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Pereyra, cosa cambia all’Udinese tra formazione, rigori, piazzati e gestioni per asta e scambi

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Il fantacalcio ritrova Roberto Pereyra, che ieri ha firmato con l’Udinese ritornando da svincolato. Una tempistica non ottimale per chi ha già fatto l’asta e quella di riparazione. Ma per tutti gli altri l’argentino si può prendere subito.
Guglielmo Cannavale

Il fantacalcio ritrova Roberto Pereyra, che ieri ha firmato con l’Udinese ritornando da svincolato. Una tempistica non ottimale per chi ha già fatto l’asta e quella di riparazione. Ma per tutti gli altri l’argentino si può prendere subito. Ieri abbiamo già visto quotazione, ruolo e gestione, ma ora scendiamo più nel dettaglio. Nella Guida all’Asta lo abbiamo inserito “sotto ai semitop”, una della categorie più alte (ce ne sono solo due sopra). Ed è anche uno dei nomi più interessanti e costosi di quel lotto. Siamo sul 2/3° slot, più tendente al secondo, come prezzo sui 20-25 fantamilioni. Bisognerà però avere un po' di pazienza perché ha saltato la preparazione e deve tornare in condizione (non è troppo vecchio, ha 32 anni). Arriva comunque da una stagione con 5 gol e 6 assist, non sono numeri da poco.  Nelle due precedenti 3 e 5 gol, sempre con un buon numero di assist. Non va sottovalutato all’asta anche se arriva da svincolato. All’asta di riparazione sicuramente non sarà sottovalutato nelle leghe perché è tra i pochi nomi di livello a centrocampo, con giocatori come Guendouzi e Lindstrom. Ancora più interessante al Mantra, listato C; W.

Ma l’arrivo di Pereyra ha portato tante domande sull’Udinese in generale. Partiamo dal “dove giocherà” e chi potrebbe avere meno spazio dopo il suo arrivo. Vedendo la formazione dell’Udinese, il ruolo dove serve di più è quello di esterno destro. Lì c’è Ehizibue infortunato (torna non prima di novembre) e a inizio stagione era partito titolare Ebosele, ma dopo che ha deluso ha giocato Joao Ferreira. Insomma, c’è un po’ un buco. L’anno scorso Pereyra ha giocato 17 partite da esterno destro, 2 da esterno sinistro, 10 da mezzala e 5 da seconda punta. Di queste, ben 33 da titolare e solo una da subentrante. Le 4 saltate sono state per infortunio o per squalifica (una). Quindi per Sottil è un titolare. E l’anno scorso ha giocato più da esterno destro, nella metà della partite. Lo ha fatto soprattutto a inizio anno, dopo la seconda giornata e fino all’infortunio di gennaio. Da lì in poi è cresciuto Ehizibue e al rientro l’argentino ha fatto la mezzala, panchinando soprattutto Samardzic. Lovric ha chiuso l’anno con 28 partite da titolare, il serbo invece con 19. Nelle ultimissime partite Pereyra ha fatto di nuovo l’esterno, prima aveva fatto anche la seconda punta. Sono quindi tre i ruoli che può fare: esterno, mezzala e seconda punta. Nel primo caso - il più probabile - rischiano Ferreira ed Ebosele, nel secondo Lovric o Samardzic, nel terzo Thauvin. Come avete visto però può esserci spazio per tutti. Con Pereyra in rosa, sia Samardzic che Lovric hanno segnato 5 gol l’anno scorso. Il primo andando a voto 32 volte, il secondo 36. Chi ha queste due mezzali non deve quindi preoccuparsi troppo per l’arrivo di Pereyra, anche se un po’ di spazio dall’inizio o a gara in corso potrebbe anche toglierlo. Però è comunque una squadra più forte con lui, senza il Tucu i friulani non hanno mai vinto nelle prime tre. E in più va considerata l’assenza di un altro leader come Deulofeu, fuori per qualche mese.


Avendo citato Deulofeu passiamo all’analisi dei piazzati, una specialità di Pereyra. L’argentino è diventato un rigorista all’Udinese, prima di arrivare ne aveva segnato uno solo al Watford. A Udine ne ha tirati quattro, tutti negli ultimi due anni e mezzo. Non è un super rigorista perché ne ha segnati 3 su 5. L’anno scorso se li divideva con Deulofeu, finché non rientrerà lo spagnolo il Tucu dovrebbe essere il primo rigorista. A contendergli i tiri dal dischetto c’è principalmente Florian Thauvin, che ne ha segnati 11 su 15 in carriera e aveva tirato in Coppa Italia. Poi potrebbero andare i centravanti, come Lucca. Occhio anche a punizioni e corner per Pereyra. È in cima alla lista, ci sono anche Samardzic e Thauvin (e Lovric). Senza scordare anche qui Deulofeu, ma solo quando potrà rientrare (c’è il rischio 2024).

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