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Gilardino: “Che campionato! Mercato? Dipende dalle cessioni ma spero in questo regalo”

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Il tecnico del Genoa Alberto Gilardino ha parlato ai microfoni di Sky, DAZN e in conferenza stampa dopo la vittoria contro il Bologna. Ecco le sue parole a stagione conclusa.
Marco Astori

Il tecnico del Genoa Alberto Gilardino ha parlato ai microfoni di Sky, DAZN e in conferenza stampa dopo la vittoria contro il Bologna. Ecco le sue parole a stagione conclusa riportate da Tmw.

STAGIONE - "Sono felice ed entusiasta per la squadra, per come siamo cresciuti di settimana in settimana e per come è aumentata la consapevolezza di mese in mese all'interno del gruppo. Abbiamo sempre dato tutto, dimostrando di avere un DNA forte: ci sono stati calciatori che hanno giocato titolari per la prima volta e altri che rientravano da infortuni, ma tutti hanno fatto bene. Ci tenevamo a chiudere in bellezza, i ragazzi si meritavano una serata del genere davanti ad un pubblico bellissimo. Sono felice della carriera che ho fatto da calciatore, mi auguro di averne una ottima anche da allenatore: l'inizio è stato buono, punto a migliorare il materiale umano che ho a disposizione".


GUDMUNDSSON - "Cosa penso delle sue parole? Deve essere molto chiaro a tutti. La società investe e l'allenatore deve far migliorare la squadra. Bisogna poi fare delle considerazioni nel momento in cui bisognerà vendere un giocatore. Questo però lo deciderà la società. In quel momento dovremo essere vigili e svegli sul mercato per recuperare quel gap che può esserci nella vendita di determinati giocatori. C'è rapporto con il direttore Ottolini, col presidente Zangrillo. C'è massima apertura. Io sono molto diretto. Se ci saranno delle cessioni, dovremo essere vigili. Quest'anno siamo stati una sorpresa. L'anno prossimo siamo una realtà che deve confermarsi. Dobbiamo ripartire con i piedi fissi per terra, rimboccarci le maniche e avere fame e voglia di fare un campionato del genere. Non dobbiamo abbassare questo aspetto perché si rischia di incappare in brutte situazioni".

VITINHA - "Ha baciato la maglia dopo il gol? Io non l'ho visto ma è un buon segnale. Spero che la società abbia visto e chi di dovere possa intervenire per farmi un regalo".

MERCATO - "Dipenderà molto dalle cessioni e da quello che la società deciderà di fare: che sia un attaccante, un quinto, una mezzala o un difensore, avremo l'obbligo di farci trovare pronti. La società chiede la valorizzazione dei giovani. Nel calcio di tempo ce n'è poco, ma è probabile che possano arrivare giocatori bravi, giovani e magari da campionati esteri. Sono cosciente di tutto ciò e anche molto realista, quest'anno abbiamo fatto qualcosa di impensabile e di straordinario per questa realtà. Se ripenso a come è iniziato il ritiro, posso dire che è stato fatto un campionato incredibile. A gennaio siamo intervenuti molto bene sul mercato, portando giocatori con personalità. Mi aspetto innesti di livello. Nel momento in cui ci sarà da prendere in considerazione dei giocatori che lasceranno il Genoa, dovremo essere bravi nell'andare a cercare e trovare giocatori bravi come Gudmundsson e Frendrup di due anni fa. E ci vorrà poi tempo e lavoro. Bisognerà farli sbagliare e sacrificio quotidiano. Quello dipenderà da me".

SINGOLI - "Tantissimi giocatori hanno avuto una crescita esponenziale; dalla conferma di Gudmundsson a Frendrup, a giocatori che hanno avuto continuità come Vogliacco e Sabelli, senza dimenticari i veterani Badelj, Strootman, Bani, Ekuban. Messias quando è stato bene ha fatto vedere grandissime potenzialità, Malinovskyi idem. Non voglio dirne qualcuno rispetto a un altro, abbiamo fatto un campionato incredibile sotto il profilo tecnico, mentale... Abbiamo fatto tanti punti e ci meritiamo questa classifica".

VOGLIACCO -"Bene ma come tutti dietro. Sono felice che siamo riusciti quest'anno a valorizzare giocatori che in passato non avevano avuto questo tipo di continuità positiva in questa categoria. Penso a Vogliacco, Sabelli, Cittadini, i veterani. Tutti siamo riusciti a creare un approccio importante".

STROOTMAN - "Sono contento Per Kevin Strootman che era alla sua ultima partita con noi, è un grande professionista, un grandissimo campione, sono felice di averlo allenato. È un professionista esemplare, un esempio incredibile nella quotidianità. Oltre al lato sportivo, è un grande uomo".

ANKEYE - "David è arrivato da un'altra realtà. Sta migliorando, ha voglia di lavorare, farà il ritiro con noi e noi dovremo accompagnarlo nel minutaggio in campo".

CITTADINI - "Sono contento. Si è messo al lavoro da quando è arrivato e si meritava una serata del genere".

PROSSIMO ANNO - "Quest'anno eravamo una sorpresa. Abbiamo affrontato la stagione con grande entusiasmo, ma nella prossima stagione saremo una realtà: ripartiremo da zero ma con un'ottima base di calciatori, sarà un campionato complicato. La società dovrà fare delle scelte sulle cessioni, mi auguro possano esserci dei nuovi arrivi di pari valore a chi partirà. Io e il mio staff abbiamo sempre dimostrato di lavorare con tutti nel miglior modo possibile, questa è stata la vera forza del gruppo. Ci rimboccheremo le maniche dall'8 luglio, ripartiremo con grande ambizione e voglia di fare un campionato come questo. Io in campo mi trasformo. Durante la settimana si lavora duramente, ogni allenamento si svolge ad alta intensità: è importante mantenere alta l'autostima della squadra, tutti i calciatori sono determinanti e in questa stagione lo abbiamo dimostrato".

COME ATALANTA E BOLOGNA - "La voglia e l'ambizione ci sono sempre da parte mia e della società, è normale. Riniziamo un'altra stagione, quest'anno abbiamo fatto tantissimi punti inaspettati, abbiamo disputato un grandissimo campionato e il merito è della squadra. Dall'8 luglio dovremo rimboccarci le maniche, la base è importante, la volontà della società è quella di cedere anche qualche giocatore di grande talento, dovremo essere vigili e pronti nel mercato per allinearci a questi livelli".

LAVORO - "Se ripenso a dove eravamo partiti a Moena, molto probabilmente era inaspettato un pensiero del genere. Poi è stato coltivato, costruito e allenato questo percorso. I ragazzi hanno spinto tanto fino a stasera e abbiamo vinto contro una squadra forte. Complimenti ai ragazzi che si meritano tutto questo".

49 PUNTI - "Qualcosa di unico fare 49 punti al ritorno in A. Questo è quello che tramettiamo ai ragazzi, non abbiamo mollato di un centimetro e questo deve essere il DNA del Genoa che deve mantenere nel tempo. Abbiamo sacrificato tanto della nostra vita per costruire questo tipo di gruppo".