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Tutti pazzi per Lopez, la petit peste: uno che non si fa divorare, De Zerbi svela la verità

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È chiaro che ha delle qualità, se non l’avrebbero preso. È chiaro che è un talento, se no i radar neroverdi non si sarebbero attivati. Ma il motivo principale per cui il Sassuolo ha preso Maxime Lopez, l’ha spiegato De Zerbi, subito dopo...
Fabrizio Romano

È chiaro che ha delle qualità, se non l’avrebbero preso. È chiaro che è un talento, se no i radar neroverdi non si sarebbero attivati. Ma il motivo principale per cui il Sassuolo ha preso Maxime Lopez, l’ha spiegato De Zerbi, subito dopo il blitz del San Paolo. "È bravo, sa giocare a calcio, viene da cento partite col Marsiglia al Velodrome. Sa giocare davanti a pressioni importanti". Traduzione: il ragazzino non ha solo classe e colpi di genio, ha sopratutto personalità.

Proprio quella che a Napoli è emersa prepotentemente in ogni giocata. Gol compreso. Un ricamo prezioso, chiuso al termine di uno slalom gigante. D’altronde la maglia dell’OM pesa, sopratutto in certe notti dove se ti manca il carattere quello stadio è capace di divorarti. Ma Maxime si è formato proprio sotto quel vento di pressione, che non gli ha mai messo paura, nemmeno quando a maggio del 2018 fu chiamato in causa a metà primo tempo nella finale di Europa League contro l’Atletico Madrid. Dalla notte di Lione a quella di Napoli. La Serie A ha conosciuto Maxime Lopez. Benvenuto: e chapeau petite peste.