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Le dieci cose che non sapevate su dieci idoli del fantacalcio

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Al fantacalcio sono tra i più amati in assoluto, chi per un motivo e chi per un altro. Perché sono determinanti, magari simpatici, magari invece ci si affeziona a questi idoli moderni. Ma siete sicuri di conoscerli davvero fino in fondo? Ecco...
Fabrizio Romano

Al fantacalcio sono tra i più amati in assoluto, chi per un motivo e chi per un altro. Perché sono determinanti, magari simpatici, magari invece ci si affeziona a questi idoli moderni. Ma siete sicuri di conoscerli davvero fino in fondo? Ecco da SOS Fanta dieci curiosità che non sapevate su dieci giocatori importanti del fantacalcio.

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Le carte di Immobile. Ciro non sa rinunciare a una partita a scopa, oggi come ieri: quando giocava nel Sorrento, sulla Circumvesuviana, passava viaggi interi a giocare a carte con i suoi amici. Altro che iPhone...


Belotti e il papà modello. Gli impegni prima di tutto, in casa del Gallo. A novembre 2017, Italia-Germania, Belotti gioca titolare. Non una partita qualsiasi. Ma il papà Roberto non può guardare la partita: "Pensare che non ho assistito a Italia-Germania con mio figlio titolare... non sono riuscito a cambiare il turno", ha raccontato. Un passato da muratore, adesso lavora in una tipografia. Umiltà.

Florenzi, il fantallenatore. Alessandro ha giocato al fantacalcio per anni prima di entrare a livello professionistico nella Roma. Il suo idolo? "All'asta non rinunciavo mai a Pirlo", parola di Florenzi.

Le pringles di Dzeko. Resiste ai difensori, non alle patatine. Preferibilmente alla paprika. "Se si ritrova davanti un tubetto, non lo molla più...", raccontavano i compagni al Manchester City. Goloso.

I 1,500 euro di Insigne. Lorenzo fu acquistato per la prima volta dal Napoli quando aveva 15 anni per giocare nella formazione Allievi: la sua società, l'Olimpia Sant’Arpino, ha incassato 1.500 euro.

Il convitto di Donnarumma. Sì, lui, Gigio. Fino allo scorso anno ha vissuto per anni in convitto con i compagni rossoneri del settore giovanile con cui passa lunghi pomeriggi di PlayStation (quando non si allena...). E fino a poco fa non poteva neanche avere la patente.

Icardi e le liti con Deulofeu. Odio e amore tra i due, ai tempi delle giovanili del Barça. Maurio raccontava agli amici: "Giocare con Deulo è impossibile, servono due palloni...". Lo spagnolo non la passava MAI.

Acerbi, sei un Masterchef. Il difensore con la media voto tra le più alte non si perde una puntata del talent per cuochi, sin dal periodo del suo tumore fortunatamente superato. Ne è diventato un grande fan. E pensare che ai tempi del Milan era 4/5 chili sovrappeso, parola sua: la cucina prima di tutto!

- Papu, il Cholismo nel DNA. Diego Pablo Simeone è l’allenatore della sua vita. Lo ha avuto al San Lorenzo, lo ritrova a Catania dove decolla sotto la sua gestione. E c’è di più: il Cholo ha provato a portare il Papu all’Atlético Madrid, un anno fa. Senza successo.

L'antipatico Mertens. Un quotidiano olandese lo ha votato come terzo in classifica nel 2012 tra i giocatori più odiosi e antipatici dell'Eredivisie. "Fa una rissa a settimana. E' forte ma insopportabile", scrivevano. Avranno cambiato idea...