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Roma, top e flop post Arezzo: Dzeko da urlo, Perotti e Zaniolo in palla, in ritardo Mancini

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Il top di Arezzo-Roma 1-3 è Edin Dzeko, il flop Gianluca Mancini per La Gazzetta dello Sport. Il bosniaco è “regista offensivo, finalizzatore, gioca di sponda e festeggia il rinnovo: un gol buono e uno annullato”; il difensore ex Atalanta è...
Alessandro Cosattini

Il top di Arezzo-Roma 1-3 è Edin Dzeko, il flop Gianluca Mancini per La Gazzetta dello Sport. Il bosniaco è “regista offensivo, finalizzatore, gioca di sponda e festeggia il rinnovo: un gol buono e uno annullato”; il difensore ex Atalanta è “fuori posizione sul rigore, per la foga mette giù Cheddira ed è in evidente ritardo”. Oltre a Mancini, è sembrato spesso in difficoltà anche Fazio. In generale, Fonseca deve lavorare sulla tenuta difensiva e non è un caso che la Roma abbia preso gol in 7 delle 10 amichevoli disputate.

Spicca su tutte la prestazione di Dzeko, all’indomani del rinnovo di contratto coi giallorossi. Così la rosea l’ha analizzata nel dettaglio: “Che avesse voglia di festeggiare il rinnovo con la Roma lo si era capito dopo appena sette minuti, quando ha messo Florenzi davanti al portiere avversario, saltando con una «palletta» a scavalcare tutta la linea difensiva dell’Arezzo. Poi Edin Dzeko ha regalato un po’ tutto il resto del suo campionario, esponendo anche alcuni dei suoi colpi più preziosi: assist (buono un altro per Zaniolo), sponde (da applausi anche quella che apre a Under il campo nell’azione del vantaggio giallorosso) e gol, di cui uno buono (diagonale di sinistro sul palo opposto) e uno annullato giustamente per fuorigioco".


Tutti i giocatori d’attacco, in generale, hanno convinto ieri, come evidenziato dalla Gazzetta: “Spunti positivi arrivano anche dalle gare di Zaniolo e Under, bravi negli strappi, nell’attaccare gli spazi (Zaniolo si è procurato il penalty e sfiorato il gol nel primo tempo in un paio di occasioni) e nel rendersi spesso pericolosi (clamoroso il palo del turco da venti metri, su cui Perotti ha poi ribattuto a rete, gol annullato anche qui per fuorigioco). Perotti deve solo disciplinarsi meglio, tende a svariare un po’ troppo, ma è l’unico in grado di saltare l’uomo e di creare la superiorità numerica. Ed è per questo che il tecnico portoghese gli lascia libertà, perché sa che la sua imprevedibilità negli ultimi 30 metri può diventare letale”.