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“Siamo due ragazze e così abbiamo vinto il nostro primo Mantra a 10 da tappabuchi”

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Tra le migliaia di storie su sconfitte e vittorie che riceviamo ogni giorno, eccone una che ci ha ricordato, ancora una volta, la bellezza di questo gioco. Ci scrive Rossella, che in coppia con l’amica Raffaella ha trionfato in un mantra a 10...
Tommaso Lerro

Tra le migliaia di storie su sconfitte e vittorie che riceviamo ogni giorno, eccone una che ci ha ricordato, ancora una volta, la bellezza di questo gioco. Ci scrive Rossella, che in coppia con l’amica Raffaella ha trionfato in un mantra a 10 squadre senza averlo mai giocato prima. Una lega composta, oltre a loro, da nove squadre di ragazzi, rimasti senza la decima squadra a causa di una buca dell’ultimo secondo. Come squadra tappabuchi chiedono alle due ragazze di partecipare, con l’obiettivo di rientrare nel numero e non far saltare in aria un’intera stagione, non immaginando però le due avrebbero vinto il fantacalcio. Vediamo la squadra.

Premessa: non avendo mai partecipato ad un mantra, le ragazze hanno acquistato i giocatori in base al momento dell’asta, senza quindi un’idea chiara fino alla fine del modulo da utilizzare: il risultato è un 3-4-2-1, alternato ad altre soluzioni in base ai momenti della stagione. In porta iniziano subito con scelte vincenti: azzeccano il colpo Skorupski, che affiancano a Provedel. La linea difensiva prevede tre centrali, con Posch e Gatti titolari fissi affiancati da uno tra Romagnoli S., Gabbia e D’Ambrosio. Come esterni o ali vengono alternati Spence, Kamara e Chukwueze. I centrocampisti centrali sono invece il motore della squadra: ecco Calhanoglu, Colpani, Fabbian e Pasalic, che come C al mantra sono stati dei grandi colpi, anche difficili da gestire vista la frequenza dei bonus. Tra trequarti e attacco, spazio alla fantasia e ai momenti del campionato, perché la squadra si dimostra fluida e in grado di cambiare sfruttando, soprattutto, i doppi ruoli C-T dei centrocampisti. Felipe Anderson è uno dei inamovibili d’attacco insieme a Dybala, utilizzato sia come falso nove (quindi, al mantra, come punta), sia come A. Con Dybala punta, ecco avanzare uno tra Colpani, Fabbian o Pasalic sulla trequarti; con Dybala come A ecco invece giocatori più occasionali come Jovic o Cheddira prendersi il ruolo di Pc. Senza dimenticarci di una mina vagante come Malinovskyi, T pura inserita tra i titolari al momento giusto.


Nessuno avrebbe scommesso su di loro, eppure a maggio sollevano il trofeo con una rosa con pochi nomi davvero altisonanti, ma con giocatori funzionali, buone scelte di modulo e incastri di ruolo vincenti. “La cosa divertente è che l’asta si è svolta a casa mia e lì ho conosciuto quello che ora è il mio fidanzato”, aggiunge Rossella. Insomma, un doblete indimenticabile e una storia da fantacalcio davvero unica.

Portieri: Skorupski, Provedel, Ochoa

Difensori: Posch, Gatti, Gabbia, Romagnoli S., D’Ambrosio, Kamara, Spence, Doig

Centrocampisti: Calhanoglu, De Roon, Colpani, Pasalic, Fabbian, Arthur, Kastanos, Malinovskyi, Carboni V.

Attaccanti: Dybala, Cheddira, Jovic, Kaio Jorge, Felipe Anderson, Chukwueze, Jovic, Nzola, Gyasi