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FANTACALCIO MANTRA – La guida all’asta con tutti i consigli, ruolo per ruolo

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Per quest’anno c’è una novità che ci avete chiesto in tanti: finora ci siamo concentrati solo sul fantacalcio classic, ma viste le tante richieste veniamo in soccorso anche di chi fa l’asta mantra. Per chi non lo conoscesse,...
Matteo Mannino

Per quest'anno c'è una novità che ci avete chiesto in tanti: finora ci siamo concentrati solo sul fantacalcio classic, ma viste le tante richieste veniamo in soccorso anche di chi fa l'asta mantraPer chi non lo conoscesse, il mantra è una modalità di fantacalcio molto particolare: i giocatori sono disposti in campo secondo le posizioni che sanno ricoprire nel calcio reale, in modo tale da creare squadre più omogenee ed equilibrate. I fantallenatori che non si accontentano più di schierare una formazione che su un vero campo di calcio andrebbe in difficoltà, devono passare al mantra; il 3-4-3 è un’altra storia, le squadre sono più realistiche, l’esperienza di gioco cambia radicalmente: ci si sente dei veri e propri manager, si utilizzano moduli e giocatori diversi a seconda dell’avversario di giornata, quasi fosse una partita di scacchi.

✅ Tutti i consigli nella nostra  classic!

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Il riferimento riguardo moduli e ruoli dei giocatori sarà Fantagazzetta; consigli su valore ed affidabilità dei giocatori, invece, sono già nella nostra guida all’asta classic, che suggerisco di leggere in ogni caso; qui analizzeremo il giocatore sì secondo il suo valore ed affidabilità, ma anche tenendo presente il contesto collettivo di squadra, imprescindibile in questa splendida modalità. Ma prima di addentrarci in categorie più specifiche, diamo qualche nozione di base su come affrontare un’asta di questo tipo, solo parzialmente simile a quelle che avete affrontato finora.


Nel mantra, come sapete, la polivalenza rende un giocatore molto più prezioso di quanto non sia normalmente, perché può scalare in altre posizioni a difesa del compagno senza voto. Attenzione però, non cadete nella trappola di strapagare questo tipo di giocatori: sono ottimi se presi a cifre normali, se si alzano troppo, al livello dei top per intenderci, prendete i top. Sempre meglio spendere 18 crediti per un Conti che per un Pisacane. Altro aspetto importante è l’utilizzo delle coppie: si usano già parzialmente nel fantacalcio normale, in questa modalità, a mio avviso, diventano fondamentali. Al classic abbiamo in rosa, ad esempio, 8 difensori per 3/4 posti e tutti sono sostituibili da tutti; qui, invece, è messo in rilievo il ruolo, dunque un terzino può essere sostituito solamente da un terzino.

Dunque, per evitare un cambio modulo o addirittura un malus per “soluzioni adattate”, il consiglio è di affidarsi ad una coppia. Non ne abusate, non dovete creare una squadra fatta totalmente di coppie; ma in alcuni zone nevralgiche del campo (es. terzini e mediani), almeno una coppia può esservi utile. Poniamo che prendiate come Ds Alex Sandro e Samir: in una giornata di campionato in cui Samir è squalificato, infortunato (o più semplicemente ha perso il posto) e Alex Sandro riposa, rimarreste scoperti; prendendo Asamoah al posto del giocatore dell’Udinese, invece, a meno di catastrofi siete sicuri che uno dei due giochi. Inoltre, parliamo di giocatori di big, quindi si mettono nella maggioranza delle partite (ma vale lo stesso discorso di titolarità anche per giocatori di squadre medio-piccole), e in linea di massima dovreste anche riuscire a risparmiare qualcosa di più in sede d’asta. L’ultimo consiglio importante riguarda i mediani: qualsiasi sia il modulo in cui deciderete di giocare, almeno un M vi servirà sempre. Perciò non prendeteli col misurino, ma assicuratevi di averne abbastanza in rosa da non rischiare di avere dei malus.

✅ PORTIERI

Il ruolo del portiere, ovviamente, è quello che viene meno stravolto nella modalità mantra; tuttavia, assume un ruolo ancora più strategico nella costruzione delle vostre rose: nel classic ci si può permettere un pacchetto difensivo (portiere compreso) meno altisonante, in quanto spesso le mancanze di questa categoria possono essere colmate da attacchi stratosferici; nel mantra, invece, equilibrio è la parola predominante: il vostro 11 titolare è molto meno offensivo di uno classic, perciò, se volete lottare per i piani alti della classifica, dovrete assicurarvi di averne uno di livello; l’anno scorso ne è stato la dimostrazione: in Serie A si segna di più. Ecco che allora i top fanno ancor più la differenza che nella modalità classic; dunque cercate di prendere almeno un top per ruolo, partendo dal portiere: se c’è da spendere qualche credito in più per Buffon, Donnarumma, Handanovic o Reina, non tiratevi indietro. Potreste pentirvene amaramente.

✅ LINEA DI DIFESA - Una difesa importante può fare la differenza al classic, figuriamoci al mantra. Specialmente se usate il modificatore.

Dc: difensore centrale

Dd: difensore (terzino) destro

Ds: difensore (terzino) sinistro

Per quanto riguarda il ruolo di E (esterno nella difesa a 3 o quarto di centrocampo nel 4-4-2 e nel 4-4-1-1), che vedremo più avanti, la scelta di Fantagazzetta è stata quella di assegnarlo ai terzini di ruolo (es. Alex Sandro, Karsdorp) e non agli “adattati” (es. Izzo, Maksimovic).

Dd - La nostra analisi della linea difensiva non poteva non partire dal miglior difensore della scorsa stagione, Andrea Conti: con i suoi 8 gol è lui il top sull’out arretrato di destra. In questa categoria, un gradino più sotto troviamo Widmer: assicura ottimi voti, qualche bonus (specie in zona assist) ed una spesa non esagerata, ma è spesso a rischio infortuni (nel caso cautelatevi con Larsen); Lirola, al secondo anno di A, può finalmente sbocciare; Gazzola ne è la riserva e può giocare anche a sinistra. Dopo l’addio di Zappacosta, torna di moda De Silvestri, ma attenzione ad Ansaldi. Karsdorp e Peres formano la coppia della Roma in questo ruolo, ma sono rischiosi, poiché più avanti potrebbero non giocare per lasciare spazio a Florenzi (non listato però Dd); Castagne ed Hateboer si contenderanno l’eredità di Conti ed anche qui ancora non sono chiarissime le gerarchie: leggermente avanti il secondo, ma prendendo entrambi dovreste stare sicuri. All’interno di questo gruppo di soli terzini destri, altri giocatori che è meglio prendere in coppia, in quanto da soli non danno garanzia di titolarità, sono Sala e Bereszynski, Torosidis (anche Ds) e Krafth (con l’incognita Mbaye, anche lui Ds) e Laurini e Gaspar; rischioso avere Basta: è partito titolare nelle prime partite stagionali, ma rischia di soffrire il turnover, i ricorrenti infortuni e la concorrenza dei più giovani (Marusic, listato però solo E, e Patric; oltre a Felipe Anderson, che nello scorso anno ha giocato anche da esterno a 5). Van der Wiel è il nuovo terzino destro titolare del Cagliari: palmarès importante, porta in dote esperienza e spinta. Depaoli potrà far rifiatare Cacciatore, giocarsi il posto con Gobbi sull’altra corsia e cercare spazio in posizione più avanzata. Infatti è anche M, il che può essere un elemento ulteriore per puntare su questo ragazzo

