CHIESA - "Federico sta crescendo di condizione, il dolore dietro al tendine sta diminuendo, deve crescere. Ci vuole tempo, ma è normale, lo sapevo. L'anno prossimo sarà molto più pronto fisicamente e mentalmente".
CUADRADO - "Ha fatto un gol straordinario, è sempre decisivo. Parlare del futuro non serve, è molto difficile. Abbiamo un aprile importante, poi vedremo".
DEL PIERO - "A calcio non può più giocare, credo. Ale è stato un giocatore straordinario, in futuro avrà un ruolo da dirigente se vorrà farlo non so se alla Juve o da un’altra parte".
NERVOSISMO - "Alla fine non so perché una volta tirato il rigore la partita era finita, mi sembrava strano non fosse successo niente. È stata una partita tattica, sapevamo sarebbe venuta fuori una partita del genere. Nel primo tempo dovevamo girare la palla più velocemente, nel secondo tempo siamo cresciuti e la sensazione è che potevamo vincerla noi. Il calcio è anche questo. Sull’episodio Bremer salta con il braccio alto, ma l’errore l’abbiamo fatto prima. Dobbiamo accettarlo, è stata una partita equilibrata. L’Inter è una squadra forte, sapevamo che il passaggio ce lo saremmo giocati al ritorno. Solo se avessimo vinto 4-0, ma un Juve-Inter 4-0… C’è il dispiacere per non aver vinto, ma è stata una partita equilibrata".
ANCORA CHIESA - "È tornato dopo 10 mesi, per me questa è la normalità per Federico. Chi torna dopo un crociato fa così, il 100% del vero Chiesa lo avremo l’anno prossimo. Prima di stavolta avevamo giocato 40 partite in una stagione, ossia 3600 minuti: lui ha fatto 900 minuti. Quando rientri da un crociato, poi un giocatore come lui che strappa, è normale che col tempo migliori la sua condizione".
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