news formazioni

Fonseca: “Lo dico: qui per vincere! Così vedo Leao, Florenzi, Kalulu, Theo, Okafor, Morata e per il 9…”

Fonseca: “Lo dico: qui per vincere! Così vedo Leao, Florenzi, Kalulu, Theo, Okafor, Morata e per il 9…” - immagine 1
Prima conferenza da allenatore del Milan per Paulo Fonseca: tra progetto, mercato e primi indizi di campo, ecco le parole del nuovo tecnico rossonero.
Alessandro Cosattini

Prima conferenza da allenatore del Milan per Paulo Fonseca. Tra progetto, mercato e primi indizi di campo, ecco le parole del nuovo tecnico rossonero: “Buongiorno a tutti. Prima devo ringraziare il modo in cui mi hanno accolto in questi giorni, ringrazio la società per la fiducia in me e nel mio lavoro. Devo dire che sono molto motivato ed emozionato, fiducioso di fare un grande lavoro qui. Arrivo in un club che vuole vincere, sono stato nel bel museo, ho visto la storia del Milan e ho una grande ambizione di far parte di questa storia. Zlatan mi ha mostrato anche lo spazio per i nuovi trofei. Io voglio fare parte di questa storia. Adesso sono pronto per iniziare questa strada, non vedo l’ora di cominciare a lavorare".

MILAN - "Io sono qui con grande ambizione, so che l'allenatore che arriva al Milan viene per vincere. Ho guardato tante volte Baresi e gli altri, tanti calciatori che hanno fatto la storia del Milan. Ho la consapevolezza che è una grande responsabilità e un grande orgoglio. Il Milan è un club universale, so la responsabilità che ho in mano, sono con grande fiducia qui, voglio far vincere il Milan e continuare questa bella storia".


ROSA - "Sono qui anche perché credo molto nei giocatori che abbiamo, nella rosa. Abbiamo bisogno di calciatori, non molti, abbiamo già tante qualità. Dobbiamo portare giocatori per migliorare ancora la squadra".

AMBIZIONE - "Io sono diverso da Mourinho, ma sono orgoglioso che un portoghese abbia vinto in Italia, io voglio farlo nel Milan. Ho grande ambizione, so che responsabilità ho, voglio vincere, voglio vincere".

IDEE - "Il Milan è un club con storia, con un calcio offensivo nel DNA, per vincere dobbiamo essere dominanti, coraggiosi, offensivi, reattivi, non dobbiamo lasciar pensare gli altri. Voglio prima di tutto vincere, ma la qualità del gioco è importante. Voglio una squadra che renda orgogliosi i nostri tifosi, questo è importante, ci vuole un'identità forte in squadra".

SPILLA - "Una questione personale, noi non dobbiamo mai dimenticare ciò che sta succedendo in Ucraina, è una nostra responsabilità".

ATTACCO - "Che caratteristiche deve avere il numero 9 del Milan? Tutti noi sappiamo che ci serve un attaccante, stiamo trovando tutti insieme la punta giusta, con le caratteristiche giuste. Vogliamo giocare negli ultimi 30 metri e allora serve un attaccante forte lì. Sappiamo il giocatore che vogliamo, aspettiamo di averlo qui a breve. Noi abbiamo una frase in portoghese: la fretta è nemica della perfezione. Siamo puntuali, al punto giusto, sappiamo chi vogliamo, al punto giusto arriverà".

INTER - "Posso promettere che lotteremo in ogni partita per vincere e con l'Inter non sarà diverso. Sappiamo che abbiamo una squadra forte come l'Inter a Milano, è tra le più forti, ma dobbiamo giocare con coraggio e ambizione di vincere, senza paura di niente e nessuno".

LEAO - "Leao è un giocatore importante per il Milan, è un giocatore decisivo. Mi aspetto un giocatore motivato, pronto a giocare per la squadra, è giovane e può imparare tutti i giorni, voglio lavorare con lui, sempre al servizio della squadra".