Ds - Qualcuno aveva pensato di investire su un top per il reparto difensivo? Siete nel posto giusto: il ruolo di terzino sinistro in quest’annata fantacalcistica offre soluzioni di grande livello, che potrebbero portarvi bonus da centrocampista. Uno dei migliori terzini del mondo, il migliore del fantacalcio: Alex Sandro è certamente la scelta ideale di qualunque fantallenatore, senza tanti giri di parole. Un difetto? Spesso riposa per la Champions, quindi è necessario prenderlo in coppia; spendendo probabilmente qualche credito in meno che per lo juventino, ci sono ottime alternative e potenzialmente più da bonus: Rodriguez si è preso la fascia sinistra del Milan, è un fantastico rigorista (ma il Milan ha l’imbarazzo della scelta da questo punto di vista) e calcia punizioni al veleno; riguardo Kolarov qualcuno era titubante per l’età, ma il serbo è stato il migliore della Roma nella preseason ed ha subito mandato un segnale a tutti gli scettici con una splendida, decisiva, punizione contro l’Atalanta; anche in vista degli impegni Champions è comunque preferibile prenderlo in coppia con Emerson, che tornerà più avanti dal suo infortunio; stesso discorso per Ghoulam, partito anche  lui con un gol a Verona e che può portare tanti assist, ma che conviene prendere in coppia con Mario Rui. Dalbert è il nuovo acquisto della corsia nerazzurra, spinge molto ed ha tanta qualità ma dovrà adattarsi alla fase difensiva italiana; ed attenzione, perché a Spalletti piace Nagatomo (anche Dd); Masina alla fine è rimasto a Bologna, dove è titolare; occhio però a Cheick Keita, che ad Entella aveva impressionato; Barreca ha fatto una grande seconda parte di stagione lo scorso anno, ma talvolta Mihajlovic gli preferisce Molinaro ed è quindi più prudente prendere entrambi; Biraghi alla lunga può soffiare il posto a Olivera a Firenze; Murru è arrivato a Genova con tante belle speranze, ma l’arrivo di Strinic sembra già chiudergli gli spazi; Lukaku alla Lazio parte spesso dalla panchina; a Verona i titolari per il momento sono Gobbi (il vice è Jaroszynski, ma occhio a Depaoli) e Souprayen (Felicioli e Albertazzi in panchina); Martella a Crotone rischia di veder il proprio posto preso da Pavlovic, come Di Chiara da Lazaar; in ballottaggio (Filippo) Costa con Pa Konate e Mattiello e Miangue con Capuano; Gosens parte dietro a Spinazzola a livello tecnico, rimarrà titolare solo in caso di frattura non ricomposta. Scommessa intrigante Rogerio, al Sassuolo in prestito dalla Juve.

Dd + Ds - E’ la categoria dei terzini che agiscono su entrambe le fasce; la loro polivalenza ovviamente costa cara, ma, come già detto, non pagateli troppo: a parità di prezzo, è comunque meglio un top con un ruolo solo che un giocatore normale col doppio ruolo.

In questo senso, chi vorrà puntare sulla coppia destra della Juve quest’anno ha un motivo in più: DeSciglio, a differenza di Lichtsteiner, è anche Ds e ciò lo rende più appetibile di quanto possa essere in modalità classic; Hysaj può fare meglio dello scorso anno, ma di questo gruppo di duttili è sicuramente il più ambito; D’Ambrosio è stato una sorpresa lo scorso anno (3 gol e buoni voti): può ripetersi, per ora la fascia destra è sua, ma è arrivato Cancelo, subito infortunatosi, a contendergli il posto. Dall’Inter è andato via Ansaldi, ora molto più appetibile al Torino: si giocherà il posto con De Silvestri, nella speranza che possa tornare quello di Genova. Cacciatore parte sicuramente titolare ed è una scelta non troppo costosa, Frey è solo una riserva; Sampirisi nelle gerarchie attuali è dietro a Faraoni (solo Dd); Letizia (favorito su Venuti) e Mattiello possono essere buoni colpi low cost, mentre Pezzella e Patric partono dietro a Samir e Basta; Santon è una riserva e spesso infortunato. Chiudono la categoria due emblemi del fantacalcio mantra: Romulo e Padoin. Entrambi Dd ed E, sono gli unici giocatori della linea difensiva (oltre a Depaoli) che sanno ricoprire anche il ruolo di M. Se stanno bene, giocano: e, come dice il loro ulteriore ruolo, spesso anche più avanti, da mezzali.

Dc + Dd/Ds – Passiamo ora al reparto dei centrali difensivi delle vostre fantasquadre: ovviamente, maggiori indicazioni su valore ed affidabilità dei giocatori in sé le trovate già nella nostra guida all’asta classic, perciò qui non ricapitoleremo quanto sia meglio puntare su un Bonucci piuttosto che su un Toloi; piuttosto, vedremo come in ottica mantra sia importante avere nella propria rosa almeno uno dei seguenti giocatori, poiché capaci di giocare anche sulla fascia. Sempre con particolare attenzione alle trappole; inoltre, essendo questi centrali adattati a fare anche i terzini, ricordiamo che non sanno ricoprire il ruolo di E in un’eventuale difesa a 3.

Dc + Dd – In questo gruppo non ci sono nomi altisonanti; ma se pescate bene, alcuni possono regalarvi grandi soddisfazioni. Intrigante il nuovo arrivo bianconero, Howedes: può giocare da centrale e da terzino, giocatore molto simile a Barzagli. Personalità da campione del mondo, sarà sicuramente utile alla causa Juve. Per motivi diversi, due profili sono particolarmente interessanti: Izzo è squalificato fino al 12 ottobre (potrebbe tornare prima), ma ha sempre garantito ottimi voti; Masiello invece ha 31 anni e secondo qualcuno difficilmente ripeterà l’ottima annata (6,47 di fantamedia lo scorso anno) per fatiche europee, relativo turnover e concorrenza del neoacquisto Palomino: se nella vostra lega sono titubanti, a prezzi non eccessivi possono essere grandi affari. Anche Rossettini può essere un’opzione non troppo costosa: è andato al Genoa a fare il titolare e probabilmente farà accomodare in panchina Biraschi, con cui condivide gli stessi ruoli; Caceres è un giocatore importante per una piazza come Verona, ma dati i suoi continui infortuni è consigliabile solo come ultimi slot e non spendendo troppo; sempre a Verona, Ferrari si candida ad una maglia da titolare; Ceccherini è stato una piacevole sorpresa lo scorso anno: è partito male, con un espulsione, e sarà difficile ripetersi, ma è comunque un titolare low cost. Tomovic ha cambiato aria, al Chievo è più facile che trovi spazio da centrale che da terzino; Maksimovic, visti gli impegni Champions del Napoli, potrà guadagnarsi minuti facendo rifiatare Albiol e Koulibaly, ma ha anche la concorrenza di Chiriches e Tonelli; Letschert è solo una riserva nel Sassuolo, da cui è andato via Antei, direzione Benevento; ed infine occhio alle sorprese: dopo la buona parentesi di Vercelli, Bani è pronto a giocarsi le sue chances al Chievo provando ad inserirsi in gerarchie consolidate da anni; Gravillon invece è un ragazzo del ’98 arrivato al Benevento dall’Inter. Baroni l’ha provato spesso in precampionato, sia da terzino che da centrale: rischiosi, è vero, ma d’altronde qualcuno lo scorso anno ipotizzava l’ascesa di Caldara?

Dc + Ds – Il top della categoria è sicuramente Chiellini: già utile in tante fantasquadre classiche, al mantra avere un giocatore di questo livello che sappia ricoprire un doppio ruolo (Dc+Ds) può diventare fondamentale; spaventano le continue rotazioni della Juve e qualche infortunio di troppo, ma Giorgio è l’unico mancino tra i centrali a disposizione di Allegri e sembra essere davanti a tutti se sta bene: è approvato, prendetelo. Sotto di lui, il più affidabile in questa categoria è Samir: ha già fatto bene, Delneri ci punta come “centrale bloccato” ed anche se infortunato parte avanti a Pezzella; l’unica incognita, appunto, sono gli infortuni. Radu può essere un nome intrigante preso a prezzi bassi, ma non chiedetegli 38 partite perché tra squalifiche, infortuni ed Europa League sicuramente lascerà spazio anche ad altri; la sorpresa a livello di titolarità tra i difensori di questo inizio campionato, però, la troviamo dall’altra parte del Colosseo: Juan Jesus, non molto apprezzato dai fantallenatori, ha sfruttato i nuovi schemi difensivi portati da Di Francesco ed ha soffiato il posto a Fazio e Moreno per il momento; benissimo a Bergamo vicino a Manolas, da incubo nella marcatura su Perisic. A Genova invece, sponda rossoblù, Zukanovic lotta con Gentiletti (titolare alle prime due) e Spolli per il ruolo di terzo centrale; mentre su quella blucerchiata capitan Regini diventa più pericoloso rispetto al passato: si giocherà la titolarità con Ferrari per il ruolo di centrale e con Strinic, Murru e Dodò  per quello di terzino sinistro. A fianco di N’Koulou, Moretti al Torino deve lottare con i nuovi arrivati (Lyanco, più avanti nonostante la tonsillite che l’ha tenuto fermo, Burdisso e Bonifazi); Cabrera è il nuovo centrale difensivo del Crotone, da ultimissimi slot; come (Andrea) Costa, esperienza (e qualche gol) al servizio del Benevento, ma spesso infortunato. Capuano è partito titolare contro la Juve all’Allianz Stadium e contro il Milan a San Siro, ma ha l’insidia Miangue; Della Giovanna è un ’97 cresciuto all’Inter, ora alla Spal. A Sassuolo ci sono ben tre Dc+Ds: se nel finale della scorsa stagione vi aveva impressionato Dell’Orco, aspettate l’asta di riparazione per prenderlo (rottura del legamento crociato); intanto il suo infortunio (ri)spalanca le porte della fascia a sinistra a Peluso; Marchizza invece è un giovane centrale per cui conviene aspettare al fantacalcio: se ne parla un gran bene, ma ha troppa concorrenza davanti.

