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Bonucci boom: “L’anno al Milan mi ha tolto vittorie! Vi dico un aneddoto con Allegri”

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L’addio al Milan e il ritorno alla Juve. Leonardo Bonucci ha fatto molto discutere quest’estate. Ora dice la sua in conferenza stampa, la sua verità. Queste le sue parole ai giornalisti. [adv] IL RITORNO – “Sono stato...
Guglielmo Cannavale

L'addio al Milan e il ritorno alla Juve. Leonardo Bonucci ha fatto molto discutere quest'estate. Ora dice la sua in conferenza stampa, la sua verità. Queste le sue parole ai giornalisti.

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IL RITORNO - "Sono stato contento di tornare, sono veramente entusiasta di incominciare di nuovo questo percorso, con i nuovi e i vecchi compagni. Devo recuperare il tempo che ho passato fuori da qui, che mi ha dato qualcosa a livello umano ma che mi ha tolto a livello di vittorie. Devo dare risposte sul campo con sacrificio, fame e senso di appartenenza".


L'ADDIO AL MILAN - "Ogni viaggio ha un ritorno a casa, come ho scritto su Instagram. Ringrazio la Juve, il mio agente e il Milan per aver fatto in modo che possa essere qui oggi. Con tanti obiettivi da poter raggiungere. C'è stata una chiacchierata con il direttore, da lì è nata la trattativa. Il mio agente ha tanti giocatori qui ed è nata così".

ALLEGRI - "Sono discussioni, quelle che sono successe, che fanno parte delle annate calcistiche. Ci siamo visti più di una volta durante l'anno, sia in campo che fuori, c'è stato modo di parlarci e di chiarirci. Il nostro rapporto è veramente ottimo. Ci siamo abbracciati e stretto la mano da persone intelligenti. Vi racconto l'aneddoto che è successo a Londra quando sono andato a ritirare il premio della Top 11. Avevo dedicato a lui quel premio, perché grazie ad Allegri sono migliorato soprattutto nella gestione della partita. Siamo ancora più vogliosi di prima per portare in alto la Juventus. Le mie emozioni mi avevano portato a prendere quella decisione, era un momento di rabbia. Col tempo mi sono accorto che le decisioni prese nel momento di rabbia non sono quelle giuste. La rabbia? Nasceva da tante situazioni, una era la tensione che c'era con Allegri".

TIFOSI - "Li capisco e li rispetto. Li ho sempre rispettati, sia al Milan che alla Juve. Sono sempre il primo ad andare sotto ai tifosi dopo la partita. L'anno scorso non mi sentivo a mio agio con la Juve, sentivo che non sarei stato me stesso. Quindi ho preferito cambiare. Pensavo che quel cambio potesse darmi qualcosa in più, ma non si è rivelato così. Avevo lasciato il cuore a Torino, con la mia famiglia che vive qui. Con il cuore ho scelto di tornare, nonostante avessi richieste da altre squadre in Europa. Ho voluto tornare alla Juve. I fischi dei tifosi avversari mi caricheranno. Quelli dei miei tifosi starà a me trasformare i fischi in applausi".

LE SCUSE - "Io devo solo rispondere sul campo. Se ora arrivasse un'offerta per lasciare la Juve non ci penserei mai. La Juventus per me è stata tutto. Mi ha fatto crescere in modo esponenziale. Mi ha sempre dato appoggio. Sempre. Quando ci siamo lasciati lo abbiamo fatto con una stretta di mano e un abbraccio. Forse perché in cuor mio pensavo che sarebbe potuto succedere quello che è successo adesso".

L'ESULTANZA ALLO STADIUM -"Sono un difensore, mi capita poche volte di fare gol. In quel momento ho esultato. Quando vedevo giocatori che non esultavano li criticavo. Ora spero di regalare tante esultanze ai tifosi della Juve".

RONALDO - "Allenarsi con lui è uno stimolo per tutti. Ci permette di alzare il livello. E così contro il Real non partiamo sempre sotto..."

MILAN - "L'anno negativo è sotto gli occhi di tutti, non c'è bisogno di aggiungere altro. Noi nello spogliatoio cercavamo di compattarci. Ora penso al presente".

SGABELLO - "Sfatiamo un tabù. Il mio posto ce l'avevo. Avevo un posto dove ero in mezzo a dieci persone. Ho preso e mi sono spostato, c'era un posto libero in prima fila ma poi è arrivato il proprietario del biglietto. Sono andato nella lounge ed ero in piedi, ma poi ero stanco e ho preso di mia spontanea volontà uno sgabello. È stata la mia rovina (ride, ndr)".