RENDIMENTO - "In Germania ci si è mossi con grande attenzione. Si guarda ai club, che sono imprese, ai giocatori e a tutti i collaboratori: siamo messi nelle condizioni di lavorare bene, senza avere altri pensieri. Abbiamo regole alle quali attenerci. Veniamo sottoposti spesso a tamponi. Quindi sì, mi sento al sicuro. Inoltre riprendere a giocare era importante per difendere il nostro mondo e far sì che ci sia un lieto fine per tutte quelle persone che vivono di calcio".
FUTURO - "Le cose ora vanno bene. In un paio di anni, specie alla mia età, si può crescere tanto, anche come uomo. Si è più esperti e maturi. In due anni si può lavorare molto su se stessi. E ormai sono passate un paio di stagioni dal mio ultimo campionato al Milan. A Francoforte ho avuto l’occasione di mettermi in mostra, ho avuto fiducia. Sono contento di essere qui".
ANCORA MILAN - "Al momento sono un giocatore del Milan, in prestito all’Eintracht. Non posso sapere cosa accadrà. Però voglio mandare un messaggio anche ai dirigenti: io voglio essere protagonista. Tornerei solo così. Chi è ambizioso vuole sempre vincere. Io voglio lottare per arrivare in alto. Non posso prevedere il futuro, posso solo commentare il presente ed è a Francoforte. E farò il possibile affinché sia ricco di successo".
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