Dc + Dd + Ds - Chiudiamo con i (presunti) top player difensivi del mantra, i giocatori che ogni fantallenatore vorrebbe avere perché sa di poterci contare in ogni zona arretrata: Pisacane può essere una rivelazione, già l’anno scorso ha fatto bene e quest’anno può ripetersi con un compagno di reparto complementare come Andreolli; al mantra può risultare decisivo e merita una spesa decisamente più alta (7-8 crediti); Cherubin invece parte dietro nel Verona, contro il Napoli hanno giocato Heurtaux e Ferrari con Caceres terzino;  è una seconda o addirittura terza scelta, quindi non fatevi ingolosire dai ruoli se tanto poi non garantisce titolarità.

✅ LINEA DI CENTROCAMPOL’aspetto fondamentale del mantra, qui si vedono le strategie: la scelta del modulo fa la differenza sulla vostra asta. Per i più esperti vale anche il discorso inverso: non sono i giocatori a fare il mercato, ma il mercato a fare i giocatori. Cioè, se partite con un’idea ma ad asta in corso vedete giocatori andare via al di sotto del loro prezzo ideale, prendeteli e cambiate strategia. Da questo momento in poi la guida si complica terribilmente: divideremo i giocatori per gruppi di ruoli, analizzando prima quelli in grado di ricoprire solo il ruolo base e poi quelli col doppio ruolo; inoltre segue un percorso progressivamente più offensivo: dunque non stupitevi se non leggerete due volte lo stesso nome in un ruolo diverso, semplicemente è già stato citato in posizioni più arretrate (che, naturalmente, è dove vi conviene schierarlo).

E: esterno (centrocampisti esterni con attributi maggiormente difensivi); utilizzabili nel 4-4-2, 4-4-1-1 ed in tutti i moduli con la difesa a 3;

M: mediano (qualità difensive predominanti rispetto alle offensive);

C: centrocampista centrale (qualità offensive predominanti rispetto alle difensive)

E – Il criterio per l’assegnazione di questo ruolo è molto particolare: presuppone doti offensive per spingere ed allo stesso tempo anche difensive per garantire copertura (diagonale difensiva in una difesa a 3 o supporto al terzino con una difesa a 4 alle spalle); come abbiamo già detto, gran parte dei terzini (i naturali, non quelli “adattati”) sono anche E; a questi, si aggiungono altri giocatori che non sanno ricoprire i ruoli di Dd o Ds. Chi interpreta perfettamente questo ruolo nella realtà sono i due esterni del Genoa, Laxalt e Lazovic: il primo è da sempre garanzia di titolarità e buoni voti, il secondo è più continuo dallo scorso anno e con la fiducia di Juric può ripetersi. Spinazzola è stato al centro di un intrigo di mercato, alla fine è rimasto; dovrà riconquistare l’ambiente, ma il giocatore non si discute e l’allenatore lo apprezza molto. Marusic ha qualità tecniche e fisiche, può esplodere; ma come detto in precedenza è difficile stabilire quanto potrà giocare. Lazzari ha ben impressionato all’Olimpico contro la Lazio e segnato contro l’Udinese: ha gamba, può essere una sorpresa low cost. Ingelsson è acerbo, Melara una riserva.

E + M – Sulla carta ottimi jolly, ma in realtà sono profili poco consigliati: a Crotone Rohden ha disputato una grande stagione da esterno con Nicola, non vi lascia mai in 10. Ed è molto simile a Izco, che però è spesso infortunato. Hetemaj è sempre stato lo scudiero del Pata: quest’anno parte ancora titolare, pur con i soliti problemi fisici e cartellini, ma in panchina scalpitano ragazzi promettenti. Behrami è un ritorno al fantacalcio, può prendere il posto ad Halfredsson; capitan Dessena a Cagliari è perennemente in ballottaggio. Obi parte sempre bene, quest’anno sembra anche essersi conquistato il posto da titolare; occhio però, perché non garantisce continuità.

E + C – Se avete intenzione di giocare con un modulo che preveda un E, l’uomo che non può mancare nella vostra rosa è Jankto: una delle rivelazioni della scorsa stagione, può portare bonus e buoni voti. Mora nel segno del 7: 7 gol in B nella precedente annata, 7 pieno in pagella per prove magnifiche contro Lazio ed Udinese; se mantiene questo rendimento in Serie A sarà il titolare, rischia però di accomodarsi in panchina contro nomi più blasonati come Rizzo, autore del gol vittoria alla seconda giornata. Per Faragò inizio stagione da horror, ma potrebbe trovare spazio. Crecco e Kragl partono dietro nelle rispettive squadre.

E + C + W – Esterni, ali e mezzali: i tuttofare del fantacalcio li trovate a Roma. Florenzi arriva dal peggiore anno della sua carriera, in cui si è rotto due volte il crociato. Tuttavia, Di Francesco ha speso belle parole per il nuovo capitan futuro, che ha fatto innamorare molti fantallenatori; è come al solito una variabile impazzita: giocherà e non giocherà; terzino, mezzala ed ala. Non aspettatevelo subito in forma, ma date fiducia ad Ale. Da un beniamino dei romanisti al più odiato probabilmente: lasciate perdere la fede calcistica, Lulic è uno che al mantra va preso. Il capitano biancoceleste è una pedina fondamentale per Inzaghi, da mezzala soprattutto, da esterno nella difesa a 3 o 4 e all’occorrenza anche ala. Promosso.

MIl ruolo forse più delicato dell’intero sistema mantra. Ci sono filosofie diverse sul suo utilizzo: alcuni fantallenatori per risparmiare crediti preferiscono sacrificare questo ruolo, puntando su profili low cost; altri fanno bingo prendendo qui il top player ed affiancandogli scommesse da bonus. Insomma, avete diverse possibilità e non sta a noi dirvi quale sia la migliore, perché non c’è un giusto o sbagliato, ma semplicemente idee diverse; un consiglio sicuro però possiamo darvelo: assicuratevi di non avere carenza di mediani in rosa, perché sono indispensabili in qualsiasi modulo. Ricordiamo inoltre che tutti gli M sono anche C ma non viceversa.

Due spanne sopra a tutti, il fenomeno della categoria degli ultimi anni è stato Radja Nainggolan: un uragano con i muscoli. E’ assolutamente consigliato anche quest’anno, anche se potrebbe portare qualche bonus in meno per via della posizione più arretrata; c’è un ma: sappiate che per portarlo a casa dovrete necessariamente rinunciare a prendere un top in altre posizioni. Il più costoso in lista Fantagazzetta dopo il belga è il nuovo acquisto bianconero Matuidi: 18 di quotazione per lui. Polmoni e sostanza, inserimenti a volontà ma non è mai stato un protagonista da tabellino dei marcatori. E farà rifiatare Khedira, che giocherà meno ma in condizioni migliori. Seguono due rivelazioni della scorsa stagione: Fofana ha vissuto una prima parte dirompente e chissà a quanti gol sarebbe arrivato senza infortunio, Kessiè è stato forse la più grande sorpresa in assoluto ed il migliore del precampionato milanista. Ed è anche rigorista, tenete conto. Strootman riposerà più del passato con Pellegrini alle sue spalle (non M) e non ha portato troppi bonus, quindi attenti a non spenderci troppo; stesso discorso per Biglia, spesso con problemi fisici; in più, Montolivo ha voglia di rivalsa e Locatelli è in rampa di lancio. Tra Vecino e Gagliardini il ballottaggio vede nettamente favorito il primo, mentre si alterneranno spesso Zielinski (che però non è M) ed Allan. De Rossi, che conviene prendere in coppia con Gonalons, e Lucas Leiva ricoprono un ruolo che garantisce tanta titolarità, buoni voti ma pochi bonus, come De Roon, Torreira, Diawara e Jorginho (meglio in coppia); analoghe considerazioni, ma con una media voto leggermente più bassa, perché provinciali, per Magnanelli, Cigarini e Radovanovic. Marchisio è un giocatore straordinario, ma il centrocampo della Juve è sovraffollato ed il ginocchio non gli dà tregua, quindi non stanziate extrabudget per lui; Freuler può confermarsi, la concorrenza è indubbiamente aumentata ma parte avanti a Cristante, Haas e Schmidt; Duncan se sta bene è uno dei migliori e può affiancarlo o sostituirlo Sensi, che vuole finalmente esplodere ed è favorito su Biondini e Mazzitelli. Intriga Poli nel nuovo ruolo da trequartista incursore (anche se a Benevento ha in realtà giocato da regista), sicuramente meglio dei compagni di squadra Nagy, Crisetig e Pulgar; Donsah invece è tornato sui livelli di Cagliari ed ha anche segnato, possibile che giochi e dia più soddisfazioni dell’anno passato. Quanti scommetteranno sulla nuova vita di Rincòn al Torino? Potrebbe essere un affare, molti lo sottovalutano; è rimasto anche Acquah, ma ha perso punti agli occhi di Mihajlovic. Sempre interessanti il destro di Viviani ed il mancino di Veloso, che però non garantiscono mai continuità di rendimento e di presenze. Barreto è un pupillo di Giampaolo ed avrà il suo spazio, a differenza di Capezzi; che viene da Crotone, dove Mandragora può finalmente esprimersi con continuità in Serie A. Anche Hallfredsson, Barberis e Badelj piacciono ai rispettivi allenatori, ma nessuno assicura 38 partite, anzi; più intricata la situazione a Verona, dove si giocano il posto Zaccagni, Fossati ed i due Zuculini, come a Benevento si accomoderà in panchina almeno uno tra Del Pinto, Cataldi e Chibsah. Avevate pensato di puntare su Valdifiori, Cristoforo, Sanchez, Sturaro, Rigoni (Chievo), Josè Mauri, Schiavon, Deiola, Suljic, o Cofie? Lasciate perdere, prenderli equivale quasi a buttare uno slot. Chiudiamo con una scommessa: il figlio d’arte Gaudino non ha ancora conquistato a pieno Maran, ma in precampionato ha incantato dimostrando di essere uno specialista dei calci di punizione; ed in passato aveva stregato un allenatore non proprio qualsiasi come Pep Guardiola. E il “regicida” Murgia? Dopo aver sentenziato la Juve in Supercoppa, vuole dire la sua. Ha giocatori esperti davanti, ma tra turnover europei, squalifiche e l’infermeria della Lazio spesso col numeretto, potrebbe avere più spazio. Ed Inzaghi ha dimostrato di volerci puntare. Largo ai giovani. 