MIGLIORAMENTI - "Ho studiato la squadra, non voglio fare paragoni su cos'è stata, io devo guardare avanti. Una delle cose da migliorare per vincere è l'equilibrio, questa questione difensiva l'ho studiata, dobbiamo migliorare. Posso dire che vogliamo costruire una squadra più aggressiva, voglio difendere in modo più aggressivo, col baricentro più alto. Lavorerò per migliorare questo aspetto. Abbiamo dei buoni difensori, non penso sia un problema individuale, dobbiamo migliorare collettivamente. La nostra priorità è l'attaccante in questo momento".

IO ALLENATORE - "Ho molta voglia di cominciare e convincere i tifosi, voglio fargli capire che saremo ambiziosi e giocheremo per vincere. So che responsabilità ho e devo convincerli, so che saranno con noi in tutti i momenti e sono fiducioso che tutti assieme saremo molto forti".

TEMPI - "Quanto ci vorrà per vedere la mia mano? Penso che già dalla prima partita contro il Torino vedrò le mie idee in campo, poi ci vorrà tempo, cominciamo oggi senza i giocatori più importanti, alcuni arriveranno più tardi. Già dal primo giorno vedrete una squadra diversa, poi chiaramente servirà tempo".

SCUDETTO - "Significa vincere. L'ho detto, anche prima, chi arriva al Milan lo fa per vincere. Non ho nessun problema e dalla verità non si scappa: sono qui per vincere".

GIOCATORI - "Chi conosco di persona? Ho giocato contro tanti di questi giocatori, non ho rapporti personali, ma li conosco tutti".

FLORENZI - "È un giocatore della squadra, io conto su tutti i giocatori della rosa e lui è tra questi".

TERZINI - "Devo dire che Theo è un giocatore importantissimo per noi. Io penso di giocare in diversi modi, devo capire chi allenerò, se abbiamo un Theo molto forte offensivamente, non posso dall'altra parte avere un altro Theo ecco. Magari a destra possiamo giocare a volte con un terzino bloccato, altre con un terzino più avanzato, vedremo di partita in partita. È positivo che abbiamo tante soluzioni per i diversi modi in cui vogliamo giocare".

MORATA - "Se mi piacerebbe averlo? Non parlo di nomi. Come abbiamo detto, sappiamo chiaramente chi vogliamo come punta del Milan. Vogliamo grande qualità per questa posizione che è molto importante per noi. Abbiamo perso Giroud, quando si cambia lo si fa per migliorare. L'attaccante deve dare tanto al Milan, lavoriamo, sappiamo chi vogliamo e a breve lo avremo".

INFORTUNI - "Non ero qui, non conosco bene le ragioni dei tanti infortuni dell'anno scorso. Ma da ieri abbiamo parlato con chi si occupa delle strutture per non averne più. Gli studi mostrano che gli infortuni sono per via delle tante competizioni e partite, ma sono fiducioso: non avremo grandi problemi".

TORNARE IN ITALIA - "Non so se sapete, io ho una grande passione per l'Italia. Ho avuto una grande esperienza a Roma, penso che il calcio italiano sia molto particolare dopo aver allenato al Lille. L'esperienza a Roma è stata molto importante nella mia decisione di tornare in Italia. Conosco bene il campionato e gli altri allenatori, le caratteristiche della Serie A e sono prontissimo, prontissimo a cominciare".

MILAN FUTURO - "Il campionato qui è difficilissimo, la Serie A è tra i più complicati del mondo, con caratteristiche molto proprie. Con Milan futuro vogliamo avere anche più giocatori italiani per il presente e il futuro, ci stiamo lavorando molto bene. Ho guardato i giovani, li conosco, sono italiani e non avrò problemi a farli giocare se hanno coraggio e qualità. Penso che qui noi abbiamo questi: giocatori giovani con qualità".

IBRA - "La sua presenza è molto importante, una referenza per tutti noi qui al Milan. Quando abbiamo parlato non è importante, è stato importante il trovarsi sulle idee, ciò che la società vuole e ciò che posso dare io alla squadra. Penso che siamo tutti fiduciosi per presente e futuro del Milan, le nostre idee sono comuni per il club".

