sera. Anche ieri ha confermato che la botta al malleolo rimediata nella sfida con la Sampdoria fa ancora male, ma è in miglioramento. Sarri a Formello allena la squadra senza Ciro, è convinto che domani l’attaccante possa riaggregassi ed essere pronto a scendere in campo contro la Juve, sicuramente non al 100%”, si legge.


MILAN - "Ancora lui. Giroud gioca titolare da sedici partite consecutive considerati campionato e Coppa Italia, ed è stato il periodo decisivo per stabilirsi lassù". Oggi, La Gazzetta dello Sport conferma così che Olivier Giroud sarà titolare per la sfida tra Milan e Atalanta: "Al Milan Olivier, trentasei anni da compiere l’ultimo giorno di settembre, vive una seconda giovinezza sportiva. La versione italiana di Olivier si ispira dunque a quella inglese per gli obiettivi personali e francese per quanto riguarda il traguardo collettivo. E Ibrahimovic partirà in panchina, da part-time per il finale di gara già pronto", si legge.

ATALANTA - Difesa a tre “classica” o 4-2-3-1 per “specchiarsi” con il Milan? Questo è il dubbio di casa Atalanta per la sfida al Milan, ne parla La Gazzetta dello Sport: "Gasperini ha tutti tranne Toloi e Pezzella (e forse Sportiello, ieri a parte per una lombosciatalgia)e può scegliere anche in base alle criticità proposte dai rossoneri, in particolare sulla fascia sinistra con Hernandez e Leao. Senza Toloi difficilmente il tecnico, per motivi di “regia” bassa, impiega insieme, oltre a Djimsiti, sia Palomino che Demiral. Dunque a destra, nell’eventuale linea a tre, dovrà scegliere fra De Roon (ancora arretrato, come a La Spezia) e Scalvini che è pronto a rientrare e darebbe più garanzie in fase di prima impostazione. Ma la difesa a quattro è un’opzione e potrebbe essere studiata, anche proprio per ingolfare l’asse Theo-Leao, una soluzione simile a quella della ripresa di domenica, con Hateboer “basso” anche in marcatura: davanti a lui, per un’opzione meno spregiudicata di quella con un attaccante puro (Malinovskyi o in subordine Boga), potrebbe alzarsi Zappacosta, per limitare in prima battuta il raggio d’azione del francese".

LAUTARO MARTINEZ - "L’episodio chiave, la rabbia per il cambio, la lite dopo il sorpasso con la panchina bianconera". Così La Gazzetta dello Sport racconta la serata di Lautaro Martinez in finale di Coppa Italia: "In campo è stato un Toro in tono minore, ma Lautaro Martinez è stato comunque protagonista della serata, sia per il rigore conquistato in coda al secondo tempo da cui è arrivato il 2-2 sia per l’elettricità portata fuori dal campo dopo la sostituzione al 90’, presa piuttosto male. Lautaro ha cercato invano lo sguardo di Inzaghi mentre usciva, poi ha sbracciato vistosamente prima di accomodarsi in panchina. Voleva il gol, voleva mettere il sigillo al secondo titolo stagionale, come già successo in Supercoppa. E avrebbe voluto anche calciarlo quel rigore, ma Calhanoglu aveva già sequestrato il pallone. Dopo il 3-2 di Perisic, il Toro ha avuto un diverbio a distanza con Pinsoglio e Bernadeschi, nel parapiglia che ha poi portato all’espulsione di Allegri. Fuori dal campo Lautaro si è trasformato in ultrà una volta passata la delusione del cambio: ha incitato i compagni come un allenatore, ha invitato i tifosi a lanciari i cori negli ultimi minuti del match. E alla fine è stato tra i più scatenati della festa sotto la Nord. È stato capopopolo, come un anno fa fu Lukaku".

PERISIC - "Sarebbe scontato giudicarlo al top solo per i 2 gol...". Parola de La Gazzetta dello Sport che oggi dà un clamoroso 9 in pagella a Ivan Perisic in Inter-Juventus: "E invece era lassù anche prima, quando con l’Inter sotto è l’unico a restare lucido, a creare pericoli, a riaccendere la luce di una squadra spenta. Quanto chiederà per il rinnovo? Intanto il croato ha detto che si aspettava un altro trattamento...".

BASTONIAlessandro Bastoni è tornato in campo dopo l’infortunio. Qualche minuti nel finale contro la Juve, il difensore è nuovamente a disposizione anche per il campionato. Per il Cagliari è in ballottaggio. “Ora sto bene, la mia gamba va bene”, ha detto Bastoni dopo la Juve.

