RIGORE ZACCAGNI - "Quandonon c'è Ciro sono io il tiratore. Non sono egoista e non ho sentito per l’esigenza di dover fare gol a tutti i costi. Già era successo in passato con Caicedo e Correa. Mattia mi ha detto che si sentiva di calciarlo e allora l’ho lasciato a lui. Ciò che conta è che la squadra vinca e conquisti i tre punti". Qui le parole di Zaccagni stesso sul rigore di ieri.
SARRI E FUTURO - "Se avessi avuto problemi con la società non sarei qui da sette anni. Ho un ottimo rapporto con il presidente e il direttore sportivo e dopo la sosta ho parlato con il mister e abbiamo chiarito tutto. Non siamo migliori amici ma abbiamo un rapporto normale. Poi si vedrà, il mio desiderio è finire la carriera in Spagna. Ho parlato con il Cadice perché è la squadra del mio cuore, il presidente è mio amico, il direttore è mio fratello. Ho ancora due anni e mezzo di contratto qui e mi hanno detto che in questo momento la mia cessione è impossibile. Ma fin quando sarò a Roma darò tutto per la Lazio".
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