CCome detto, non ripeteremo l’analisi di giocatori già visti in ruoli più difensivi (in questo caso, tutti gli M). I centrocampisti centrali rappresentano una categoria di giocatori con doti spiccatamente offensive, sicuramente prevalenti rispetto a quelle difensive; i fantallenatori che si affidano ad un top in questa categoria, per cui vale lo stesso discorso fatto per Nainggolan, molto spesso sono quelli che rinunciano ad un grande nome in attacco, perché amano una squadra più completa. Inoltre, dall’acquisto di un giocatore importante in questa zona del campo, abbinato con la quantità e la tipologia di difensori presi, può cominciare ad intravedersi sempre più chiaramente l’idea di modulo nella testa del fantallenatore.

Un riassunto dei suoi ultimi 5 campionati. Presenze: 38, 28, 35, 38, 38; gol: 11, 7, 7, 6, 12. Signori, un alieno del fantacalcio: MarekHamsik è assolutamente il giocatore che dovete prendere se avete intenzione di acquistare un C di livello; è vero, non è ancora in forma smagliante. Ma il capitano azzurro gioca sempre, prende ottimi voti e porta a casa un mare (chiaro) di bonus per uno del suo ruolo. Un idolo del fantacalcio. Pjanic ha perso punti rispetto all’anno scorso: la sua nuova posizione da play lo penalizza, ma è comunque un top. Al contrario, può sfruttare una posizione un po’ più avanzata ed una leadership crescente Milinkovic-Savic: studia da Pogba, ci puntiamo tanto e può fare veramente molto bene. Delizioso il suo assist per Immobile a Verona. Chi non può mancare tra i giovani promettenti è Zielinski: soffrirà l’alternanza con Allan, però viene da un’annata eccezionale; non vale cifre stratosferiche, ma se non si alza troppo, prendetelo. Bonaventura è un giocatore eccezionale: oltre ad essere C e T, come tutti i nomi sopra, è anche W, risorsa pazzesca in mantra; l’unico aspetto negativo è che potrebbe essere in ballottaggio con Calhanoglu, ma Montella non ha mai negato un debole per Jack e difficilmente ci rinuncerà. Borja Valero invece è il nuovo cervello nerazzurro: non aspettatevi bonus a volontà, ma farà girare l’Inter assicurando ottime prestazioni. Qualcuno pensa sia bollito? E’ il giocatore ad aver percorso più km alla seconda giornata (12,493), alla faccia del vecchio. Il più provinciale tra questi nomi nobili è un pupillo, il Pata Castro. Gol in canna, qualità e quantità per salvare il Chievo: indispensabile per Maran. C’è chi gli ha fatto una statua, altri hanno giurato di riprenderlo davanti al dio del fantacalcio: peccato per qualche infortunio di troppo, perché Parolo è ormai un idolo dei fantallenatori. Indimenticabile il suo poker al Pescara. Baselli invece inizia sempre molto bene, ma non ha ancora fatto il salto di qualità per dimostrare definitivamente tutto il suo talento. Quest’anno giocherà un po’ più “bloccato”, ma qualche bonus può portarlo comunque. Chi è un po’ sottovalutato invece è Joao Mario: ha vissuto un primo anno di ambientamento, non giocherà proprio sempre, ma è l’unico vero trequartista a disposizione di Spalletti. Devastante il suo ingresso in campo contro Roma e Fiorentina. Non spendete troppo per Veretout: ottimo acquisto della Fiorentina, il giocatore c’è ed ha un bel tiro da fuori (già avevo battuto Handanovic alla prima e solo il palo gli ha negato il gol), ma Pioli gli darà istruzioni più che altro difensive. Bertolacci è un ritorno da nostalgici: può fare bene, ma difficilmente ripeterà l’ultima stagione di Genova. Pellegrini parte dietro, ma Di Francesco lo conosce perfettamente e tra le rotazioni della Roma minuti glieli concederà. Ottimo se giocate con le riconferme. Capitolo piccole: Taider è più in bilico degli scorsi anni, ma alla fine riesce sempre a trovare spazio; Kurtic lavora tanto per la squadra ed è premiato per questo, ma avrà qualche difficoltà nel ripetersi perché nel suo ruolo ora ci sono anche Ilicic ed Orsolini; Praet (spesso in ballottaggio con Linetty) e Ionita devono trovare minuti per esprimersi al meglio, ma può essere il loro anno. Un penny su Bessa: faro del Verona, ha giocato addirittura da falso nueve contro il Napoli. 8 gol in B, ma ciò che impressiona di lui è la leadership. Missiroli e Brozovic non sono più quelli che avete conosciuto in passato e mancano di continuità. Benassi è un rebus: può rinascere nel nuovo ruolo di esterno sinistro a Firenze o (ri)adattarsi da mediano davanti la difesa. Stessi ruoli per Rigoni al Genoa: prove di rinnovo ma pare che Juric lo abbia fatto fuori. Nelle due veronesi Garritano e Valoti devono scalare gerarchie, come altrove Rog, Balic e Verre. Bentancur è un grande talento, Allegri ha detto che sarà la rivelazione dell’anno: simile a Pjanic per caratteristiche, meno per minuti che giocherà. Per Schiattarella invece vale lo stesso discorso affrontato per Mora, la tentazione Grassi potrebbe rubargli il posto. Luis Alberto è una scommessa da ultimi slot ma può far meglio di come lo abbiamo conosciuto; si candida a vice Leiva con Di Gennaro. Mati Fernandez non rientra più nei piani viola, mentre per Sosa al Trabzonspor c’è tempo fino all’8 settembre. Memushaj arricchisce il centrocampo del Benevento, potrebbe soffiare il posto a Cataldi. Buchel può essere un titolare low cost a sorpresa, come Omeonga e Brlek al Genoa, tutti da scoprire. Barak è un talento purissimo che ha incantato Delneri, attenzione specialmente in ottica mercato di riparazione. Bastien aveva trovato spazio a fine campionato scorso, ora ha più concorrenza anche in panchina. Crociata è andato a Crotone per maturare, ma ha giocatori più pronti davanti; idem per Vitale alla Spal. Gustafson non è andato in prestito in B per volere di Mihajlovic; ha avuto qualche opportunità l’anno passato e sembra anche bravo, ma deve scalare gerarchie; come Hagi, figlio del fenomeno rumeno, giovane interessante con tanta concorrenza alla Fiorentina, e Gerson, arrivato tra la folla e finito ai margini. Melegoni talentuoso ma troppo giovane. Occhio a Cassata: tra Primavera Juve ed Ascoli ha dimostrato di essere uno dei giovani italiani più promettenti; parte dietro a Sassuolo, ma ha i colpi per emulare Pellegrini. Altro ‘97, altrettanto interessante per il futuro ma più pronto per il presente: Barella. Personalità, carisma e qualità impressionanti per uno della sua età. Prendetelo.