DE LIGT - Oggi La Gazzetta dello SporteleggeMatthijs de Ligt come peggiore in campo di Inter-Juventus. E la pagella è chiara, da 5 pieno: "Sintomi di “rigorite”, antica malattia, di nuovo diagnosticati. Il rigore del 2-2 nasce da un suo contatto, quello con De Vrij è un pasticcio all’olandese. Meno sicuro del solito (che errore nel giro palla…), gli va male anche quando prova a far gol di testa".

SAMPDORIA - Due osservati speciali con vista sulla Fiorentina in casa Sampdoria. Come riporta oggi Il Secolo XIX, “Mikkel Damsgaard è stato ieri pomeriggio il più brillante nel primo allenamento settimanale. Una notizia confortante per Giampaolo, che lunedì sera potrebbe contare su un apporto più impattante da parte del danese che fino a questo momento ha utilizzato solamente in due spezzoni di secondi tempi con Salernitana e Lazio. La sensazione è che abbia ulteriormente alzato la sua autonomia. L’altro osservato speciale in vista della Fiorentina resta ovviamente Ekdal. Anche ieri il centrocampista si è allenato a parte, la fascite plantare continua a causargli fastidiosi dolori, ma farà di tutto per esserci contro la Fiorentina”, si legge sul quotidiano.

ZANIOLO - "Ora è probabile che la Roma e Zaniolo a fine mese si siedano allo stesso tavolo per parlare del rinnovo del contratto (quello attuale ha scadenza 2024)". Lo assicura La Gazzetta dello Sport, il tema Nicolò Zaniolo non è ancora archiviato, anzi: "Zaniolo oggi guadagna circa 2,6 milioni di euro, per il futuro vorrebbe arrivare a 4. La Roma a quella cifra ci può anche arrivare, ma ovviamente strutturando il nuovo accordo in modo moderno, con un’accurata selezione di bonus. Insomma, un contratto a rendimento, che possa portare Zaniolo a guadagnare tanto, ma anche in base alle sue prestazioni". Ma attenzione sempre alla Juve, si legge: "Se invece non si arriverà a una fumata bianco sul contratto, allora è possibile davvero che le strade si possano dividere. Nel caso dovesse succedere, Zaniolo preferirebbe restare in Italia, con la Juventus che gli ha messo gli occhi addosso da tempo e il Milan che è lì alla finestra, per capire cosa succederà. Ma dovesse arrivare una super offerta dall’estero, sarebbe anche difficile dire di no. Al Liverpool di Klopp, per esempio. O al Tottenham di Conte, tanto per citare due squadre che continuano a monitorarlo da tempo. Prima, però, ci sono quelle tre partite. E la voglia di lasciare il segno, da qui al prossimo 25 maggio".

BREKALO - Il Torino ha già deciso il futuro di Josip Brekalo. Come svela oggi Tuttosport, “al 99,99% sarà acquistato dal club granata. Stiamo solo aspettando che il club comunichi ufficialmente di aver inviato una pec al Wolfsburg”, si legge sul quotidiano torinese. Domenica scadrà il diritto di riscatto a cifre prefissate (11 milioni), stabilito un anno fa. Ormai è questione di giorni, la fumata bianca è attesa tra oggi e domenica: Brekalo sarà riscattato dal Torino e resterà al fantacalcio anche nella prossima stagione dunque.

EDERSON - Uno show. Così La Gazzetta dello Sport esalta il brasiliano Ederson che la Salernitana sta lanciando: "Visto all’opera con il Fortaleza, ma di proprietà del Corinthians, la Salernitana ha investito sei milioni di euro per ingaggiarlo a titolo definitivo. Un cifra piuttosto alta per un calciatore sconosciuto a tanti, non a Sabatini che di campioni ne ha scovati tanti durante la sua carriera. I risultati gli hanno dato ragione. Appena arrivato, Ederson si è subito ambientato, ha esordito con il Genoa (c’era Colantuono in panchina), poi Nicola ha puntato senza tentennamenti sul brasiliano. Ederson ha giocato le ultime quattordici partite con un rendimento sempre più elevato". E il quotidiano parla anche di futuro: "Ora il club del presidente Danilo Iervolino si coccola il suo campione. «Vale almeno 35 milioni di euro», disse tempo fa alla Gazzetta il presidente. Dall’Italia, ma anche dall’estero, molti seguono con attenzione le prestazioni della mezzala".

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