SCELTA NICOLA - “Quando al primo allenamento l’ho sentito incitare un giocatore a marcare l’avversario. Gli ha urlato: rincorrilo con felicità. Non mi era mai capitato. È stato un segnale, a volte non vedi la strategia, ma un particolare. Il messaggio era: questo è il nostro mestiere, ma lo possiamo fare con leggerezza. Per me è stata l’anticipazione di qualcosa. A Roma ho visto molti ragazzi in giro con la maglia della Salernitana, forse per simpatia, siamo la piccola squadra, senza idoli e senza stelle, che si salva con testardaggine e fortuna”.
11 ACQUISTI - “Di cui 7 titolari. Avrei voluto riprendere anche Edoardo Iannoni, 21 anni, centrocampista, in prestito all’Ancona, ma non ce lo hanno ridato. Nella prossima stagione però giocherà con noi. Non ci siamo salvati con delle figure mitologiche, ma con Fazio, Perotti, Radovanovic, Sepe, Bohinen, Verdi. Con altri così. Con adulti che fanno gli adulti, con qualità morali, senza eccessi, senza mano di Dio, ma con un’attività consistente. Bohinen è del ’99, potrebbe essere il futuro di una grande squadra. Io sono qui non per gestire una fase del campionato, ma per portare a casa un patrimonio”.
CAVANI - “Non voglio illudere i tifosi di Salerno: Cavani è inavvicinabile, ha un prezzo troppo alto per la Salernitana. Ribery ha il rinnovo automatico e vuole giocare”.
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