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Maldini: “Ibra, la verità sul futuro! Elliott, così è irrispettoso. Origi sì, Botman, la clausola di Leao…”

Maldini: “Ibra, la verità sul futuro! Elliott, così è irrispettoso. Origi sì, Botman, la clausola di Leao…” - immagine 1
Lunga e bella intervista de La Gazzetta dello Sport a Paolo Maldini. Il capo dell’area tecnica del Milan risponde praticamente su tutto: da Rafa Leao al suo stesso futuro fino a Botman, Origi e molto altro ancora. Qui le parti principali...
Fabrizio Romano

Lunga e bella intervista de La Gazzetta dello SportPaolo Maldini. Il capo dell'area tecnica del Milan risponde praticamente su tutto: da Rafa Leao al suo stesso futuro fino a Botman, Origi e molto altro ancora. Qui le parti principali di un'intervista che trovate in forma integrale su Gazzetta.

SCUDETTO - "È il primo trionfo di una nuova vita. Stavolta non ho giocato con velocità e tecnica ma con la testa e i miei valori. Lo considero bellissimo. Una cosa lo accomuna agli altri titoli vinti: la passione per il Milan e il calcio".


KALULU - "A Zlatan abbiamo chiesto di darci quello che in questo momento poteva portare al gruppo. Per un giovane come Kalulu il discorso è stato: 'I primi sei mesi guarda e impara. Sei nella patria della difesa, memorizza tutto. Prima o poi l’occasione arriva'".

MAIGNAN - "Ci siamo affidati al parere di Dida, Ragno e Betti, i nostri preparatori dei portieri. Quindi parlando con lui abbiamo capito cosa aveva in testa, la sua personalità, la voglia di vincere come nessun altro".

DONNARUMMA - "Ho sentito Donnarumma per lo scudetto? No, ma durante l’anno ci siamo sentiti e poi visti alla festa dei 40 anni di Ibra. Se si è pentito? Non lo so, spero comunque sia felice. Ha dato tanto al Milan".

TONALI - "Dicevano potesse essere il nuovo Pirlo ma lui si sentiva come Gattuso. Direi che ha le caratteristiche di entrambi. Il primo anno ha vissuto in una situazione molto difficile. Veniva da un infortunio e ha patito la pressione di essere nel suo club preferito. Questo l’abbiamo capito tenendolo con noi. I risultati si sono visti".

COLPI SUL MERCATO - "Naturalmente ci deve essere la volontà del club di aprire un ciclo. Oggi il Milan con una visione strategica di alto livello può andare a competere il prossimo anno con le più grandi. Se invece si scegliesse una visione di mantenimento, senza investimenti, senza un’idea da Milan rimarremmo nel limbo tra le migliori sei o sette squadre in Italia per tentare di rivincere lo scudetto e qualificarci per la Champions. Per questo è il momento che la proprietà, Elliott o quella che potrebbe arrivare, chiuda il triennio e capisca che strategia vuole per il futuro. Con due o tre acquisti importanti e il consolidamento dei giocatori che abbiamo possiamo competere per qualcosa di più grande in Champions".

CESSIONE DEL CLUB - "La cosa ci è stata detta dopo che è apparsa sulla stampa. Però qualcosa vivendo dentro la sede l’avevo percepita. Ma non è stato un problema. Alla fine quando riesci a creare un gruppo squadra speciale come il nostro queste indiscrezioni non turbano l’ambiente. A Milanello siamo andati avanti sapendo comunque che dietro avevamo una società forte sempre puntuale nei pagamenti. Certo, c’era curiosità. Qualche giocatore con il quale stavamo parlando di rinnovi ci ha detto: 'Aspettiamo perché magari ci saranno più soldi'".

CONTRATTI A SCADENZA - "Io e Ricky Massara siamo in scadenza e non abbiamo rinnovato. Devo dire che per il nostro percorso e per ciò che è successo in passato anche durante il periodo di crisi con Rangnick, trovo poco rispettoso il fatto che a oggi l’amministratore delegato ed Elliott non si siano neanche seduti a parlare con noi. Dico solo a parlare. Perché loro potrebbero anche dirci “il vostro lavoro non è stato abbastanza buono per continuare”. O può essere che io dica “la vostra strategia non mi piace”. Come ho detto a suo tempo a me piace essere una sorta di garanzia per il milanista. Io non sono la persona giusta per fare un progetto che non ha un’idea vincente. Non potrei mai farlo. La realtà è che la proprietà non si è mai seduta al tavolo e questa cosa non va bene".

RAFA LEAO - "Incedibile? Sì, è incedibile, certo. Rafa è un diamante ancora grezzo, che da un anno all’altro ha avuto grandi miglioramenti. L’abbiamo preso dalla panchina del Lilla pagandolo 24 milioni e gli abbiamo messo subito una clausola da 150 milioni perché io, Boban e Massara credevamo in lui. Potenzialmente è sempre stato un campione. Doveva fare un percorso che peraltro ancora non è finito. È estremamente intelligente e aveva bisogno di essere un pochino aiutato. Ci ho parlato molto. È chiaro che se in futuro il Milan non sarà a livello di Leao o Leao non sarà a livello del Milan le cose potranno cambiare. Ma in questo momento la crescita è esponenziale per il club e per lui".

IBRAHIMOVIC - "Ho parlato con lui lunedì e ci siamo dati appuntamento tra una quindicina di giorni. Non vedo problemi nel trovare un accordo. Giocando così poco non è certamente a suo agio. Vedremo cosa succederà nelle prossime due settimane. Tutto sarà fatto per il bene suo e del Milan. Da ciò che ho capito la sua intenzione è quella di andare avanti".

ORIGI - "Sicuro prenderemo una punta, stiamo parlando con Origi e la cosa è molto ben indirizzata".

BOTMAN - "Botman? L’abbiamo seguito, ma di giocatori validi in quel ruolo ce ne sono molti".

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