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Giampaolo: “Piatek in trincea, non rinuncio a lui: quante volte starà fuori in campionato”

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Dopo le sconfitte contro Inter, Torino e Fiorentina, il Milan domani torna in campo contro il Genoa. Queste le parole dell’allenatore rossonero Giampaolo in conferenza stampa: “Reina è un leader nello spogliatoio. È un calciatore ascoltato...
Alessandro Cosattini

Dopo le sconfitte contro Inter, Torino e Fiorentina, il Milan domani torna in campo contro il Genoa. Queste le parole dell’allenatore rossonero Giampaolo in conferenza stampa: “Reina è un leader nello spogliatoio. È un calciatore ascoltato dai compagni, quando parla non lo fa mai tanto per dire qualcosa”. 

RESPONSABILITÀ - “Chi pensa che i giocatori se ne freghino delle sconfitte sbaglia, perdere mina il morale, bisogna analizzare gli errori collettivamente”. 


FUTURO - “Non bisogna ragionare con l’io, ma col voi. Sento la responsabilità di dover far bene, ma non per me stesso, per il Milan, per il calciatore, per l’ambiente, la società. I miei interessi non contano nulla rispetto al Milan”. 

CRESCITA - “So che la squadra ha ampi, anzi, ampissimi margini di miglioramento, soprattutto dal punto di vista mentale. La battaglia da vincere sta nel coinvolgimento mentale, nel far determinate cose in un certo modo”.

ROMAGNOLI - “Lui che ha detto “con Giampaolo fino alla morte”? I 25 devono dare la vita per loro stessi e la maglia, non per me. I calciatori sono molto entusiasti per le metodologie di lavoro, me lo hanno manifestato anche privatamente. La squadra crede in ciò che facevamo, poi le sconfitte rischiano di minare il percorso, ora bisogna soffrire, mantenere la barra dritta, tirarsi su le maniche ed essere attenti ai particolarismi dettagli”. 

DIFFICOLTÀ - “Io sono fiducioso sulla squadra, so che ha dei valori. Poi ci sono dei risultati che possono far azzerare tutto, l’aspetto psicologico nel calciatore è più importante di quello fisico. Se non stai bene mentalmente, fai fatica anche fisicamente”. 

PIATEK - “Dalla panchina? Il Milan non può rinunciare all’attaccante più prolifico del campionato perché può avere delle difficoltà. Se non li fa lui chi fa i gol, io? Può star fuori una volta come col Brescia, ma il Milan deve fare affidamento su di lui. Al massimo in un campionato può star fuori due o tre partite. Deve star lì, darci dentro, soffrire, prendersi le sue responsabilità. Posso metterli da parte una volta per farli recuperare, ma i forti devono stare in trincea”. 

RITIRO - "Alcune volte ci può stare, altre è del tutto superfluo. Sono abbastanza contrario ai ritiri".

CONTESTAZIONE DEI TIFOSI - "È giusto, io non discuto nulla, la squadra non si esprime come dovrebbe. Bisogna responsabilizzarci nel mondo giusto, bisogna avere lucidità per giocarla bene".

BIGLIA - "Se la sua esperienza potrebbe tornare utile domani? Potrebbe".