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Simeone: “Il motivo per cui ho scelto Napoli. Osimhen, Raspadori e cosa mi piace di Immobile”

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Dall’emozione del primo gol in Champions League al rapporto con Luciano Spalletti, Giovanni Simeone si racconta in una lunga intervista per Il Mattino. NAPOLI – “Si sta bene, con i piedi per terra. Questa cosa di essere lassù...
Andrea Agostinelli

Dall'emozione del primo gol in Champions League al rapporto con Luciano Spalletti, Giovanni Simeone si racconta in una lunga intervista per Il Mattino.

NAPOLI - "Si sta bene, con i piedi per terra. Questa cosa di essere lassù sia in campionato che in Champions fa venire solo una voglia di continuare così, consapevoli che questa è la strada giusta. Siamo tranquilli e l’idea di dover migliorare sempre ci dà ancora più forza. Perchè ho scelto il Napoli? C’è stato qualcosa di speciale, quasi magico, fin dal primo momento in cui mi hanno parlato di Napoli. Ho sentito dentro di me delle vibrazioni positive, una voglia matta di indossare questa maglia. Ho avuto altre tentazioni questa estate ma quell’emozione che mi ha dato la parola Napoli non me l’ha data nessuno. C’è allegria a stare qui. E tutto questo mi dà una quotidiana forza. Sono una persona sensibile, percepisco energie positive, vivo captando quello che è positivo attorno a me e riesco a separarlo da ciò che è negativo. E Napoli ma dato subito una scossa: qui dovevo venire. Io credo nella forza dell’energia, il mondo e l’universo sono in movimento e noi tutti siamo persone che si muovono dentro queste vibrazioni avvertendo se sono o meno in sintonia con la cosa giusta da fare. Credo in quello che sto facendo. E il volere e il credere sono sempre più forti di ogni cosa. Ci sono tante squadre forti come il Napoli ma è la voglia che poi decide chi vince.


OSIMHEN - "Di Osi è difficile copiare la sua velocità e la sua conclusione nella velocità: ha un tiro in corsa impareggiabile".

RASPADORI - "Di Jack adoro la sua creatività, i suoi stop, i suoi tocchi, la sua eleganza. Io e Jack siamo gli ultimi arrivati e abbiamo trovato un gruppo già molto solido e compatto, che hamostrato di avere una grande voglia. E questa volontà è sempre la condizione base per poter raggiungere i risultati che abbiamo raggiunto in queste prime settimane. Poi, si sa, sono sempre i risultati che danno il valore alle cose".

SIMEONE - "Cosa mi piace di Simeone? Non molla mai. Neppure per un secondo in un allenamento. Ogni giorno. Ho sempre lavorato per arrivare qua, chissà quali doti speciali uno pensa si debba avere: no, c’è il lavoro, solo quello".

LEADER - "Vedo tutti sulla stessa linea. Anguissa, Di Lorenzo sono favolosi, hanno doti che vengono da dentro. Ma anche di Meret apprezzi la sua personalità. La verità? Da noi nessuno è più di nessuno. Siamo tutti uguali".

ESULTANZE - "Non si pensa a nulla in quei momenti, è una sensazione. Come l’attimo prima di fare gol, non hai tempo per pensare. Durante quella corsa a San Siro e il bacio sul tatuaggio, mi sono lasciato andare, naturale, semplicemente. È la cosa più bella. Vivere il momento, il presente: non c’è nulla di più meraviglioso".

SPALLETTI - "È una persona che studia ogni cosa di un giocatore, sia come persona che come calciatore. Guarda ogni movimento che fai, è attento: lui lavora per metterti sempre nelle condizioni di poter dare il massimo in ogni momento. Non pensa al singolo, lui pensa alla squadra, a quello che il singolo può dare alla squadra. Che è la cosa che conta di più".

IMMOBILE - "L'attaccante più forte che ho visto? Immobile. Vedo i movimenti di Ciro e ne resto incantato: ha una facilità a trovare gli spazi per fare gol o andare al tiro uniche".