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De Zerbi: “Guardate Locatelli con Wijnaldum, Boga è dopo Messi! E occhio a questi due talenti”

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Roberto De Zerbi si racconta, spiega il suo calcio e parla di alcuni singoli in una lunga e bella intervista di Paolo Condò su Repubblica. Questi sono alcuni stralci, da Boga a Locatelli: entriamo nel mondo Sassuolo. [adv] Il Sassuolo è secondo...
Alessandro Cosattini

RobertoDe Zerbi si racconta, spiega il suo calcio e parla di alcuni singoli in una lunga e bella intervista di Paolo Condò su Repubblica. Questi sono alcuni stralci, da Boga a Locatelli: entriamo nel mondo Sassuolo.

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Il Sassuolo è secondo e in fondo nessuno lo sta trovando strano.

«Non ho problemi a dichiarare le mie ambizioni. Se il campionato scorso siamo arrivati ottavi, quest’anno vogliamo conquistare un posto in Europa. Il Sassuolo sta migliorando ancora, ma ha bisogno che almeno una delle prime sette buchi la stagione, perché sono più forti».


Non sono d’accordo. Non tutte.

«In realtà la penso anch’io così. I nostri giocatori sono stati scelti uno per uno, nessuno è qui per caso. Boga è arrivato che non sapeva relazionarsi né con i compagni né con la porta, ma quanto a capacità di saltare l’uomo io gli metto davanti Messi e poi... dovrei pensarci. Ora gioca con la squadra, e se ne sono accorti tutti. Locatelli è il miglior centrocampista italiano e non solo: con la Nazionale in Olanda aveva davanti Wijnaldum, una colonna del Liverpool, eppure l’ha sovrastato».

Boga e Locatelli venivano da Chelsea e Milan. Bravi voi o scarsi loro?

«La logica del grande club è differente, devi dare tutto e subito. Al Sassuolo è più facile concedere del tempo. Per me Raspadori se continua così diventerà il centravanti della Nazionale; se Traoré riuscirà a mettere ordine e concretezza nelle sue intuizioni avremo un gran giocatore. Se mostrano qualità e voglia di lavorare, qui li si aspetta».

Ci spiega la traiettoria interrotta di Berardi? Ha 26 anni, è chiaramente un giocatore superiore, eppure ha sempre rifiutato il grande club.

«Il suo caso è comprensibile soltanto conoscendo bene la persona: è un ragazzo genuino, consapevole della sua forza ma anche del fatto che è il suo ambiente a conferirgliela. I suoi amici, i suoi affetti. Domenico è spiazzante, perché siamo abituati a un mondo in cui tutti vogliono salire di più, brillare di più, guadagnare di più. La sua permanenza felice al Sassuolo va contro le regole».

La sensazione è che il traguardo di questa stagione disegnerà il futuro del Sassuolo.

«Sensazione corretta. Senza l’Europa, il ciclo di questo gruppo sarebbe concluso e l’anno prossimo si dovrebbe ripartire su basi nuove».

Sempre parlando di sensazioni, lei salterà la squadra intermedia per andare direttamente a una grande.

«Guardi che non è assolutamente detto che me ne vada, anzi. Potrei trovare molto stimolante giocare in Europa col Sassuolo, o magari impostare il nuovo ciclo».

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