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Gravina: “Il campionato potrebbe concludersi in due stagioni diverse”

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Nuove dichiarazioni di Gabriele Gravina, presidente della FIGC, che a Radio Anch’io Lo Sport su Radio Rai ha fatto nuovamente il punto sulla situazione: “Alla UEFA chiederemo un atto di responsabilità, un contributo da tutte le...
Alessandro Cosattini

Nuove dichiarazioni di Gabriele Gravina, presidente della FIGC, che a Radio Anch'io Lo Sport su Radio Rai ha fatto nuovamente il punto sulla situazione: "Alla UEFA chiederemo un atto di responsabilità, un contributo da tutte le Federazioni a un percorso che miri alla tutela della salute degli atleti e di tutti i nostri tifosi. Chiederemo alla UEFA nuove date: il rinvio è l'idea da seguire. Ipotesi novembre-dicembre? Non ci sono ipotesi. Ho sentito parlare anche di una Champions che potrebbe definirsi coi play-off. Sono tutte riflessioni che richiedono attenzione. Ci confronteremo, domani credo verrà fuori la decisione più responsabile ma non immagino ora una soluzione ideale".

IPOTESI - "Se è possibile prevedere una ripartenza della Serie A e una chiusura per l'estate? Ogni ipotesi ora è non fondata. Lavoriamo su auspici e speranza. Pensare a un campionato da definire entro giugno è l'augurio di tutti ma è difficile pensare qualcosa così. Lavoriamo, dobbiamo pensare che dopo lo tsunami la vita continuerà. Lo sport dovrà essere un collante sociale a cui far ritorno. Ogni Federazione pensa ai propri interessi? Se si dovesse pensare all'orticello, avremmo dato un pessimo esempio. Dobbiamo privilegiare le dimensioni reali del mondo, spero che questa pandemia lasci una traccia positiva in ognuno di noi. Sarebbe da irresponsabili se ognuna delle 55 Federazioni potesse portare avanti un'idea egoistica".


UNIFORMITÀ - "Sì ma bisogna tener conto delle specificità delle condizioni che si sono create, ci sono differenze soggettive e oggettive. Basti pensare alle promozioni e retrocessioni, al livello di organizzazione nei diversi paesi. Questa è un'altra riflessione da fare".

RIPARTENZA - "Credo che il 3 aprile sia una data troppo immediata per la ripartenza di tutto. Per questo ho pensato a una nostra ripartenza i primi di maggio ma è una data teorica. Serve andare avanti con riferimenti di date, altrimenti rischiamo di essere impreparati".

CAMPIONATO ANNULLATO? - "Non sono in grado di escludere nulla. Ora programmiamo con l'idea più ottimistica, ovvero definire i campionati, cercando di portarli a termine. Tra le diverse ipotesi però ho già preannunciato la non assegnazione del titolo, quella di assegnazione congelando le graduatorie, un mini torneo di play-off e play-out. Non escludo nulla, capisco la curiosità e l'attenzione nel voler definire ma nessuno, e dico nessuno, oggi è in grado di dire quale sarà il nostro futuro rispetto alle condizioni attuali. Se tutto questo dovesse portare con effetto trascinamento alla stagione 20-21, non escludo che il campionato possa concludersi in due stagioni diverse. E' anche imbarazzante parlare di questi temi ma abbiamo il dovere di farlo per dare una speranza".

RINUNCIARE ALLA COPPA ITALIA - "Non ne stiamo più parlando, è una competizione che affronteremo più in là. E' uno dei tornei che abbiamo accantonato, diamo priorità ai tornei".