BRUTTE NOTIZIE - "Purtroppo ho ricevuto una telefonata che non volevo, brutte notizie anche per me. Mia sorella mi ha chiamato per dirmi che è morto di Coronavirus un amico caro, sin da bambino giocava a calcio con me. Lavorava alla Croce Verde di Jesi".
QUEL VIDEO - "Il filmato del convoglio militare che portava via le bare da Bergamo è stato un pugno in faccia, l’immagine più dura, più impressionante. Terribile, da incubo. Nessuno era pronto a questo inferno. Pensare che la gente muore perché mancano i letti in rianimazione è assurdo, è inaccettabile".
LASCIARE L'ITALIA - "Non ci penso neanche a lasciare l’Italia, perché io mi sento sicuro qui e ho piena fiducia nei nostri medici che stanno facendo un lavoro eroico. Voglio sentirmi vicino a chi è in difficoltà. E lo dico da semplice cittadino, non perché ho un ruolo istituzionale e rappresento l’Italia".
EUROPEO - "Confesso che la botta della delusione l’ho sentita. Mi sono fermato".
SERIE A - "Io penso sempre positivo. Sono convinto che a maggio il campionato ripartirà, recupereremo la nostra normalità e io potrò incontrare negli stadi tutti i miei giocatori e riunire in qualche modo la Nazionale".
CAMPIONATO AL CALDO - "Dopo quello che è successo, i giocatori avranno così voglia di giocare che l’entusiasmo compenserà la stanchezza. Sono convinto che torneremo a divertirci".
EMOZIONI - "Voglio l’inno nazionale e io che lo ascolto in piedi davanti alla panchina. Dopo quello che stiamo passando, sarà un’emozione splendida, fortissima. La sto già aspettando".
CAPUTO - "Se ripete la stagione in corso, lo considererò senz’altro".
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