TRATTENERE DIA - "L’idea principale è trattenere tutti i giocatori che sappiamo possono dare un apporto alla squadra. Boulaye è uno di questi. Mi piace tantissimo fare questo mestiere, peccato debba finire il campionato ma tutti noi abbiamo bisogno di vacanza e di recuperare energie mentali e fisiche. Purtroppo diversi calciatori devono affrontare gli impegni con le rispettive nazionali in diversi contesti, con i viaggi, caldo, predisposizione tattica anche diversa e poi prepararsi al rientro nel ritiro precampionato. La mia metodologia di allenamento comporta una prima settimana di adattamento all’intensità e ai carichi meccanici per poi partire con un lavoro più ampio. Un po’ come facciamo in stagione, mi piace pensare alla specificità del gioco, lavoriamo molto su questo nel micro ciclo settimanale e vorrei che anche i giocatori avessero le loro vacanze meritate, lavorando anche lì per poi rientrare in ritiro ed essere un minimo preparati per lavorare subito su concetti che ci permetteranno di prendere le decisioni giuste. Spero di vedere domani lo stadio pieno e tutte le famiglie di Salerno dentro con tanti bambini gioiosi per dimostrare l’orgoglio per tutto il lavoro che i nostri ragazzi stanno facendo".
NAZIONALE - "L’allenatore della Nazionale punta sui giovani, anche a rischio di non ottenere risultati. La paura di non fare risultato non deve sovrapporsi alla crescita calcistica di un Paese. Bisogna essere ambiziosi. Quando hai una base stabile l’integrazione di un giovane è serena, di qualità e più veloce. Credo nelle nuove generazioni, nel calcio ho sempre cercato di dare spazio ai giovani non solo per la loro carta d’identità ma per i meriti che avevano. In ogni squadra ho sempre inserito giovani anche in forma veloce e oggi tanti di loro vincono campionati importanti”.
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