✅ LINEA DEI TREQUARTISTIFantasia al potere, sono i giocatori che possono farvi fare il salto di qualità.

W: ala (esterno offensivo, generalmente predilige il fondo e l’assist al compagno);

T: trequartista (rifinitore con doti offensive spiccate e difensive quasi nulle).

Westerni offensivi, generalmente prediligono il fondo e l’assist al compagno; recentemente, però, si sono distinti anche per essere discreti goleador. Un esempio su tutti? Salah, 15 gol in 31 presenze lo scorso anno. Questa è una categoria che offre un’infinità di soluzioni: infatti, dal punto di vista degli interpreti avete una vasta scelta di giocatori interessanti ed è più facile che azzecchiate una scommessa in termini qualità/prezzo in questo reparto piuttosto che in altri; inoltre, è un tipo di ruolo che non si adatta solo ad un modulo, ma vi consente di variare. Tuttavia, se volete sfruttare a pieno le potenzialità dei W, il consiglio è di indirizzarvi verso il 4-4-2 o il 4-2-3-1.

In descrizione vi abbiamo presentato Salah come W ideale. Chi può ripercorrerne le orme e godere allo stesso modo della cura Spalletti è Ivan Perisic: lo voleva fortemente il Manchester United, ma un rinnovo importante e le parole d’amore del suo nuovo allenatore potrebbero spingerlo a fare una stagione super: gol ed assist all’esordio, Juan Jesus traumatizzato contro la Roma. E’ il top assoluto del ruolo. Meno sicuri del posto ma decisamente allettanti sono i due nuovi mancini magici nel reparto offensivo juventino: Bernardeschi viene da 11 gol in viola, troverà il suo spazio e qualche bonus, ma per il momento è abbastanza chiuso e dunque non merita spese esagerate. Diverso il discorso per Douglas Costa, giocatore più pronto e con un palmarès internazionale già importante: è destinato a fare il titolare a scapito di Cuadrado (che comunque Allegri apprezza, tanto da essersi opposto alla sua cessione) ma spesso rifiaterà in ottica Champions, dove è indispensabile un giocatore con le sue caratteristiche. Fortissimo, ma lui stesso si è definito “il miglior amico degli attaccanti”: dunque aspettatevi molti assist e buoni voti, ma non valanghe di gol. Sappiamo che molti quest’anno lo hanno adocchiato seriamente, approviamo Felipe Anderson: potrà finalmente giocare vicino ad Immobile e, soprattutto, alla porta; puntateci, può consacrarsi. Dopo l’addio di Keita, solo lui e Nani rimangono ad accendere la luce in casa Lazio. Altro giocatore che come il senegalese non si è lasciato bene con Lotito è Candreva: Antonio è un po’ sottovalutato, l’anno scorso per molti è stato una delusione ma in realtà non è andato poi così male; certo, non abbiamo visto l’esterno da 10 gol a stagione, ma è stato comunque uno dei pochi a salvarsi in termini di bonus nel naufragio interista. Non chiedetegli di farvi vincere il fantacalcio, ma può far bene, specialmente in zona assist. Un altro che parzialmente deve ritrovarsi è Perotti, che alla fine della scorsa stagione aveva addirittura perso il posto. Sa di poter tornare il giocatore incredibile che si presentò a Roma un anno e mezzo fa. T oltre che W, rigorista (finora impeccabile) e Di Fra ci punta: può far bene, se riuscite conviene prenderlo con El Shaarawy, che in lista però è solo A. Ramirez è la nuova scommessa della Sampdoria: il sinistro è educatissimo e Giampaolo sa come far rendere i trequartisti; a Bologna aveva incantato, se mantiene testa e condizione fisica senza pause è un potenziale crack; anche lui T e W. Dopo un mercato complicato, Firenze ha bisogno di aggrapparsi ad un nuovo talento: Chiesa ha impressionato per le qualità tecniche abbinate ad un temperamento inusuale per uno del suo ruolo; trascinerà la Fiorentina nonostante la giovane età. In molte leghe si aspetta la fine del mercato per l’asta: qualcuno pensava di prendere Ciciretti e DiFrancesco investendo solo un credito? Già sarebbe stato difficile, dopo le prestazioni della prima giornata, scordatevelo. Questi due ragazzi hanno un talento incredibile, ma devono confermarsi in una categoria come la Serie A: la salvezza di Benevento e Bologna passa per i loro piedi. Dopo un periodo di adattamento, sembra essere tornato quello di Valencia Rodrigo De Paul: è la variabile impazzita nella fin troppo ordinata Udinese, può far meglio dello scorso anno. Da un 10 all’altro, a Firenze si è preso la responsabilità di questa maglia il nuovo arrivato Eysseric: personalità e qualità notevoli, si giocherà il posto con Saponara ma può anche fare l’esterno. Centuriòn è un ritorno al Genoa: è calcisticamente maturato, ma è una testa calda. Genio e sregolatezza, insomma, ma non aspettatevi un fenomeno a tutti gli effetti. Chi può diventarlo da quel che si dice è il “Dybala turco”: Cengiz Under è forse il giovane più interessante dell’intera Serie A. Under di nome e di fatto (è un ’97), ma tutti gli addetti ai lavori ne parlano come di un talento purissimo; rischia di giocare poco, ma è una scommessa da tentare se siete coperti. Un altro giovane interessantissimo è Berenguer: a Pamplona el pollito ha impressionato per le qualità fisiche e tecniche, ma soprattutto per la propensione al sacrificio con cui è finito a fare anche il terzino. Mihajlovic apprezza questo tipo di giocatori, ma lo impiegherà presumibilmente da ala sinistra; con l’arrivo di Niang rischia di giocare meno, senza dimenticare Boyè, che però non è W. Un altro ragazzo che dà tutto per la maglia è D’Alessandro, in cerca di spazio e rilancio a Benevento. Con l’ascesa di Di Francesco, a Bologna sembra aver perso il posto Krejci; a pochi crediti, però, è una cartuccia che potete provare a sparare. Gil Dias ha il compito di non far rimpiangere Bernardeschi: è una scommessa alla Corvino, anche lui molto acerbo. Deve crescere, il sinistro però è notevole; non a caso la Fiorentina su di lui ha un diritto di riscatto molto alto: 20 milioni di euro. Altro mancino eccezionale è Orsolini, che ha disputato una stagione straordinaria: ha incantato ad Ascoli, lo ha preso la Juve ed è stato addirittura capocannoniere al Mondiale under 20, da esterno; parte dietro al Papu, Ilicic e Kurtic, il rischio è che possa trovare più spazio in Europa che in Italia. A Crotone si giocano il posto sugli esterni Stoian, fortunatamente guarito dopo il malore dello scorso maggio, Tonev e Nalini. E’ rimasto a Napoli Giaccherini, uomo-spogliatoio con pochissimo spazio in campo. Da evitare.

T: centrocampisti marcatamente offensivi, con pochi o nulli compiti difensivi; fantasia allo stato puro, i classici rifinitori in grado di fare la differenza e saltare l’uomo, centralmente o in posizione defilata. Non sono tantissimi, perché molti già li abbiamo analizzati nelle categorie C e W; quindi sfruttabili in più ruoli, caratteristica fondamentale in mantra.

T – Un piede a tratti magico: Calhanoglu a Leverkusen ha abituato tutti a mettere la palla dove voleva. Si contenderà lo scettro di miglior tiratore da fermo con Pjanic ed il ruolo da titolare con Bonaventura, probabilmente. Lui uno scettro ed una corona ancora non ce l’ha, ma il re delle provinciali a tutti gli effetti è Valter Birsa: nelle ultime due stagioni 35 presenze (ognuna) condite con 6 e 7 gol, svariati assist e bei voti. Gol capolavoro all’esordio, usato sicuro che difficilmente delude. Ed è rigorista se non gioca Pellissier. Altro rigorista è Joao Pedro a Cagliari, molto meglio al Sant’Elia che in trasferta l’anno scorso. I tempi sono cambiati: titolare e gol a San Siro alla seconda; è un giocatore molto sottovalutato, se lo lasciano andare a poco diventa un affare. Per Saponara abbiamo un debole, è uno di quelli che deve essere mentalmente a posto e nel contesto giusto per poter rendere al massimo: a Empoli sgusciava tra le difese come e quando voleva, a Firenze sta trovando più difficoltà per problemi fisici; senza contare che la trequarti viola ora è stracolma. L’impressione, però, è che se sta bene gioca, anche se Eysseric è un brutto concorrente (non è comunque escluso possano giocare insieme, anzi). Alvarez è un giocatore veramente troppo discontinuo: dà sempre l’idea di poter essere pericoloso, poi fioccano i 5; è comunque il vice Ramirez, parola di Giampaolo che lo ha definito un giocatore “affidabile”; Djuricic quindi è una terza scelta, sia sulla trequarti che da mezzala. Falletti ha fatto molto bene a Terni, ma si è subito infortunato (out due mesi) e dovrà faticare per trovare spazio dietro Destro. Cossu è tornato a Cagliari a 37 anni, dopo aver riportato l’Olbia dalla D alla Lega Pro: da album dei ricordi.

