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Conte: “Misure restrittive fino al 31 luglio? Falso, speriamo di allentarle molto prima”

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Nuovo intervento da parte del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in merito all’emergenza Coronavirus. Queste le sue dichiarazioni per puntualizzare la situazione in vista dei prossimi giorni. 31 LUGLIO – “Le restrizioni...
Fabrizio Romano

Nuovo intervento da parte del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in merito all'emergenza Coronavirus. Queste le sue dichiarazioni per puntualizzare la situazione in vista dei prossimi giorni.

31 LUGLIO - "Le restrizioni fino al 31 luglio? Non è assolutamente vera, è una bozza vecchia. Si è creato un po' di dibattito sul fatto che l'emergenza sarebbe stata prorogata fino al 31 luglio. Non c'è niente di vero, assolutamente no. Quello è lo spazio dell'emergenza; noi siamo pronti in qualsiasi momento, ci auguriamo prestissimo, ad allentare la morsa delle misure. Siamo fiduciosi di tornare alle abitudini migliori prima del 31 luglio, anche molto prima".


NUOVE MULTE - "Abbiamo introdotto una multa che va da 400 a 3mila euro per la sanzione legata alla inadempienza dei regolamenti sugli spostamenti degli italiani".

VERIFICHE - "Le forze dell'ordine stanno verificando tutto, c'è un attento monitoraggio per il rispetto delle prescrizioni. La stragrande maggioranza dei cittadini si sta abituando a queste nuove regole, ci deve rendere orgogliosi".

TAMPONI -"I tamponi? Sono delle riflessioni fatte dalla Comunità Scientifica. È difficile avere il numero esatto dei contagiati, è questo il ragionamento che ha fatto Borrelli. Il dibattito nella Comunità Scientifica è aperto, il Primo Ministro non è un virologo o un medico. Noi abbiamo sposato le loro indicazioni. Non cambieremo le modalità di tracciare i contagiati, abbiamo una linea di rigore e di competenza".

SCIOPERI - "I sindacati sanno che la porta di Chigi e dei Ministeri sono sempre aperte. Io lavoro spesso con loro, ci siamo incontrati spesso e continueremo ad incontrarci. Il confronto è la modalità migliore per decidere. Anche se poi la decisione spetta al Governo, non possiamo introdurre modalità di decisione collettiva. Questo è il periodo del confronto che in questo momento è anche più serrato. Quando abbiamo deciso le restrizioni di attività produttive, abbiamo ritenuto necessario il confronto con i sindacati. Decide cosa sia essenziale o cosa no è estremamente complicato. Stiamo facendo aggiustamenti, ma non è facile fare scelte che possano andar bene per tutti. Mi auguro che però non ci siano scioperi, non ci possiamo permettere scioperi, vale anche per i fornitori di carburante. Dobbiamo garantire i rifornimenti alla popolazione, di tutti i beni primari, incluso il carburante".