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CONSIGLI – “Lo metto o no?”. Dubbi risolti, dieci scelte delicate per questa giornata

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Quando i dubbi vi assalgono per la formazione del fantacalcio, la soluzione si fa atroce. Difficile, complessa, un aiuto può essere determinante. “Lo metto o no?“, la classica domanda a se stessi. In vista della 36ma giornata in arrivo,...
Fabrizio Romano

Quando i dubbi vi assalgono per la formazione del fantacalcio, la soluzione si fa atroce. Difficile, complessa, un aiuto può essere determinante. “Lo metto o no?“, la classica domanda a se stessi. In vista della 36ma giornata in arrivo, abbiamo analizzato dieci scelte delicate da fare per la formazione da schierare.

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Federico Bernardeschi: da mettere, perché Sousa stavolta non può fare scherzi. E a Sassuolo ha dimostrato una buona condizione. Ci può stare.


Carlos Bacca: è molto arrabbiato, pare. E l'indicazione è positiva. Ma in questi casi il bivio è tra 5 e 10 (gol incluso, ovviamente). Che fare? Metterlo solo se le alternative non sono di lusso, altrimenti lasciatelo fuori.

Ivan Perisic: la sua condizione fisica è accettabile, con i cambi in panchina improvvisamente svolta. Risultato: mettetelo contro il Sassuolo.

Duvan Zapata: si può mettere, senza aspettarsi una partita con tre gol da parte sua. Farà il suo, può trovare la porta, promosso.

Iago Falqué: non è la sua giornata ideale. Fisicamente fa fatica da qualche giornata, sarà come sempre generoso. Ma in fase offensiva, poco incisivo.

Joao Pedro: è in ballottaggio secondo tutti i giornali, eppure metterlo è sempre una buona idea. In casa è un altro giocatore: approvato.

Patrik Schick: per noi, non c'è dubbio. Va messo a priori. Il ballottaggio con Muriel non lo condiziona, ha una fame impressionante.

Paulo Dybala: tenerlo fuori contro la Roma può avere una sua logica se avete grandi attaccanti, ma per noi uno così va messo. Sempre. Quando conta, si esalta. Occhio alle punizioni...

Gio Simeone: non sarà una partita facile per lui a Palermo, non è al 100%. Se avete buone alternative, meglio lasciare fuori il Cholito per un turno.

Piotr Zielinski: schierabile, a prescindere dai ballottaggi. In buona forma, concreto, è una partita nelle sue corde. Ci può stare.