Dunque spazio a Viviani e Schelotto, la strana coppia, verrebbe da dire. Un po’ come Jack Lemmon e Walter Matthau in un film che andava di moda a fine anni sessanta.
Viviani a Palermo è stato l’allenatore in seconda di Beppe Iachini a partire dal 2014. E, dopo l’esonero di Iachini, è stato inserito nello staff di Ballardini con il ruolo di collaboratore tecnico. Lui adesso avrà il compito di assistere Barros Schelotto, ex calciatore del Boca, idolo della Bombonera ed oggi promettente allenatore.
Zamparini lo presenterà alla stampa tra qualche giorno perché è ancora in Argentina, ma in una conferenza a sorpresa, questo pomeriggio, il presidente ha già tessuto le lodi al nuovo allenatore del Palermo: “A Genova ci sarà Viviani in panchina, poi dalla prossima Viviani diventerà il vice allenatore in campo che lavorerà con Barros Schelotto. Schelotto ha rinunciato alla Nazionale paraguaiana che gli offriva ingaggio doppio. È ambizioso perché punta al Chelsea, al Real Madrid e al Manchester United e io gli auguro di raggiungere questi traguardi”. Insomma, amore a prima vista fra il patron Zamparini e il tecnico Schelotto, nella speranza che questa volta l’idillio possa durare a lungo...
Sempre in conferenza stampa, Zamparini ha annunciato di aver preso Norbert Balogh, diciannovenne attaccante ungherese già ribattezzato il nuovo Cavani: “Balogh sarà il nuovo Cavani e lo vedrete, lo abbiamo pagato 5 milioni più bonus e abbiamo detto no ad una squadra inglese che ci ha proposto 10 milioni subito dopo”. Arriva anche il ventinovenne brasiliano naturalizzato polacco, Thiago Cionek: "Cionek sarà una riserva dei nostri centrali, niente di eccezionale ma è cazzuto anche perché Vitiello è infortunato”. Per un Palermo sempre più in versione melting pot...
Gerry Fazio
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