T + A – Giocatori utilizzabili in più moduli rispetto ai semplici T e sulla carta più offensivi; Iago Falquè a Torino è rinato: 12 gol nella scorsa stagione. Continuo a livello di voti, probabilmente perderà qualcosa in bonus lasciando i rigori a Belotti, ma è sempre un’ottima scelta. Altro spagnolo, altro mancino: anche Suso è uno che difficilmente stecca la prestazione, può e deve però fare meglio dei 7 gol dello scorso anno. In un Milan rivoluzionato, è comunque il giocatore di maggior talento. Da prendere. Verdi, nonostante l’infortunio che ne ha rallentato la consacrazione, all’ultima asta è stato uno dei migliori colpi a livello qualità/prezzo. E’ un ragazzo interessante che finalmente sembra aver trovato la sua dimensione, sempre titolare per Donadoni. Per gli amanti delle scommesse: volete tentare il colpaccio con il rischio di trovarvi in rosa un giocatore che potreste odiare? Genio e sregolatezza allo stato puro. Ilicic ha scelto la via di Bergamo per ritrovarsi: due anni fa probabilmente vi ha fatto vincere il fantacalcio; l’anno scorso dentro il Franchi si aggirava un fantasma. Il talento è cristallino, ma non spendeteci un patrimonio: potrebbe essere l’affare del secolo o uno slot da riempire a febbraio. Ancora gode chi aveva puntato su Taarabt nella sua parentesi milanista, un po’ meno chi è caduto nella trappola nella scorsa asta di riparazione. Anche il marocchino ha mezzi non indifferenti, ma deve trovare un equilibrio psico-fisico. Non è partito male, anzi; addirittura con la Juve ha fatto una gara di sacrificio che non è nelle sue corde e Juric ne parla come di un altro giocatore; ma, come lo sloveno, non vale spese esagerate. Prendibile, ma con prudenza. Per Kotnik solo 29 minuti in due presenze col Crotone: Nicola non punta su di lui, girate altrove. Valencia è un ’98 del Bologna che ancora non ha esordito: troppo acerbo.

✅ LINEA D’ATTACCOEsterni offensivi, seconde punte e bomber di razza: dove vincere il fantacalcio.

A: attaccante di raccordo (ala totalmente dedicata alla fase offensiva o classico numero 10 a ridosso del centravanti);

Pc: punta centrale (prima punta, sia di stazza che di movimento).

ALa differenza con T e W sta nell’ancor minore dedizione alla fase difensiva di questa categoria; classici giocatori a cui è richiesto poco lavoro in fase di ripiegamento per poter essere lucidi ed incidere negli ultimi 20 metri.

Gol all’esordio e tripletta a Genova, ma soprattutto tante tante tante giocate: Paulo Dybala sembra non accusare la responsabilità della nuova maglia numero 10 e sta convincendo anche i più scettici dopo i problemi dello scorso anno. E’ la luce della Juve, dovrà esserlo anche delle vostre fantasquadre: se riuscite ad affiancargli un W/T di livello ed un Pc importante, avrete un reparto offensivo da urlo. L’unica attenzione è riguardo il prezzo all’asta: rischiate di pagarlo quanto i bomber, ma sulla carta vi assicura meno gol. Per il resto, Paulo è sempre approvato. Restando in tema lotta scudetto, poco sotto all’eletto di Laguna Larga troviamo i due esterni napoletani: anche Insigne potrebbe presto mettere la storica 10 di Maradona, la condizione per indossarla la detta proprio el pibe de oro: segnare più gol di lui; gli stimoli non mancano, i fantallenatori sono avvertiti. Callejon è un giocatore unico del suo genere, forse il migliore del mondo ad attaccare lo spazio senza palla. Ha fatto una grande annata ed i presupposti per ripetersi ci sono tutti; se riesce anche ad eliminare le pause da bonus, prendendolo rischiate di fare un colpaccio. Per entrambi quest’anno gli impegni ed il turnover saranno maggiori, considerando la Champions e l’arrivo di un giovane interessantissimo, Ounas, che nel precampionato ha stupito; eppure sappiamo quanto Sarri ami i suoi “titolarissimi”, senza dimenticare che il Napoli è stato il miglior attacco del campionato (94 gol). Perciò cercate di portarli a casa, se con un Pc top avete svoltato. Altro argentino, stessa maglia: il giocatore più amato dai fantallenatori probabilmente, il Papu Gomez. A Bergamo ormai è una divinità, tutte le azioni offensive dell’Atalanta passano da lui; incognita Europa League, visto e considerato anche il girone parecchio impegnativo (Lione, Everton ed Apollon Limassol), ma Gasperini ha fatto capire di voler dare priorità al campionato. E difficilmente potrà fare a meno del Papu. Dal più apprezzato ad uno che dovrà farsi perdonare al fantacalcio dopo il paradossale infortunio dello scorso anno: Berardi, nonostante le tante voci di mercato, è rimasto a Sassuolo, di cui sarà il leader tecnico; troppo importante il suo mancino nell’economia del gioco di Bucchi, che punta a farlo rinascere dopo un’annata disastrosa. Mettete in preventivo qualche malus di troppo, ma non abbattetevi e date fiducia a Mimmo. Il talento c’è, vi farà innamorare ancora. Troverà spazio Nani: il portoghese si presenta da solo, è un giocatore internazionale; sarà libero di svariare sul fronte offensivo, duettare con Anderson e creare spazi per gli inserimenti di Milinkovic e Parolo. Uno dei talenti più cristallini del nostro campionato è Ljajic: all’ultima asta molti lo avevano preso a prezzo di saldo sfruttando l’infortunio, quest’anno lo pagherete di più ma ne vale la pena; Mihajlovic sembra aver placato la sua sregolatezza e gli ha consegnato una posizione centrale più adatta ad inventare: tutti i palloni del Toro passano per i suoi piedi ed ha segnato 2 gol in 2 partite. Non aspettatevi un giocatore continuo come Iago, ma potenzialmente Adem è anche più forte dello spagnolo. Pensavate che Douglas Costa e Bernardeschi sarebbero arrivati alla Juve e si sarebbero presi subito il posto? Provate a dirlo a Mandzukic: l’esterno, ormai questo è il suo ruolo, bianconero ha fatto capire subito di essere il padrone della fascia sinistra; se continuerà ad incidere sia in fase offensiva (gol all’esordio) che difensiva (ripiegamenti difensivi costanti), sarà difficile per Allegri toglierlo dal campo. Averlo come A è una risorsa in più al mantra. Un altro esterno fisico è Thereau: ogni anno molti non ci puntano convinti sia troppo vecchio (34enne), ogni anno Cyril continua a segnare a raffica. Non chiedetegli 38 partite, ma è uno che i suoi gol li porta sempre, da A è quasi un sacrilegio non prenderlo; alla Fiorentina non sarà più il giocatore chiave come a Udine e può giocare meno, ma i voti possono essere migliori. A Roma El Shaarawy parte dietro a Perotti, tra i migliori contro l’Inter, ma avrà il suo spazio sfruttando la Champions; il titolare a destra per il momento è Defrel, che si sta sacrificando tanto ma anche facendo fatica in zona bonus. Rischia di ridurre il minutaggio, però, con l’arrivo di Schick: entrambi possono giocare sia da esterno destro che da vice Dzeko, il talento ceco ha qualche speranza in più per la sua imprevedibilità. Una scommessa ed una speranza di esplosione a Verona: Cerci per poter rinascere, Verde sull’altra corsia per consacrarsi. Cercheranno di servire tanti assist a Pazzini per salvare l’Hellas; Fares è una riserva, Lee la scommessa dalla cantera del Barcellona. Dopo i tira e molla con la Fiorentina, Politano ha rinnovato e dovrà confermarsi sui livelli dello scorso anno; come Caprari, che però ha cambiato maglia e dovrà imporsi in blucerchiato, dove ha svolto una buona preparazione estiva. Con l’arrivo di Zapata però rischia di essere scavalcato. Eder piace tanto a Spalletti, che non lo ha fatto partire: sarà impiegato da vice Icardi ed anche da esterno a partita in corso. Sau e Farias si giocano il posto, almeno in trasferta; a Cagliari potrebbero anche convivere in partite sulla carta favorevoli, ma Rastelli ha più volte sottolineato l’importanza dell’equilibrio tattico. Caicedo è il nuovo vice Immobile, da prendere solo in leghe molto numerose, perché Ciro difficilmente lascerà il campo. Palacio va ad arricchire d’esperienza l’attacco del Bologna, può essere una scommessa da ultimi slot. Dopo una retrocessione ed una stagione tutt’altro che esaltante, Pucciarelli sembra il partner perfetto per Inglese nell’attacco del Chievo. Può finalmente trovare la sua dimensione, anche perché servirà tempo prima che Meggiorini recuperi dall’infortunio al ginocchio. Niang è stato un’esplicita richiesta di Mihajlovic, che lo ritrova dopo l’esperienza al Milan: sembra sempre sul punto di esplodere, speriamo che a Torino, dove va a fare il titolare, ci riesca. Boyè ha tanto talento, dovrà sudarsi il posto ma può essere un fattore anche subentrando. Borini è un esterno che si sacrifica tanto ed ha giocato le prime due, ma non è sicuro del posto, anzi. Pjaca è un grande prospetto, ma l’infortunio è serio e davanti ha una concorrenza mostruosa: meglio aspettarlo per il futuro. Tutti gli anni comincia bene Pandev, che ha giocato titolare le prime due da ala destra nel Genoa a scapito di Palladino e Centurion; non convince però, anche perché nel Genoa ruotano molto spesso gli attaccanti. Senza dimenticare l’acquisto di Ricci, che ritrova Juric con cui aveva conquistato la promozione in A a Crotone. Nelle gerarchie sono indietro Ragusa a Sassuolo, Matos, Ewandro e Malle a Udine. Brignola ed Okwonkwo sono semplici riserve. Per Lombardi vale lo stesso discorso di D’Alessandro, con cui probabilmente si giocherà il posto. Sempre a Benevento Parigini, appena arrivato, rischia di trovare poco spazio. Karamoh è solo un ’98, ma ha già incantato in Francia: l’Inter con lui punta sul futuro, ma per il momento parte dietro a Candreva. Di Lo Faso a Palermo si è sempre parlato come il talento più splendente delle giovanili, a Firenze ha tante ali più pronte davanti ma ha mezzi importanti. Edera è un giovane giocatore offensivo a disposizione di Mihajlovic, ovviamente rappresenta solo un’opzione dalla panchina: ha impensierito il Sassuolo appena entrato in campo, ma la concorrenza e le poche presenze in Serie A (3) sconsigliano di puntarci. Talento interessantissimo Zekhnini, più per il futuro che per il presente.

