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Lecce, il presidente: “Bloccare il campionato e farci andare in Serie B è impensabile”

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Il presidente del Lecce, Saverio Sticchi Damiani, interpellato in esclusiva da TuttoMercatoWeb ha spiegato la propria posizione sul campionato, la ripresa e il mercato. Da oggi saranno consentiti gli allenamenti individuali nei centri sportivi,...
Fabrizio Romano

Il presidente del Lecce, Saverio SticchiDamiani, interpellato in esclusiva da TuttoMercatoWeb ha spiegato la propria posizione sul campionato, la ripresa e il mercato.

Da oggi saranno consentiti gli allenamenti individuali nei centri sportivi, è un primo passo in attesa di poter svolgere quelli collettivi. E soprattutto di tornare in campo per giocare.


“La Lega è compatta, vogliamo riprendere in sicurezza. L’unica soluzione per evitare un disastro finanziario e una serie di ricorsi è riprendere a giocare. Se ci sono le condizioni di temporeggiare e aspettare che da un punto di vista sanitario si possano aprire nuovi scenari, sarebbe giusto riprendere. Se lo scenario non dovesse migliorare con la riapertura la ripresa sarebbe complicata e comporterebbe una serie di problemi non di poco conto”.

Uno dei nodi da sciogliere sarà quello della classifica. Pare che la FIGC voglia confermare comunque le retrocessioni. Oggi il Lecce sarebbe terzultimo a pari punti con il Genoa. E manca lo scontro diretto. Insomma, un bel caos. Preoccupati di poter retrocedere?

“È impensabile. Sarebbe una scelta priva di fondamento giuridico e merito sportivo. Non è il momento di minacciare ricorsi e diffide con la gente che muore. Pensare di fare terrorismo attraverso minacce di ricorsi è l’ultima cosa che voglio fare. Ma non c’è alcun fondamento che possa permettere la retrocessione del Lecce. Sarebbe fuori da ogni logica. E chi pensa di potersi avvantaggiare da una situazione del genere in questo momento specula sul Covid-19”.

Tra qualche mese bisognerà pensare al calciomercato. Che finestra immagina?

“Ne usciremo ridimensionati. Le pazzie, gli eccessi e i numeri di una volta non li vedremo più. Il prossimo dovrà essere un anno di ridimensionamento. Un anno in cui si darà più spazio ai giovani del vivaio”.