FASE DIFENSIVA - "Per me il problema non è tanto individuale, ma collettivo. È legato a come si difende, ciò che voglio cambiare ve l'ho detto: avere una squadra più aggressiva e reattiva quando perdiamo palla, una squadra che difenda più alta. Se miglioriamo questo, dopo la squadra avrà tutta maggior fiducia quando si difende. Questo equilibrio è importante trovarlo per non prendere troppi gol".

CENTROCAMPO - "Non voglio fare paragoni io. Voglio dire che ho un modo di difendere diverso da quello che si faceva prima. Io so che qui in Italia c'è la tendenza a fare uomo a uomo. Noi in alcuni momenti possiamo farlo, ma non su tutto il campo ecco. Questo cambierà gli approcci del mediano per esempio, è molto connesso alla fase difensiva generale".

CHAMPIONS - "Noi vogliamo andare più avanti possibile, ma sappiamo com'è difficile vincere una Champions. L'ambizione è vincere tutte le partite, poi serve anche fortuna. Giocheremo tutte le gare con l'ambizione di vincere, anche in Europa".

SECONDA STELLA - "È una motivazione".

CARDINALE - "Abbiamo parlato, è stato anche importante la nostra conversazione. Una cosa che mi è piaciuta molto è ciò che mi ha detto, è importante: il Milan vuole vincere non solo oggi, ma anche domani. Quello che sta facendo la società è per l'oggi e per il futuro. Questo per me è stato importante. Siamo sempre in contatto, è normale, è stato importante parlare con lui".

DIFENSORI E KALULU - "Lui può giocare in due posizioni, prima sono soddisfatto di averli quasi tutti qui per cominciare, questo sì. È importante cominciare, io parto dalla fase difensiva, ci manca solo Theo. E poi è positivo avere Kalulu con diversi ruoli, sappiamo che non è un giocatore molto offensivo, ma poi dipenderà da come giocheremo. Sono soddisfatto di poterlo sfruttare così".

OKAFOR - "Abbiamo tante qualità qui e diverse soluzioni per diverse posizioni. Tutti i giocatori saranno importanti per me. Una delle cose più importanti per me è vedere crescere chi lavora con me. Se miglioriamo i giocatori, la squadra migliorerà. Io ho questa preoccupazione di far migliorare tutti i giocatori".

ZIRKZEE - "Se il nuovo 9 avrà caratteristiche simili a lui? Zlatan ha detto tutto sulla questione attaccante. Non mi piace molto parlare di questa cosa, non siamo più su questo giocatore, noi abbiamo molto chiare le caratteristiche del giocatore che vogliamo e che arriverà".

VIVERE A MILANELLO - "Adesso, adesso, sorride (ndr). È molto semplice, si ha molto tempo di lavorare per me e lo staff, non c'è tanto tempo disponibile. La mia famiglia non è qui per ora, io lavoro tante ore e poi avrei poco tempo per tornare in albergo. Così si sta di più con lo staff a lavorare, è una questione di praticità. Milanello poi è bellissimo".

TIFOSI - "Milan e Roma sono squadre diverse. Non voglio parlare molto del passato io. Voglio dire che Roma non è una piazza facile, ma io sono stato molto felice a Roma. Ho nel cuore quel momento, ma è il passato. Ai tifosi del Milan dico che voglio ci sia sempre rispetto e la voglia di costruire una squadra che li renda orgogliosi, con grande onestà e sincerità".

MOTTO - "Onestamente qualche frase in squadra c'è sempre, ma non ci ho ancora pensato in questo momento. È una questione di feeling, prima devo conoscere bene giocatori e staff".

ALLA DZEKO O ALLA DAVID - "Che caratteristiche preferisco per la punta? Hai provato in modo molto intelligente a chiedermi che punta vogliamo (sorride, ndr). Dipende dai giocatori che abbiamo in rosa, da come vogliamo giocare. Al Lille giocavo anche senza attaccante a volte. Sappiamo che vogliamo giocare negli ultimi 30 metri e l'attaccante che vogliamo deve giocare bene negli ultimi 30 metri".