PcL’unico criterio per essere inclusi in questa categoria è la posizione in campo: centralmente e nei pressi dell’area di rigore. Non contano invece le caratteristiche fisiche, è dunque indifferente che ci si trovi di fronte al tradizionale centravanti boa o al moderno falso nueve: sono tutti Pc.

Prendere un top in questa categoria non è una possibilità, ma un dovere, specialmente al mantra. Ribadiamo il concetto: in questa modalità, avendo squadre più equilibrate è fondamentale avere un 11 titolare che faccia la differenza, con giocatori importanti in ruoli nevralgici; inoltre l’anno scorso ben 6 giocatori sono andati oltre i 20 gol, dunque all’asta c’è l’imbarazzo della scelta ed è più semplice affidarsi ad un bomber. Non è facile dire oggi chi sarà il capocannoniere o chi farà meglio di un altro; proviamo ad analizzare però giocatore per giocare, trovando pro e contro per ognuno. L’uomo che ispira di più è Icardi: doppietta al debutto contro la Fiorentina, doppietta all’Olimpico contro la Roma. Capocannoniere a pari merito con Dybala dopo aver affrontato squadre forti; senza dimenticare che ha avuto problemi fisici praticamente per tutto il precampionato ed è stato in dubbio anche per la prima giornata, quindi la condizione non è ancora eccezionale. Turnover praticamente inesistente, non ha le coppe, rigorista, capitano, una squadra praticamente al proprio servizio: tutti indizi che spingono a puntare su Maurito; che, per il momento, ha anche soffiato il posto nella Selecciòn argentina ad Higuain: difficile ripetere il record di 36 gol, ma vuole segnare più dell’anno scorso  e tornare il re dei bomber. Un fattore da non sottovalutare è la costruzione della nuova Juve, la più offensiva degli ultimi anni; inoltre, Dybala, Douglas Costa e compagnia sono più propensi agli assist e Gonzalo rimane l’unico vero bomber nella rosa di Allegri, per cui difficilmente riposerà. Chi lo ha preso lo scorso settembre ha fatto jackpot e probabilmente è campione d’Italia in carica: Mertens è la punta di diamante dell’ingranaggio perfetto costruito da Sarri. Il Napoli ha avuto il miglior attacco della Serie A, gioca bene, diverte e si diverte. E gran parte del merito va a quest’uomo qui, che ha rivoluzionato un ruolo tradizionalmente statico con un dinamismo eccezionale e vede la porta come pochi: già ad Eindhoven aveva segnato tanto, ma nessuno si aspettava potesse avere un tale rendimento in termini di gol anche in Italia; Dries non ha ancora digerito di aver perso il titolo di capocannoniere con Dzeko ed ha dichiarato di voler migliorarsi ancora, quest’anno però sarà più dura: il Napoli fa sul serio anche in Champions e sicuramente ci saranno delle rotazioni, per cui non le giocherà tutte. A Verona infatti, tra i due preliminari di Champions, è partito dalla panchina. A prendere il suo posto sarà Milik, non tra i top per ovvie questioni di titolarità, ma sottovalutato in molte leghe; aveva iniziato la sua vita calcistica sotto al Vesuvio da titolare e giocando alla grande. Poi il suo grave infortunio ha permesso l’ascesa di Mertens, ma Arkadiusz resta un giocatore importante e con caratteristiche uniche nella rosa di Sarri: se all’asta non va via a cifre folli, il consiglio è di prenderlo come jolly anche senza Mertens. Dzeko è il capocannoniere uscente, 29 gol per lui lo scorso anno, e per questo dovrebbe essere il primo nome della lista. Ma una Roma rivoluzionata, la Champions e la partenza di Salah, fondamentale nell’economia di gioco giallorossa, porta a posizionarlo un gradino sotto ai tre top già analizzati; questo non vuol dire che sia sbagliato prenderlo, anzi, perché Edin segnerà ancora tanti gol importanti. Sempre a Roma, ha dimostrato di essere imprescindibile Immobile: Ciro sa fare gol in tutti i modi, la Lazio l’ha pagato 9 milioni un anno fa, oggi vale almeno il quadruplo; Inzaghi non ha un rosa lunghissima, ma nonostante l’impegno europeo non potrà fare a meno del proprio bomber ed al fantacalcio è assolutamente consigliato. Anzi, essendo meno quotato dei nomi precedenti, se siete bravi potete provare a prenderlo anche con un A/W top e formare un super attacco. Concludiamo la categoria dei top per quanto riguarda i Pc con l’idolo di migliaia di fantallenatori: Andrea Belotti. Qualcuno ne dubitava dopo le voci di mercato e la prima giornata a secco; il Gallo ha risposto con una rovesciata contro il Sassuolo che rimarrà negli annali. 26 gol nel 2016/17, il Torino è una squadra prettamente offensiva totalmente dedicata al suo bomber e capitano, tanto che Iago gli ha lasciato anche il ruolo di rigorista; come se non bastasse, ha una fame pazzesca, è l’umiltà che rende unico questo ragazzo, che per questo motivo prendere sempre ottimi voti e può ancora lottare con i grandi nomi delle big. Per l’oroscopo cinese è anche l’anno del Gallo. Serve aggiungere altro? Individuare oggi un Pc titolare del Milan è quasi un’impresa: lottano in tre per una maglia. E’ vero, gli impegni saranno tanti e presto si potrebbe passare al 3-5-2; ma anche prendendone due si rischia di rimanere scoperti, quindi il consiglio è di puntare su uno dei 3 come jolly. Cutrone è l’uomo copertina dell’agosto milanista: è un ragazzo del 1998 che ha la fama di essere il bomber più prolifico della storia delle giovanili rossonere, ora si sta prendendo addirittura la prima squadra a suon di gol e buone prestazioni; Montella non ha lasciato che andasse in prestito a Crotone: è un segnale che fa capire la fiducia che ripone in questo giovane bomber e finché durerà il magic moment, giocherà. Alla prima difficoltà, la sensazione è che il posto possa prenderselo l’usato sicuro, quel Nikola Kalinic che proprio l’ex aeroplanino ha tanto voluto a Milanello: centravanti intelligente, sa muoversi in funzione della squadra ed esaltare i compagni. Non è uno da 20 gol, ma può prendere buoni voti anche in caso di risultati negativi; Aubameyang, Belotti, Morata: non è arrivato nessuno di questi, il grande nome dell’attacco rossonero è stato un profilo diverso, Andrè Silva. Ragazzo di prospettiva ma già affermato, in Portogallo ha segnato tanto (16 gol in 32 partite l’anno scorso) e se ne parla come di un crack: Cristiano Ronaldo in persona si è scomodato a definirlo il suo erede, non proprio uno qualsiasi. I colpi li ha, ma ci vorrà pazienza; potrebbe servire un periodo di adattamento, per cui non spendete cifre fuori mercato per prenderlo. Un altro giovane interessante è Simeone: 12 gol nel suo primo anno di A, qualcuno avrà ancora negli occhi la doppietta alla Juve. La Fiorentina è un cantiere aperto, ma ha puntato fortemente su di lui, che vuole ripagare la fiducia; digiuno da gol un po’ troppo lungo nella seconda parte della scorsa stagione, ma il Cholito ha voglia di spaccare il mondo: un attaccante talentuoso con la tipica garra argentina. Premiatelo. Italiani, prolifici e provinciali: al di sotto delle big, la Serie è piena zeppa di bomber nati e cresciuti qui che lottano per obiettivi diversi. Il primo della lista è Falcinelli, artefice dell’inaspettata salvezza del Crotone con 13 gol; tante squadre hanno provato a prenderlo e sembrava dovesse andar via, invece Bucchi lo ha convinto a restare ed è un buon profilo su cui puntare. E’ vero, il Sassuolo nella casella gol fatti recita ancora 0, ma Dieghito ha spiegato come gli si chieda un lavoro diverso rispetto al passato e ci vorrà qualche tempo per assimilare i nuovi concetti di gioco; tuttavia, è uno che ha sempre voglia di migliorarsi e i gol arriveranno: può essere un buon terminale offensivo, specialmente se deciderete di prendere un top più dietro o un secondo PC del suo livello per un attacco a due. Come Borriello, subito in gol alla prima a Ferrara; probabile che non ripeta i 16 gol di Cagliari, ma la Spal ha dimostrato di avere un’identità già precisa e lui può andare tranquillamente in doppia cifra. Inoltre ha il posto assicurato, mentre dovranno combattere per affiancarlo Floccari (favorito per caratteristiche tecniche), Antenucci, Paloschi, che a questo punto rischia di ripetere l’incubo dello scorso anno, e Bonazzoli. A Genova è partito alla grande, come tutti gli anni, Quagliarella, che vuole tenersi il posto nonostante l’età che avanza; è una prima punta di movimento e con mezzi tecnici eccezionali, nei movimenti lungo-corto si completa perfettamente con Caprari: i 6 punti su 6 ed un’intesa già collaudata sembrano confermarlo. Attenzione adesso anche a Zapata: probabile che ci sia un periodo di adattamento tattico ed un inserimento graduale negli schemi doriani, ma alla lunga dovrebbe giocare il colombiano.

