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Gasperini cambia: “Nessuno difende! Skrtel non risolve il problema, Muriel con Duvan…”

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Gian Piero Gasperini è un perfezionista. E non ha gradito il 4-1 subito dalla sua Atalanta contro il Getafe, una sconfitta pesante che lo ha fatto riflettere. Lui le chiama “musate”, gli schiaffi che fanno bene. “Fanno meditare ed è un...
Guglielmo Cannavale

Gian Piero Gasperini è un perfezionista. E non ha gradito il 4-1 subito dalla sua Atalanta contro il Getafe, una sconfitta pesante che lo ha fatto riflettere. Lui le chiama “musate”, gli schiaffi che fanno bene. “Fanno meditare ed è un bene: dopo la sbornia dell’anno scorso avevamo e abbiamo bisogno di non pensare che sarà tutto facile”, ha detto alla Gazzetta dello Sport dopo l’amichevole in Spagna. Ora ragiona su dei possibili cambi di formazione e forse di modulo. Perché il problema difesa non è solo dei difensori, ma degli attaccanti che non rientrano.

PROBLEMA DIFESA - “Il problema non è stato nelle gambe: abbiamo giocato ad un ritmo migliore rispetto alle partite precedenti e contro una squadra veloce, oltre che tecnica. Il Getafe si è dimostrato più avanti di noi sotto l’aspetto organizzativo: sono stati una squadra, noi meno anche perché stiamo facendo esperimenti che ci portano a prendere qualche musata. Ma essere squadra è sempre stata una nostra caratteristica forte. Non c’è stata la giusta concentrazione su tutti quattro i gol subiti, ed è un segnale: significa che siamo stati poco predisposti a difendere. Tre giocatori tagliati fuori dalla fase difensiva non possiamo permetterceli: non può nessuno, non ce lo siamo mai permessi noi. Giocando così, era intuibile il rischio che tutto il peso di un certo atteggiamento ricadesse sulla difesa. Che poi diventa colpevole anche quando non lo è”.


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ATTACCO - “Dobbiamo rivedere in quanti difendiamo. In partite cosi equilibrate, non possiamo avere troppa gente che rientra poco o difende poco: è un aspetto imprescindibile e le tre partite in Inghilterra e quella di Getafe l’hanno evidenziato bene. Aggiungo per fortuna, visto che abbiamo scelto di giocarle anche per questo. Per caratteristiche, i nostri tre davanti sono giocatori molto offensivi: così rischi di perdere aggressività a centrocampo, le giuste distanze, e certe squadre quando poi possono attaccarti sanno farlo bene. Tanto più in un momento in cui la condizione non è ancora la migliore. Non sempre l’anno scorso abbiamo potuto mettere tre giocatori offensivi: a volte sceglievo Pasalic, o Papu si alternava con Ilicic, o non giocava Zapata. L’anno scorso poi avevamo messo Papu più centrocampista. Muriel e Zapata insieme? Tutto è possibile, ma non sempre: in alcune situazioni sì e in altre assolutamente no”.

SKRTEL - “Ha grande esperienza, ha giocato ad alti livelli: uno così ti può dare una mano, ma non risolve un problema. E poi quando arrivano giocatori nuovi bisogna verificare anche la loro condizione”.