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Zhang: “Attacco a Dal Pino non abbastanza forte! Cosa mi preoccupa davvero”

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Steven Zhang, presidente dell’Inter, parla al Financial Times, toccando diversi argomenti, dalla sua esperienza in nerazzurro all’emergenza Coronavirus: “Per l’Inter, uno dei club più importanti al mondo, devi fare del tuo meglio per...
Alessandro Cosattini

Steven Zhang, presidente dell’Inter, parla al Financial Times, toccando diversi argomenti, dalla sua esperienza in nerazzurro all’emergenza Coronavirus: “Per l’Inter, uno dei club più importanti al mondo, devi fare del tuo meglio per vincere. Non vogliamo vendere i nostri giocatori di talento e attiriamo i migliori talenti da tutto il mondo. Da quando l’Inter è stata acquistata da Suning, il club ha subito una grande trasformazione. Innanzitutto, le nostre prestazioni in campo. In secondo luogo, il nostro valore commerciale e di marketing. Dalle nostre piattaforme digitali si evince che i numeri sono raddoppiati o triplicati rispetto ad un paio d’anni fa, quindi è logico che anche il nostro valore per gli sponsor come club stia aumentando”.

DAL PINO - Poi, Zhang, torna sulle parole, dure, nei confronti di Paolo Dal Pino, presidente della Lega Serie A, definito “il pagliaccio più grande e oscuro che abbia mai visto”: “Molte persone pensano che le mie parole siano state forti. Penso che le mie parole siano state leggere e non abbastanza forti”.


SULLA STAGIONE - “A stagione in corso è difficile tracciare un bilancio, ci sono momenti positivi e altri negativi. È normale, è ciò che appassiona i tifosi. Rispetto al passato stiamo facendo grossi passi in avanti, il nostro allenatore e la nostra squadra stanno facendo un lavoro enorme, è sotto gli occhi di tutti. I nostri tifosi e anche i nostri avversari si sono accorti che il nostro club sta crescendo ed è sempre più forte”.

SUL CORONAVIRUS - “Non sono preoccupato del fatto che le partite a porte chiuse possano influenzare le prestazioni della squadra. L’unica cosa che mi preoccupa è la salute pubblica e preservare le persone dai possibili rischi che si corrono partecipando a eventi sportivi con tanti spettatori”.