Più indietro Kownacki, che molti pensavano potesse prendere l’eredità di Schick: in realtà Giampaolo l’ha descritto come un giocatore con caratteristiche diverse, più bomber e più simile a Quagliarella rispetto al neoacquisto della Roma, che si muove più da seconda punta; ma ha anche aggiunto che è molto giovane. Forse troppo per puntarci, quindi è una scommessa che potete permettervi solo con una rosa completa. Sull’altra sponda della città è finalmente arrivato Lapadula: Preziosi voleva prenderlo durante la scorsa estate, è arrivato con un anno di ritardo ma più carico che mai. Juric l’ha definito “un giocatore forte” ed ha assicurato che giocherà: gli sono bastati 15 minuti con la Juventus per creare più occasioni di Galabinov, che ha disputato comunque un’ottima partita ed è il suo vice. Chi al Grifone ha lasciato un ricordo indelebile è Pavoletti, accasatosi con un’altra rossoblu, il Cagliari: molti lo amano, Leonardo si caricherà sulle spalle l’attacco per condurre i suoi verso una salvezza tranquilla, sperando di prendere il treno per Russia 2018 e tornare Pavoloso. Inglese è rimasto al Chievo, di cui ormai è il centravanti titolare, ma è un nuovo giocatore del Napoli, che ci punta per il futuro; l’obiettivo è la doppia cifra: può giocare in coppia con Pucciarelli, con cui già si trova a meraviglia; o poco più indietro, alle spalle di Pellissier, che sarà perlopiù un jolly a partita in corso ed è anche rigorista quando in campo. Destro, dopo qualche stagione deludente, è atteso all’anno della rinascita. Prende troppi voti negativi, non fatene il vostro Pc titolare per 38 partite ma cercate di alternarlo con un altro di medio livello. Tipo Petagna, che ne è quasi l’opposto: buoni voti ma pochi gol. A Gasp piacciono i suoi movimenti, funzionali alla squadra, ma se dovesse a continuare a fare male in termini realizzativi, è pronto Cornelius. Il gigante danese dovrà adattarsi al calcio italiano, ma ha fatto un precampionato mostruoso ed ha esperienza internazionale: 7 gol nelle coppe europee col Copenaghen lo scorso anno. Lasagna per il momento ha la fiducia di Delneri ed ha giocato le prime due da titolare; ma visti i risultati, non è escluso che l’Udinese presto cambi. Andato via Thereau, il nuovo acquisto è Maxi Lopez: bomber vero, ma tra qualche chilo di troppo e problemi fisici non è mai un’idea saggia. Azzardo. Potrebbe essere l’anno di Perica, attaccante fisico ed al contempo mobile che migliora mese dopo mese; oggetto misterioso, invece, Bajic: ancora 0 minuti per lui. Eppure, nell’ultima stagione al Konyaspor ha segnato 17 reti in 32 presenze, quindi potrebbe essere presto utilizzato. Per Babacar una vita in panchina: quando gioca solitamente fa bene, e segna, ma rischia un altro anno da spettatore, stavolta del Cholito. Pazzini è il capitano dell’Hellas, ma la situazione è pericolosa: i rapporti con Pecchia sono ai minimi storici e il ragazzo è scontento. Occhio. Potrebbe quindi avere spazio Kean, il primo giocatore del terzo millennio a segnare in Serie A; nelle giovanili ha fatto grandi cose e lo voleva in prestito mezza europa. Quello di Budimir a Crotone è un ritorno: aveva portato a suon di gol i calabresi in Serie A, ora deve farceli restare. Ante conosce già l’ambiente, ma sarà dura; è probabile che il suo compagno di reparto sia Trotta, non uno da tante reti ma funzionale al lavoro degli esterni. Può insidiarlo Tumminello, giovane scommessa della Roma che in Primavera ha vinto e convinto tanto. Più indietro Simy: bomber nella serie b portoghese, flop in Italia. Coda dovrà lottare contro i nuovi arrivati per mantenere il posto da titolare a Benevento: Iemmello vuole replicare la stagione crotonese di Falcinelli e tornare a Sassuolo da protagonista; Armenteros è discontinuo, ma ha qualche colpo interessante e viene da 19 gol con l’Heracles Almelo;  Puscas pronto a subentrare. Petkovic è la riserva di Destro, ma lotterà per questo ruolo con l’incognita Avenatti, il cui tesseramento definitivo è subordinato ad ulteriori accertamenti medici. Sempre dalla Ternana arriva (o meglio, torna) alla Lazio Palombi, che ha davanti Immobile e Caicedo. Come lui, Vido è la terza scelta per l’attacco dell’Atalanta: ha fatto bene in preseason, difficile che trovi tanto spazio, ma anche Petagna lo scorso anno era il terzo per gerarchie. Rodriguez e Stepinski hanno tanti giocatori davanti al Chievo: il secondo è un investimento sul futuro, potremmo sentirne parlare nei prossimi anni. Djordjevic aspetta chiamate dall’estero, dove il mercato è ancora aperto; Sadiq sarà il vice di Belotti, Matri di Falcinelli e valuta offerte per gennaio. Pinamonti ha grande talento, ma a meno di sorprese troverà spazio solo per gli ultimi minuti in gare già chiuse. Chiudiamo con due ragazzi del Genoa tanto giovani (2001) quanto interessanti: Salcedo ha esordito alla prima e Juric lo prende in considerazione; Pellegri è il più giovane esordiente della storia della Serie A, ha segnato un gran gol contro la Roma all’ultima giornata della scorsa stagione. Inter e Juve li avevano quasi presi e poi mollati, ora ci pensa il Milan. Ovviamente partono dietro, sono scommesse molto azzardate vista la giovane età. Se però nella vostra lega usate riconferme a lunga scadenza ed avete una rosa che vi permette di rischiare, puntateci: il futuro è loro.

Se il fantacalcio è una droga, il mantra è una dipendenza. Aprite i portafogli e tirate fuori i crediti, arriva il giorno più bello dell’anno: quello dell’asta. Buon fantacalcio a tutti,

Matteo Mannino

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