Allegri: “Conta solo vincere per la Champions! Bonucci, Miretti e dico una cosa a Vlahovic”

La Juventus batte il Venezia e si avvicina alla qualificazione in Champions League. Queste le parole del tecnico bianconero Massimiliano Allegri fra Sky, DAZN e conferenza stampa raccolte da TMW.

MIRETTI - "Ora Fabio ha fatto una bella partita. A parte che è uno che sa giocare a calcio, per lui è molto più facile, poi è uno che cerca sempre di giocare la palla avanti, questo direi che è un buon segno. Ha giocato con grande personalità e ha grossi margini di miglioramento, ha solamente 18 anni. Oggi non era facile e nel primo tempo la squadra si è appoggiata molto su di lui. Di questo sono molto contento. Da ringraziare tutto il settore giovanile che l'ha portato da 8 anni fino ad ora".

VLAHOVIC - "Ha fatto cose buone, ci parlo e gli dico che deve rimanere sereno, vuol sempre strafare. Bravo a far gol e li ha infatti una buona media, è un punto di riferimento. Come tutti quelli che fanno esperienza, deve trovare equilibrio. Giocare alla Juve è diverso rispetto alla Fiorentina, ma lui sta sopportando la pressione".

RIMPIANTI - "Le scatole girano con me stesso, per arrivare a certe situazioni bisogna fare dei passaggi. Inutile ripetere dell'addio di Ronaldo, abbiamo perso tanti giocatori a livello traumatico e ci ha penalizzato. Riflettendo dopo la partita, se siamo in questa posizione dico che tutto il male non viene per nuocere. Passare con il Villarreal, magari bruciavi energie per il quarto posto. Guardiamo le cose positive. "In questo momento è importante vincere. La squadra ha approcciato bene, poi abbiamo sbagliato molto e ci siamo messi sui ritmi loro. Dopo il secondo gol non abbiamo più rischiato. Era importante fare un passo in avanti per la qualificazione alla Champions".

NUMERO 10 - "Potrebbe prenderlo Pogba? Pensiamo a Chiesa che deve rientrare, come McKennie e tutti gli altri. La 10 è una maglia importante, soprattutto alla Juventus".

BONUCCI - "Sono contento per Leo, che quest'anno ha avuto tanti problemi fisici. Ma ha esperienza, carisma e cattiveria nel cercare il pallone sui corner".

ZAKARIA - "Gli avevo detto di giocare dietro le spalle die loro centrocampisti. Si è alzato molto, delle volte troppo. Quando si alzava lui, rimaneva più basso Bernardeschi oppure viceversa, così non si creavano squilibri".