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Pioli: “Ibrahimovic vuole essere protagonista domani. La formazione e Rebic…”

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Domani c’è Sassuolo-Milan, partita decisiva per lo Scudetto. L’allenatore rossonero Stefano Pioli ha parlato così alla vigilia: “Siamo stati i migliori fino a oggi. Ma dobbiamo esserlo anche domani. Non conta mai quello che...
Guglielmo Cannavale

Domani c'è Sassuolo-Milan, partita decisiva per lo Scudetto. L'allenatore rossonero StefanoPioli ha parlato così alla vigilia: "Siamo stati i migliori fino a oggi. Ma dobbiamo esserlo anche domani. Non conta mai quello che hai fatto fino a ieri. Conta quello che faremo domani. Abbiamo una grande occasione, ma dobbiamo finirla. Siamo arrivati fino a qui senza che nessuno ci abbia regalato nulla e sarà così anche domani".

SASSUOLO - "La nostra forza è di interpretare ogni singola partita con dei concetti forti, ma ogni partita ha la sua storia. Il Sassuolo palleggia molto bene, ha più qualità nella trequarti offensiva e dobbiamo stare molto attenti a questa situazione. Che effetto ci hanno fatto le parole di Carnevali e Dionisi? È normale, daranno il massimo. È lo sport. Dovremo lottare e giocare con intelligenza".


TIFOSI - "Sarà una sfida difficile, ma insieme siamo sicuramente più forti. Domani abbiamo bisogno di tutti, anche di coloro che non potranno essere presenti. Rassicurazioni non ce ne sono, perché il pallone è rotondo e devi dimostrare di essere migliore degli altri".

IBRAHIMOVIC - "Ci tiene tantissimo a essere protagonista domani. Ci tiene come tutti noi. Domani si chiuderà un campionato e ho sempre detto che i bilanci si fanno a fine stagione. Tra vincere e non vincere c'è differenza. Tutti i giocatori devono pensare che possono essere i giocatori positivi. Zlatan ha portato mentalità, qualità. Ha portato la personalità di cui la squadra - giovane - aveva bisogno. È un punto di riferimento. Poi sono stati bravi i compagni a seguirlo".

5-0 CON L'ATALANTA - "Da quella partita lì io ho capito tante cose, i giocatori hanno capito tante cose, la dirigenza ha aiutato con gli arrivi di Ibrahimovic e Kjaer. Da lì siamo partiti con una continuità ed energia diversa rispetto a prima".

FORMAZIONE - "È stato difficile per tutto l'anno fare la formazione, tranne a novembre causa infortuni. Lo staff era stato criticato, poi sono stati bravi a migliorare la situazione. Per me scegliere è sempre difficile, ma ho le idee chiare. Poi è importante avere giocatori a disposizione per cambiare la partita".

REBIC - "Penso di schierare la formazione più adatta e penso di avere le alternative adatte dalla panchina".

KJAER - "La crescita della squadra si può misurare con l'assenza che c'è stata duratura di Kjaer e temporanea di Ibrahimovic. Li ho persi per tanto tempo. Pensate a quanto sia cresciuta la squadra che è riuscita a fare a meno di loro. Simon si sarà dato risposte positive".

PAREGGIO - "Non ci abbiamo pensato".

SOCIETÀ - "Ci ha dato sostegno, fiducia e lavorare nel modo migliore possibile perché non ci hanno fatto mai mancare niente. Ci siamo sentiti tutti tutelati e protetti".