ADDIO A FINE STAGIONE - ""Il futuro è la gara di domenica, dobbiamo tagliare il traguardo dell'Europa League. Siamo ancora molto competitivi, questa stagione è stata molto buona e io non immaginavo potessimo avere questa continuità. Siamo stati sempre a braccetto con le big, lasciandoci dietro Torino, Fiorentina e Monza. Sul resto vedremo... Ci sono state disparità di giudizi. Si è parlato a lungo di obiettivo Champions, ma io non la vedo così seppur dando merito ai miei calciatori. Tra me e la società c'è massimo rispetto, conoscono le mie perplessità, c'è un rapporto di fiducia e riconoscenza ma poi c'è il calcio, ci possono essere opinioni diverse, non so se troveremo un punto di incontro".
HOJLUND - "E' un classe 2003 e va preso con i suoi pregi e i suoi difetti. Per la sua età è tra i più bravi, poi sarà importante come saprà lavorare sulle sue qualità e sui suoi difetti. Ha bisogno di giocare, di allenarsi ed è un bel prospetto. Uno che per l'Atalanta è giusto, con la speranza che possa crescere al maglio. Ad una big arriverà sicuramente".
SEPARAZIONE - "Miracoli non ne faccio... Io col club ho un rapporto straordinario, non solo per i risultati ottenuti, ma per una riconoscenza e un rispetto reciproci. Non ci sarà mai un conflitto. Poi c'è il calcio e ci possono essere visioni diverse, che io rispetto sempre. Però è chiaro che, quando ti trovi fuori luogo, ti fai delle domande: quest'anno è così, può darsi che sia arrivato il momento... Però è una cosa che valuteremo insieme, con il solito affetto".
OBIETTIVI - "L'Atalanta tutta la stagione è stata definita alla pari con le big e questo ha tolto soddisfazione a una squadra che ha dato tutto. Non abbiamo goduto di quanto fatto, anche se la gente ci ha sempre sostenuto".
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