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Spalletti: “Koulibaly, il club sa cosa penso. Kvaratskhelia, Mertens e gli scontri…”

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Il Napoli ha vinto 3-0 contro lo Spezia. Luciano Spalletti ha parlato così in conferenza dopo la gara, come ripreso da TMW: “Scontri iniziali? Bisogna sempre valutare chi c’è allo stadio, che ci sono famiglie e non si possono far...
Guglielmo Cannavale

Il Napoli ha vinto 3-0 contro lo Spezia. Luciano Spalletti ha parlato così in conferenza dopo la gara, come ripreso da TMW: "Scontri iniziali? Bisogna sempre valutare chi c'è allo stadio, che ci sono famiglie e non si possono far vedere degli episodi del genere. È una cosa che ci spacca il cuore, non è quello il modo giusto. Lo stadio serve a tutti per divertirsi e passare un bel pomeriggio e tifare. Si sono viste cose belle, come a Bergamo che sono usciti dall'Europa e i tifosi hanno festeggiato la squadra. Così come a Genova, che i tifosi hanno sostenuto la squadra nonostante la retrocessione. Quello è il modo giusto".

KOULIBALY - "Il club sa bene cosa penso su Koulibaly. Ci sono calciatori che hanno cose differenti. Difficile creare il sentimento che ha lui per questa squadra, la stessa professionalità. Rimetterle in un altro calciatore non è facile, quando è arrivato non era questo. I buoni calciatori si comprano, i leader si creano con il lavoro nel tempo".


MERTENS - "Il Napoli deve mantenere questa qualità tecnica, dalla fase offensiva si creano i presupposti per andare a far gol. Quello che ha l'invenzione dal nulla, i geni di questo calcio sono da preservare e servono in tutte le squadre. Insigne parte, ma la società si è aggiudicato un calciatore simile come Kvaratskhelia, con quelle caratteristiche. Poi bisognerà vederlo nel nostro campionato. Mertens? La storia parla per lui, quello che ha prodotto per questa squadra dice che lui è un leader, di cui il calcio ha bisogno per far cose importanti. Quando parlo di forza non dico che serva per fare il tiro alla fune, si parla di forza strutturale ma anche di esplosività".

FUTURO - "Lo stanno già facendo i nostri dirigenti. Non si può mettere apposto tutto in dieci giorni: dovremo essere bravi ad inserirci in certe situazioni e rispondere se dovessero andare via certi giocatori. Determinati addii potrebbero abbassare l'autostima della squadra. La cena d'addio di Insigne è stata bellissima, hanno partecipato tutti e per questo ci sentiamo ancora più forti. Lui ha questi colori tatuati sulla pelle, non sarà facile abituarsi ad una nuova realtà".