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Simeone: “Perché non batto i rigori, ma c’era un patto con Barak. Futuro, rispondo così”

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I gol realizzati, il motivo per cui non calcia i rigori e come vede il suo futuro. Giovanni Simeone si racconta a La Gazzetta dello Sport alla vigilia di Lazio-Verona. Le sue parole. RIGORI – “Perchè non li tiro? Quando arrivo in una...
Andrea Agostinelli

I gol realizzati, il motivo per cui non calcia i rigori e come vede il suo futuro. Giovanni Simeone si racconta a La Gazzetta dello Sport alla vigilia di Lazio-Verona. Le sue parole.

RIGORI - "Perchè non li tiro? Quando arrivo in una squadra c’è sempre lo specialista. Mi dico sempre, nella prossima li tiro io. Stavolta ci siamo detti con Toni (Barak,ndr) che dopo i 40 punti tiravo io. Così è stato ma abbiamo avuto un solo rigore".


GOL - "Se mi aspettavo una stagione del genere? Forse non con questi numeri, ma sapevo che sarebbe andata bene perché ho creduto molto nel lavoro che ho fatto. Sto andando bene e posso crescere ancora".

VERONA - "Restare? Non so ancora cosa succederà, spero tanto che mi riscattino dal Cagliari (10,5 milioni di euro la cifra fissata ndr). Sto così bene con il gruppo che voglio godermi ogni minuto di allenamento. È come quando giocavo da bambino con gli amici. È la prima volta che ho tanti amici nel calcio. Dunque sinceramente non ho idea di cosa mi aspetti, ma sono felice qui e se dovessi restare sarei molto, molto contento".

MERCATO - "Normale che un giocatore con ambizioni cerchi la possibilità di crescere. Giocare in Champions o in Europa League è una delle cose più belle. Farlo col Verona sarebbe stato bellissimo, ma penso che se questo gruppo restasse lo stesso, ci potrebbe davvero arrivare. Liga o Premier? Non so, a me tutti dicono di vedermi in Inghilterra. Ma io sinceramente non so dove mi vedo. Se dovessero riscattarmi e poi rivendermi, mi piacerebbe anche andare a giocare contro mio papà, in Spagna.Vedremo, forse non ci crederete, ma ora come ora sono concentrato solo sulla sfida con la Lazio, per me è molto importante finire con 17o18 gol invece che 16. Sono fatto così. Tra una settimana mi sposo con Giulia a Firenze, la sua città. Tudor mi ha chiesto se sono pronto e io gli ho riposto: sì, mister, ma io ora penso solo a fare gol alla Lazio. Questo sono io".